Banco Alimentare 2014, pubblicati i dati del primo quadrimestre

03-15-colucci-cito-fusilloNOCI (Bari) - 5373 kg di alimenti e 1942 lt di vivande suddivisi in 185 pezzi. Sono i primi numeri ufficiali dei viveri raccolti dal banco alimentare dal 6 novembre al 27 febbraio scorso. Ad illustrare il lavoro svolto sino ad oggi dai soggetti aderenti al progetto Banco Alimentare 2014 l'assessore alla parità e pari opportunità Clementina Fusillo assieme al responsabile Oronzo Colucci e a don Peppino Cito (tutti in foto), che ha presentato inoltre l'dea di far convergere tutti gli aderenti in un unico soggetto giuridico.

Nei primi quattro mesi di attività, oltre al contributo generalizzato di alimenti e bevande, sono pervenuti al banco alimentare donazioni per 1.660,00 euro, a fronte delle spese sostenute che ammontano a 1.250,00 euro, che ottengono una disponibilità di cassa di 410,00 euro. «È un primo traguardo da non sottovalutare – spiega l'assessore Fusillo – in virtù del fatto che c'è ancora molto da fare». L'assessore sa bene cosa dice e davanti ai primi risultati positivi emerge la drammaticità del sostegno. L'altra faccia dei numeri. Secondo le stime del banco alimentare sarebbero ben 129 le famiglie a cui serve quasi quotidianamente assistenza alimentare, un fabbisogno per 308 soggetti, per questo la raccolta non si deve fermare. Per chi ha bisogno di sostegno può rivolgersi liberamente alle Caritas di tutte e tre le parrocchie nocesi, nonché ai servizi sociali del Comune, oppure presso l'associazione Fantasia onlus.

Al di là degli screzi politici, che non ci dovrebbero essere vista l'importanza del tema, suor Liana Zambonin ritorna sulla questione "cena del 30 dicembre" al Miramonte Party. «Abbiamo pensato a quella festa come ad un evento discreto senza farne pubblicità per rispettare gli ospiti». Le fa eco l'assessore Fusillo: «la festa non è stata a carico dell'amministrazione comunale ma si è basata sul libero contributo dell'attività ricettiva e dei donatori». Insomma, per le relatrici, caso chiuso.

03-15-cs-banco-alimentareAltro punto toccato dai relatori è quello della costituzione giuridica del progetto. L'idea, tramite una bozza di protocollo in circolazione tra i soggetti partecipanti, sarebbe quella di costituire una specie di ATS (Associazione Temporanea di Scopo) tra le associazioni di volontariato, le parrocchie e il Comune, per rendere stabile e costante l'attività di progetto del banco alimentare. Proprio su questo punto don Peppino Cito ha sottolineato l'importanza di un soggetto unico in cui far confluire tutte le attività di sostegno. «Sono contento che il progetto sia partito dal basso – sostiene Don Peppino Citoperché la situazione si è aggravata negli ultimi anni». In più è già partito un corso specifico per i volontari sulla tematica della raccolta e distribuzione alimentare.

Infine spazio ai ringraziamenti. La triade dei relatori ha reso pubblici i nomi delle attività che sino ad oggi hanno contribuito alla realizzazione del progetto: tutti i supermercati di Noci che hanno aderito all'iniziativa, don Pasquale Tinelli per il magazzino, Tecno Impianti, Clima Italia, Miramonte party, Salumificio Liuzzi, Caseificio antichi sapori delle masserie, Ignalat, Gigante Ingrosso Alimentari, Dulciar, Fusillo Sebastiano, Tecno Servizi. A questi si associano le associazioni politiche e sportive del PD e Montedoro e le compagnie teatrali Sciaiatica e Chimanca che hanno organizzato la raccolta durante i loro spettacoli.

È arrivato quindi il momento di ripetersi. Sabato 22 marzo prossimo, in occasione della raccolta viveri nazionale della Caritas, i volontari del progetto Noci Banco Alimentare saranno di nuovo presenti all'ingresso dei supermercati nocesi per un'intera giornata di raccolta.

Palazzo di citta'

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