NOCI (Bari) - In seguito ad una attenta consultazione dei dati relativi alla consistenza zootecnica del bestiame allevato dalle aziende agricole Nocesi, gestiti dalla Banca Dati Nazionale di Teramo (BDN), l’Assessore Paolo D’Onghia ha inviato una nota all’ Assessore all’agricoltura della Regione Puglia, Dott. Fabrizio Nardoni, e al Dirigente del Servizio Assistenza Territoriale e Programmazione, Dott. Onofrio Mongelli, in riferimento al numero bovini da latte e da carne risultanti su territorio nocese.
La voce messa sotto la lente di ingrandimento è quella della “Consistenza capi, per classi di età, sesso e tipologia produttiva”: infatti nel Comune di Noci, a fronte dei 6.148 capi che vanno sotto la categoria Vacche in allevamento, solo 729 risultano essere Vacche da latte, lì dove il numero esatto dovrebbe essere di circa 5.500, diversamente non troverebbe giustificazione il quantitativo di quota latte assegnato alle aziende zootecniche operanti a Noci, che è pari a circa 406.000 quintali e rappresenta per l’economia agricola locale oltre il 70% del fatturato dell’intero comparto agricolo Nocese.
Considerato che molto probabilmente dal prossimo 1 aprile 2015 sarà eliminata la cosiddetta “quota latte” e l’assegnazione per ogni singola azienda agricola di un sostegno integrativo al reddito si basa proprio sui dati BND, ben si capisce l’importanza di correggere il succitato valore numerico di Vacche da latte. Inoltre, tale errore di registrazione potrebbe avere ricadute negative sul nostro territorio qualora si utilizzassero tali dati come elemento base per la prossima Programmazione 2014/2020 o come base di riferimento in merito alla redazione di un piano di salvaguardia per la tutela delle produzioni di latte crudo “Made in Italy”.
L’Assessore D’Onghia ha quindi prontamente segnalato l’errata modalità di registrazione dei dati relativi alla consistenza zootecnica degli allevamenti presenti nel Comune di Noci alle autorità competenti.
Ufficio stampa
Comune di Noci