Città metropolitana, Opportunità Civica dibatte sul futuro dei Comuni dell'ex Provincia

09 27opportunitacivicaNOCI (Bari) - “ Dalla provincia di Bari alla città metropolitana cosa cambia per i comuni dell’ex provincia?” E’ stato questo il tema dell’incontro dibattito svoltosi lo scorso venerdì 25 settembre fra le mura della sede di “Opportunità civica”. L’associazione socio politico culturale, coordinata da Pierdonato Costa, lo stesso che ha moderato la serata, ha colto l’opportunità con quest’ultima iniziativa per riprendere le attività dell’associazione a distanza di qualche mese dalla sua apertura.

Deciso nel voler iniziare i lavori con un minuto di silenzio in onore dell’appena defunto Sen. Donato Bruno (per il quale a breve sarà dedicato un momento commemorativo in consiglio comunale ndr), Costa ha sin da subito espresso la volontà di dedicare un incontro al tema città metropolitana perché ancora decisamente dubbioso circa la sua validità ed il suo stato dell’opera. Sollevata la questione, per Opportunità civica si è subito sollevata l’esigenza di interpellare alcune figure maggiormente informate sulla questione, al solo fine di dover dare spiegazioni ai cittadini, compaesani. L’invito infatti, da parte dell’associazione organizzatrice, è stato disteso a Stanislao Morea (Presidente Consiglio comunale Noci), Giuseppe Carrieri (attuale consigliere della Città Metropolitana) e a Giovanni Copertino (ex. Presidente della Provincia di Bari).

Al Presidente nocese Morea è stato chiesto di relazionare in particolare sulla posizione nocese e sull’iter di avvicinamento al nuovo sistema istituzionale. “Nel momento in cui in consiglio comunale a Noci è stato chiesto di aderire al sistema città metropolitana” ha dichiarato, “è seguito un dibattito di circa 6 ore. Ci chiedemmo come mai le provincie dovevano essere soppresse e soprattutto perchè nascevano le città metropolitane. Quali sarebbero state le criticità e quali i privilegi e, ancora, se tale legge emanata fosse scaturita da un esigenza economica o da motivazioni più nobili. Mi rendo conto che al momento la gente conosce davvero poco la funzione della città metropolitana e che il sistema della sua elezione la renda sempre meno vicina al cittadino. Mi auguro che questo modo di votare venga modificato e soprattutto che si cominci a lavorare sulle deleghe”. “In consiglio comunale” ha continuato, “nacque un ulteriore perplessità relativa al problema territorialità: si trattava di decidere se rientrare nella città metropolitana di Bari (all’interno della quale vi sono paesi del nord barese con i quali Noci non ha nulla in comune) o di Taranto e dei paesi a noi vicini che avrebbero così potuti andare a restituire un senso alla Murgia dei Trulli”. “Uno degli obiettivi della città metropolitana” ha concluso, “è sicuramente quello di favorire l’unione dei comuni e su questo Noci è ferma causa richiesta d’adesioni ancora in atto da parte di altre città a noi vicine. Probabilmente si ottimizzeranno le competenze sia dei comuni che dei delegati in città metropolitana ma la fase di rodaggio deve ancora concludersi. E’ incomprensibile infine che a capo di questa città metropolitana ci sia il Sindaco della città capoluogo in questione. Fra l’altro è anche importante cominciare a muoversi per riuscire ad accaparrarsi finanziamenti europei previsti per la nuova programmazione ed ancora è tutto fermo”.

Al consigliere metropolitano Giuseppe Carrieri invece, il compito di specificare funzioni e competenze della città metropolitana, oltre che il suo attuale stato di salute. “Il compito della città metropolitana è essenzialmente quello di accorpare funzioni derivanti dalla provincia. I compiti ad essa affidati consistono nel curare lo sviluppo strategico dei 41 comuni, promuovere gestione integrata dei servizi, abbassare il costo degli stessi, fare economia, curare rapporti nazionali ed internazionali, individuare obiettivi comuni fra tutti i comuni , attuare una pianificazione territoriale, promuovere il coordinamento economico, sostenere la ricerca, promuovere e coordinare i sistemi informatici e di digitalizzazione, tutelare e valorizzare l’ambiente, garantire pari opportunità, garantire assistenza tecnica amministrativa degli enti locali (es. finanziamenti europei)”. “Tante importanti funzioni ed obiettivi quelli assegnati al nuovo ente” ha commentato, venendo ad esprimere il proprio giudizio in merito, “che tuttavia risentono della limitata portata di finanziamenti garantiti dal Governo, pari a circa 220 milioni di euro annui da suddividere fra le molteplici competenze. Mi chiedo infatti come mai la provincia sino a questo momento abbia speso oltre due milioni di euro annui per un’orchestra sinfonica a fronte invece di soli 65 mila euro per il trasporto disabili. Incredibili paradossi questi che adesso tocca a noi, consiglieri della città metropolitana, risolvere con non poche difficoltà”.Io stesso ho difficoltà a dirvi che al momento ci siano già delle risposte da parte della città metropolitana. E’ vero che la città metropolitana deve avere il compito di fare economia ma come mai è stato pubblicato un bando per la proposta di un logo della città metropolitana che prevede la somma di 10.000 euro quando possiamo trovarne alcuni a costi di gran lunga inferiori?”.

Tanti gli input lanciati nel corso dell’incontro, molteplici le informazioni suggerite dai relatori. Addirittura per gli associati di Opportunità Civica è stato necessario anche un confronto con Giovanni Copertino, ex presidente della Provincia, per capire differenze fra provincia e città metropolitana. Quest’ultimo infatti, dopo anni d’esperienza, ha espresso i suoi dubbi circa le funzioni della città metropolitana e sui suoi metodi d’elezione, ancora poco efficaci per la ricostruzione di un dialogo politica-cittadinanza.

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