Giovani Democratici, Davide Montanaro nuovo segretario metropolitano

02 18davidemontanaroNOCI (Bari) - "Ci siamo impegnati in prima persona per individuare il miglior segretario provinciale dei Giovani Democratici. Ecco perché abbiamo deciso di fare un passo indietro al fine di individuare un segretario che sappia unire e rappresentare le forze della giovanile, capace di essere espressione di tutti, che segni una discontinuità con il passato aprendo una nuova fase in cui l'operatività nei territori rappresenti il nodo centrale delle attività giovanile, dimostrando attenzione ai temi dello sviluppo sociale ed economico, dell'Università, di tutto il mondo giovanile e del rispetto dell’ambiente e del territorio. In questi giorni il dibattito è stato appassionato e costruttivo e nella giovanile si è avviato un percorso per trovare le migliori energie possibili che portassero i temi al centro del dibattito della giovanile.Oggi pensiamo di poter dire, al termine di questo percorso, che il futuro segretario dei giovani democratici abbia le caratteristiche di Davide Montanaro, lui sarà il segretario di tutti, di tutta la giovanile".

Con queste parole, qualche giorno fa, i Giovani Democratici Terra di Bari hanno comunicato l'intenzione di eleggere, durante il prossimo congresso, il nuovo segretario della città metropolitana di Bari. E la scelta sembra essere proprio ricaduta sul nocese, già segretario dei GD Noci, Davide Montanaro. La sua candidatura unitaria è stata alquanto significativa. Insieme allo stesso Montanaro abbiamo tentato di scoprirne le ragioni.

Davide, abbiamo appreso della notizia della tua candidatura a Segretario dei Giovani Democratici della Città metropolitana di Bari. L’elezione avverrà sabato 20 febbraio, la tua è una candidatura unitaria, quindi sostanzialmente sei già segretario. L’espressione della tua elezione è stata altresì accompagnata da parole alquanto significative. Sei stato indicato come segretario in grado di unire le forze della giovanile, capace di essere espressione di tutti. Come mai questa particolare sottolineatura? Perché i due candidati iniziali hanno deciso di fare un passo indietro? Cosa credi possa incarnare la tua figura politica?

02 18gdterradibariPrima di tutto, sento di dover ringraziare chi oggi, alla luce del nuovo scenario congressuale, mi è vicino e lavora per il bene dell’intera Organizzazione. Nelle ultime settimane, durante la prima parte della fase congressuale, abbiamo vissuto momenti di forte tensione, causati da ingerenze da parte di figure che poco hanno a che fare con l’organizzazione giovanile, una pressante presenza di dinamiche che sono riconducibili al dibattito interno al PD, a livello di circoli, di Città metropolitana e Regione. Una fase difficile, complicata sotto molti aspetti, che ha visto i Giovani Democratici presi d’assalto da logiche politiche poco trasparenti, ma prontamente fermate e disintegrate dalla maturità che abbiamo dimostrato. Vista la situazione difficile che si era palesata, i due candidati iniziali, Fabio Abrescia e Matteo Petruzzella che ringrazio per il loro gesto di maturità, hanno preferito fare un passo indietro, in nome dell’unità dell’Organizzazione e della ricostruzione dei Giovani Democratici. Entrambe le parti in competizione, dopo diversi momenti di riflessione, hanno individuato in me la persona adatta a questo compito. Credo che si sia arrivati a tale scelta perché ho sempre lavorato con disinteresse personale e per il bene dell’intero gruppo giovanile, sin da quando ero segretario di circolo, qui a Noci, sia da responsabile Scuola della Provincia e sia, per ultimo, da responsabile nazionale della Rete Universitaria Nazionale e da responsabile Comunicazione dei GD Puglia. Sono onorato di aver ricevuto tale riconoscimento e tante parole di stima nei miei confronti, ritengo si sia premiato il merito di tutti coloro che lavorano con passione e fanno politica per servizio e che non siano al servizio della politica. Spero che la mia figura possa, nel tempo, incarnare una figura di guida per i Giovani Democratici di Terra di Bari, un punto di riferimento per tutti i circoli, ai quali darò il massimo del mio impegno.

Provieni da una segreteria locale e da un impegno regionale e nazionale sempre della giovanile del PD. Cosa ti hanno insegnato queste esperienze? Come credi di metterle in campo in occasione di questa nuova nomina?

Ogni esperienza è utile per crescere umanamente e, in questo caso, politicamente. Chiunque faccia politica lo fa per un motivo, inutile nascondere che ci sia chi utilizzi la politica per fini personali. Io credo, invece, coerentemente con quello che ho sempre fatto, che la politica sia lo strumento più potente che abbiamo per poter migliorare le nostre Comunità, la nostra vita quotidiana. Politica, però, non è soltanto la concretezza del marciapiede rifatto, del nuovo giardinetto pubblico, la Politica, quella con la P maiuscola è soprattutto immaginare in grande, guardare lontano, avere una prospettiva di società, un’ideale da seguire. Non ideologie, ma ideali, che è ben diverso. Le ideologie ci fanno guardare il mondo con sfumatura monocromatica, mentre l’ideale è il cemento di ciò che dobbiamo costruire. L’ideale sta all’uomo politico come la fantasia sta all’uomo creativo. Ecco cosa mi hanno insegnato le esperienze fatte fino ad ora: testa alta, propria identità e determinazione massima in tutto.

La segreteria metropolitana significa ascolto di molti territori ed istanze provenienti da molti paesi. In che modo lavorerai?

In questi giorni sono in giro per tutta l’Area metropolitana. Il nostro obiettivo sarà quello di creare una rete sempre più solida tra i circoli, portando i territori a dialogare tra loro, a collaborare. Il compito del Segretario metropolitano sarà quello di affrontare i problemi territoriali, insieme ai diretti interessati, e risolverli attraverso pratiche di buona politica. Nessun comune sarà meno importante di un altro. Dal centro alla periferia e viceversa, senza preferenze. Nessuno verrà lasciato indietro e nessuno non sarà supportato nel proprio lavoro. Parola di un ragazzo che è nato e cresciuto in una delle periferie più remote della Città metropolitana di Bari.

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