Giovani Democratici, caos in congresso. Il neo segretario Montanaro: "Non siamo poltronisti"

02 18davidemontanaroNOCI (Bari) - Ha dovuto superare una fase congressuale dura e concitata, ma alla fine la sua nomina alla segreteria della Città Metropolitana di Bari dei Giovani Democratici è stata confermata. Quanto accaduto durante il congresso dello scorso 20 febbraio non ha sicuramente precedenti nella storia dei GD Terra di Bari, ma quel che è certo è che i malumori sono ormai superati ed il ventitrenne nocese, Davide Montanaro, può ormai chiamarsi segretario.

Alla vigilia della celebrazione del congresso di via Re David a Bari, i Gd Terra di Bari davano già per certo il nome nel nuovo segretario in seguito al rifiuto di altri due (Fabio Abrescia e Matteo Petruzzella) alla candidatura. Davide Montanaro veniva indicato come nome in grado di unire tutti, ma giunti all'atto pratico della messa in campo delle decisioni pare che per i Gd non sia stato facile decidere in fretta, vista l'esigenza di dover discutere su alcuni ruoli interni al circolo: discussioni fra area renziana ed area dei Gd vicini ad Orfini hanno portato a reazioni che fanno ancora discutere e parlare il web, prima fra tutte il lancio dello statuto da parte del Segretario Regionale, Pierpaolo Treglia. Un gesto finito sulle pagine di giornali nazionali, ma che adesso non ha più ragion d'essere discusso vista la pace sopraggiunta e l'accordo definitivo sul nome di Montanaro. Ancora una volta per noi, il segretario è intervenuto per offrire la sua versione dei fatti e per ringraziare quanti hanno creduto in lui.

Davide, alcuni giornali nazionali e locali hanno riportato all'attenzione dei lettori e dei cittadini un congresso dei Giovani Democratici di Terra di Bari alquanto sofferto ed acceso. Secondo quanto era stato riportato da un nota stessa dei GD TERRA di Bari, in quell'occasione la scelta del nome del nuovo segretario sarebbe dovuta ricadere su di te. Cosa è accaduto precisamente? Quali dinamiche hanno portato i quotidiani a riportare una dinamica così accesa?

Quanto accaduto nella giornata di sabato è stato solo il frutto di una discussione animata in merito all’Organizzazione giovanile, sul come affrontare le prossime sfide che ci attendono. Ritengo inopportuno quanto riportato dai giornali circa un accadimento che nei fatti non si è mai realizzato. C’è stata un’accesa discussione, questo sì, ma nessun atto grave, nessuna aggressione. Siamo una famiglia e come in tutte le famiglie si litiga, si discute, ma alla fine ci si riunisce intorno ad una scelta condivisa. Non capisco come il lancio di tre fogli possa suscitare tutto questo clamore. Andiamo avanti e lasciamoci le polemiche alle spalle, i Giovani Democratici non sono quello che hanno raccontato i giornali in questi giorni. Sono una risorsa per il Partito Democratico e per le nostre Comunità.

Nonostante queste ultime vicende sei stato comunque confermato Segretario Metropolitano? Cosa ti senti di esprimere comunque all'indomani della tua elezione?

La mia persona non è mai stata messa in discussione. Ripeto: il dibattito era incentrato su come strutturare l’Organizzazione e non sui nomi o sulle candidature. Finalmente abbiamo avviato un nuovo percorso, sapremo farci valere. Come ho già ribadito più volte, sarò il segretario di tutta l’Organizzazione giovanile. Sento una grande responsabilità, ma la politica se non è responsabilità non è politica. Credo, fortemente, che i Giovani Democratici debbano dire grazie a tutti coloro che hanno portato la giovanile fino a dove è oggi, in particolare, sento di esprimere la mia più sentita gratitudine a Pierpaolo Treglia, segretario regionale uscente. A lui dico di non fermarsi, di non cedere e soprattutto di non dar peso a quello che in questi giorni si sta scrivendo di lui. Pierpaolo è una persona generosa, che sa fare gruppo. In questi anni da segretario ha dimostrato di non essere un capo, ma un leader, con l’obiettivo di far crescere i Giovani Democratici in Puglia. Se oggi la giovanile pugliese è solida è anche, e soprattutto, grazie a lui e al suo lavoro. Vorrei ringraziare, inoltre, Donato Fiorentino, per il lavoro svolto da commissario. Un ruolo non facile, ma siamo arrivati a congresso e questo è un ottimo risultato. Infine, sento di fare un appello a tutti i GD della Città metropolitana: non abbassiamoci a contrasti sterili, facciamo squadra. Abbiamo il difficile compito di sbugiardare tutti coloro che in queste settimane e, soprattutto, nelle ultime ore, hanno descritto i GD come una massa di “poltronisti”, che usano il manuale Cencelli per andare avanti. Sappiamo che non è così. Sappiamo di essere una squadra che quando lavora in modo compatto, riesce ad ottenere grandi risultati. Torniamo ad essere quel tipo di Organizzazione e avremo raggiunto un grandissimo risultato.

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