Plantone: "Il Partito Democratico nocese si è sempre schierato per l’unità"

fotoNOCI (Bari) - Da settimane si sente parlare di ciò che sta accadendo nel Partito Democratico: scissioni, possibili nuovi segretari e primarie all’orizzonte. Abbiamo chiesto a Vito Plantone, segretario del PD nocese, alcune delucidazioni in merito alle posizioni del suo partito.

LA VICENDA - In sintesi, dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre, sono nate svariate posizioni (soprattutto dalla parte più a Sinistra del partito) contro la segreteria dell’ex-premier Matteo Renzi. Tra queste anche quella del presidente della nostra regione, Michele Emiliano che, dopo aver inizialmente espresso la sua volontà a candidarsi come segretario del partito, ha fatto marcia indietro, riconoscendo la leadership di Renzi, quando questi aveva ormai rassegnato le sue dimissioni, aprendo quindi la strada alle primarie e al congresso di fine aprile. Questo clima ha fatto nascere anche fratture all’interno del partito: Rossi, Speranza, Bersani e D’Alema sono stati i primi ad aprire lo spiraglio scissionista formando “Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista”.

Da che parte si colloca il Partito Democratico nocese all’interno delle diatribe in merito alla segreteria di Matteo Renzi? Lo ritenete ancora un candidato segretario ottimale?

"Posso risponderle a questa domanda semplicemente dicendo che il Partito Democratico nocese si è sempre schierato, in questi ultimi giorni di forte confronto nazionale, per l’unità. Credo che errori siano stati commessi da una parte e dall’altra, e credo anche che questo sia il pensiero maggiormente condiviso dai membri della direzione nocese del PD. Un eccesso di personalismo e di conflittualità individuale, che forse avrebbero dovuto lasciar spazio ad una più serena discussione politica.
Renzi gode della stima di molti militanti e compagni di Partito. Ritengo che in questi anni abbia fatto molte cose giuste ed abbia anche avuto la capacità politica di sfidare il Paese. Certo, forse un minore accentramento su di sè ed un maggior livello di condivisione, gli avrebbero evitato alcuni errori. Ritengo, ad esempio, che con il referendum costituzionale noi si sia persa una bella occasione di riformare finalmente la nostra democrazia, a causa di una eccessiva ansia da prestazione e da una eccessiva personalizzazione della cosa. Chi però ha sfruttato l’occasione per infliggere un colpo a Renzi, in realtà credo abbia fatto più male all’Italia che al suo ex Primo Ministro.
Se Renzi sarà o meno il futuro Segretario del Partito, poi, lo determineranno la fase congressuale, che abbiamo appena inaugurato, e la eventuale capacità che Renzi avrà di convincere militanti e simpatizzanti che la sua sia ancora la visione più giusta. Vedremo."

Come sappiamo, l’ex-premier ha ormai rassegnato le sue dimissioni. Ci si appresta, dunque, a svolgere delle primarie per la direzione di un Partito che figura tra le prime due forze in Italia per numero di consensi. Chi voterebbe lei personalmente? I democratici nocesi verso quale candidato segretario sono più orientati?
"Se esprimessi già oggi la mia preferenza per le primarie del prossimo 30 aprile, svilirei tutto il percorso di celebrazione di un Congresso appena avviato e così rilevante. Credo che tutti, tesserati o semplici simpatizzanti del PD, debbano vivere questa fase congressuale con tranquillità, avendo la voglia di essere coinvolti in un confronto sereno tra i diversi candidati in campo. Dobbiamo ascoltare i loro programmi, l’idea che hanno di sviluppo e di vita del nostro movimento politico, le loro priorità per l’Italia, la loro idea di Europa, insomma tanti e troppi argomenti così determinati che non possono essere semplicemente sopraffatti da una specie di tifoseria calcistica o da appartenenze preconcette. Dovremo discutere tra di noi, dovremo condividere il nostro comune pensare, criticare o apprezzare tutto quello che sino ad oggi si è fatto. Non possiamo ridurre tutto al solo voto del 30 aprile.
Dal 20 marzo al 2 aprile si terranno le riunioni di Circolo per la discussione delle mozioni congressuali, il 5 aprile si terranno le Convenzioni provinciali ed il 9 aprile si celebrerà la Convenzione nazionale; solo dopo queste fasi, celebreremo le primarie aperte per la elezione del Segretario Nazionale.
Come vede un processo lungo, sebbene compresso in due mesi, ma comunque un processo democratico e che punta ad una profonda discussione tra noi. Quindi, mi permetta di viverlo con intensità e sino alla fine, non esprimendo aprioristicamente orientamenti e voti. Questo vale anche per i democratici nocesi. Quello che posso dire è che certamente, al momento, abbiamo in campo tre candidati molto forti e che esprimono al meglio visioni diverse del nostro stare insieme.
Ho visto in questi giorni molte critiche già rivolte dai nostri avversari politici. Vorrei soltanto rispondere che in Italia, in questi ultimi anni, non esistono movimenti politici o partiti che pratichino la democrazia interna come il nostro. Assistere in diretta televisiva a sei ore di Direzione nazionale e ad altrettante di Assemblea nazionale, con l’alternanza di interventi e proposte di eccellente valore politico, credo rappresenti una lezione difficilmente criticabile. Alcuni potrebbero declinarla come semplice perdita di tempo, oppure semplice esercizio retorico; io credo, invece, che questo sia il vero modo in cui vada vissuta la vita politica e l’appartenenza partitica. Altri, salpati con la roboante idea della democrazia diretta, oggi si rinchiudono in piccole stanze d’albergo o si affidano alla frastornante “voce” del web.
Poi, ovviamente, vi sono mille cose da sistemare, mille cose che potrebbero essere fatte meglio, mille cose che dovrebbero essere riviste, ma mi sento anche di dire che preferisco mille volte una democrazia imperfetta a mille dittature perfette."

Alla luce della scissione di Rossi, Speranza e Bersani, cosa succederà ora nel PD di Noci? Si prevedono scissioni in arrivo anche nel nostro piccolo?
"No, nessuna scissione in atto. Da quello che ho potuto constatare tutti i compagni e gli amici che da tempo seguono la vita del PD a Noci non hanno alcuna intenzione di seguire derive scissioniste. Anzi, devo dire che li ho visti piuttosto preoccupati di salvaguardare l’unità del nostro Partito. Quindi, siamo tutti proiettati a continuare serenamente il nostro lavoro insieme, con sempre maggiore forza e convinzione, e a vivere tranquillamente questa nuova fase congressuale.
Il nostro movimento a Noci continua inesorabilmente a crescere e diventa sempre più spesso bersaglio delle critiche e delle “cattiverie” dei nostri avversari (compreso il suo Segretario cittadino). Sembra che ci temano a tal punto da rappresentare la loro ossessione più importante. Va bene così, l’unica cosa che chiediamo, come già detto, è solo maggiore rispetto ed un livello del confronto più consono allo stile che ha sempre contraddistinto la politica nocese. Speriamo, almeno su questo, di essere ascoltati.
Mi permetta di concludere dicendo che il Circolo di Noci è sempre più protagonista della vita politica del PD pugliese. Il sottoscritto e Davide Montanaro siamo stati eletti, infatti, tra gli undici componenti della Commissione Regionale Pugliese per il Congresso. Un altro piccolo riconoscimento per il lavoro che stiamo tutti quanti assieme svolgendo in questi anni."

 

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