GD, Montanaro fra politiche nazionali e locali: “Bisogna impedire che alcune figure recuperino una verginità politica che non gli appartiene”

10 27davidemontanaroNOCI (Bari) – Scuola, università, lavoro, politiche internazionali, sorti del partito e sguardo verso il paese. Lo scorso 21 ottobre al Nazareno a Roma la Direzione nazionale dei Giovani democratici si è incontrata presso la sede del Partito Democratico per discutere delle proposte da avanzare al Partito in occasione della conferenza programmatica che si terrà dal 27 al 29 ottobre a Napoli. L’occasione è stata ghiotta da parte nostra per intervistare il Segretario metropolitano Terra di Bari, nonché il nocese Davide Montanaro. A lui abbiamo chiesto cosa è emerso dal vertice e anche cosa pensa di alcune questioni politiche locali. 

Davide, lo scorso 21 ottobre la Direzione nazionale Gd si è riunita per discutere alcune proposte da avanzare al Partito Democratico in occasione della conferenza programmatica prevista a Napoli. Cosa è emerso?

Dal 27 al 29 ottobre, a Napoli, il Partito Democratico sarà impegnato nella preparazione del suo programma elettorale per le Politiche del 2018, assieme a una grande partecipazione da tutta Italia. I Giovani Democratici daranno il loro contributo attraverso una serie di proposte raccolte da tutto il Paese e, in particolare modo, dall’ultima Direzione nazionale del 21 ottobre, al Nazareno. Il quadro che è emerso punta l’attenzione verso il lavoro, in particolar modo con l’innalzamento dei diritti per alcune categorie di lavoratori, dei laureati e diplomati, proponendo l'introduzione del salario minimo legale garantito, consentendo al nostro Paese di dotarsi di una regolamentazione che fissi un salario minimo per ora (in Germania, dal 2015, questo è stato fissato ad 8,50 €/ora), quando attualmente in Italia questo viene lasciato alla contrattazione tra le parti. Un’attenzione particolare anche alla scuola, all’università e all’inserimento professionale. Questo significa che la nostra Organizzazione è in grado di offrire proposte utili al Paese che guardano con lungimiranza alle generazioni future.

In qualità di Segretario Metropolitano dei Giovani Democratici Terra di Bari cosa hai sentito di esprimere? Di quali i punti ti sei sentito portavoce? E su quali argomenti si è basato il tuo intervento?

Ho voluto puntare l’attenzione sul tema della formazione, dell’università, della ricerca e dell’innovazione digitale. Quest’ultima, in particolare, credo sia fondamentale. Oggi non possiamo neanche immaginare di fermare il processo di innovazione tecnologica che sta travolgendo il nostro Paese e il mondo intero. Si perderanno lavori manuali e intellettuali, molti saranno sostituiti dalle macchine e i posti di lavoro diminuiranno, salvo la capacità del nostro Paese, dell’UE e di tutto il mondo, nel riuscire a trasformare il proprio tessuto sociale e nell’offrire nuove opportunità di lavoro adeguate alle nuove frontiere professionali. Ecco la mia proposta: sostenere i processi evolutivi della formazione e del lavoro, puntando al cambiamento. La formazione professionale e universitaria deve proiettarsi al futuro e non al presente. Dobbiamo immaginare il mondo da qui ai prossimi 15 anni e cominciare a formarci e a tenerci pronti per qualcosa che accadrà presto. Serve che il Governo incrementi politiche di sostegno allo sviluppo e che il mondo universitario e della formazione sia avanti di 10 anni rispetto al presente. Altro punto riguarda gli stage. Serve una legge nazionale che adegui il nostro Paese agli standard europei in termini di retribuzione. Bisogna garantire un livello minimo e dignitoso nelle mensilità degli stagisti, adeguandolo al costo della vita e al reddito medio per regione. Sempre relativo alla formazione, un altro punto portato all’attenzione della Direzione nazionale è stato quello dei tirocini legali. Oggi un neo-laureato in Giurisprudenza, dopo 5 anni (se tutto va bene) si ritrova a dover consolidare la propria preparazione, per la professione forense, con un periodo di 18 mesi di pratica. 18 mesi in cui, spesso, la dignità del neo-giurista viene calpestata, poiché contestualmente al formarsi, esso lavora ma non viene retribuito. Mentre dobbiamo sostenere il concetto sacrosanto ogni lavoro merita di essere retribuito. Serve una legge nazionale che renda obbligatoria la retribuzione dei tirocini legali e che parifichi il praticantato agli stage, facendolo riconoscere anche dalle aziende private (quindi dando la possibilità di poter svolgere massimo un altro stage, prima dell’inserimento pieno nel mondo del lavoro). Per non parlare dei voucher. Abbiamo fatto un errore clamoroso nel vietarli totalmente, il PD ne è il principale responsabile, ma serve una direzione chiara e ragionata: senza i voucher una fetta di lavoratori occasionali è tornata nel nero, senza garanzie alcune. Serve reintrodurli ma regolamentandoli, migliorandone e limitandone il loro utilizzo per determinati lavori, fino ad un certo numero di ore e via discorrendo.

Quale visione attuale sul Partito democratico nazionale è emersa dagli occhi dei Giovani democratici? E in quale direzione pensa si debba andare?

Il Partito Democratico deve ritrovare la sua gente. Stiamo perdendo il contatto con il Paese e con quella parte di cittadini di cui dovremmo essere naturali rappresentanti. Stiamo completamente dimenticando che la vocazione maggioritaria non è un mantra da seguire a tutti i costi, ma qualcosa che va costruito passo passo, con la credibilità di una classe dirigente competente e appassionata. Il PD soffre, da un po’ di tempo, di una subalternità culturale, rincorrendo i 5 Stelle su argomenti populistici e il macro-partito della paura sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Dovremmo essere noi a dettare l’agenda dell’opinione pubblica, invece pare siano gli altri a dettare la nostra. È importante quindi che il partito ricostruisca quanto sgretolatosi in questi anni di governo, tornando al dialogo tra le parti sociali e i cittadini. Dobbiamo tornare a essere la casa di chi crede a una politica non urlata, ragionata, sensata e di stampo riformista.

Quali sono dunque le proposte che saranno avanzate al Partito prossimamente?

Le proposte sono tantissime e saranno consultabili sul sito ufficiale dei Giovani Democratici nei prossimi giorni. Oltre a quelle già evidenziate, rispondendo alle domande precedenti, tra le altre proposte che saranno inserite nel manifesto programmatico dei GD, mi sento di citarne una, più volte ripresa e sostenuta in Direzione: la necessità che il nostro Paese si ponga in prima fila nella tutela dei diritti umani. L’accordo stipulato tra il nostro Paese e la Libia offusca il nome dell’Italia a livello europeo e internazionale. Dall’accordo Italo-Libico, migliaia di profughi vengono imprigionati in appositi campi sulle coste libiche, tenuti in condizioni disumane e, spesso, purtroppo, molti di loro perdono la vita a causa di esse. Serve che l’Italia levi ogni dubbio sul suo impegno a salvaguardia dei diritti umani, non solo a livello internazionale ma anche sul proprio territorio, istituendo un’autorità indipendente che lavori nel tutelarli.

Il Partito democratico si è recentemente espresso, dopo le votazioni interne, sui segretari di circolo e sul segretario metropolitano Terra di Bari. Un commento sui risultati.

Ubaldo Pagano ha lavorato bene da segretario metropolitano e la sua riconferma non mi stupisce. Ho avuto il piacere di lavorare con lui, come segretario dei GD Terra di Bari e il mio sostegno lo ha avuto sin da subito, perciò non posso che ritenermi soddisfatto. Mario Loiacono ha avuto la capacità di essere pungolo per questo Partito, alimentando il dibattito interno e rendendo questo partito più ricco di prima, in termini politici.
Su Noci il congresso è stato acceso e questo non mi dispiace. Credo che in vista delle prossime elezioni, il PD deve alimentare la fiamma della dialettica e della proposta politica. Vito Plantone lo conosco da molto tempo e so cosa ha fatto da segretario. È riuscito a traghettare il partito in quattro anni di anatra zoppa e questo non è da poco, soprattuto se associato a importanti obiettivi ottenuti dall’Amministrazione grazie all’impegno del Sindaco Domenico Nisi e dell’Assessore Lucia Parchitelli, e dai consiglieri Fabrizio Notarnicola e Piero Plantone. Ho avuto modo di esprimere al rieletto Segretario, sia personalmente che pubblicamente, i miei più sinceri auguri di buon lavoro, perché da oggi dovrà impegnarsi nel ricompattare il PD in vista delle prossime Amministrative. Mi sono messo a sua disposizione, assieme al Segretario Trifogli e a tutti i GD, per aiutarlo a raggiungere questo obiettivo, nell’interesse di tutto il Partito nocese. Un grazie va a Natale Gentile che dall’alto della sua storica esperienza di militanza è riuscito a rappresentare una parte del Partito che si sentiva poco in sintonia e che oggi vede nel post-congresso la possibilità di andare oltre quanto è stato, provando a costruire un percorso condiviso nel Partito e nella futura coalizione di centrosinistra nel 2018.

I giovani democratici di Noci ed il Pd di Noci. Presto verso le amministrative 2018. Cosa c’è in campo?

In campo, attualmente, c’è la riconferma di Domenico Nisi a candidato sindaco del PD alle prossime Amministrative. Lo hanno affermato entrambi i candidati alla segreteria, durante il Congresso. Per il resto c’è da costruire. Al Partito Democratico nocese chiedo di essere una casa di cristallo e di recuperare la fiducia dei cittadini, la stessa che aveva riempito d’entusiasmo le strade di Noci nel 2013, durante la campagna elettorale delle ultime Amministrative. Bisogna ritrovare quell’entusiasmo e recuperare chi abbiamo perso per strada. I Giovani Democratici saranno parte di questo percorso, a disposizione del Partito e di un progetto di centrosinistra che offra una chiara visione della Città. Le parole d’ordine, per le prossime Elezioni, sono umiltà e sincerità. Bisogna impedire che alcune figure politiche recuperino una verginità politica che non gli appartiene, che si spieghi ai cittadini cosa è stato fatto, cosa non è stato fatto e perché e cosa si intenderà fare per i prossimi 5 anni. Serve un gruppo di amministratori credibili e preparati. Su questo non si transige.

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