Il PD: partito di governo che punta a vincere, per il segretario Plantone

plantone vito 2NOCI (Bari) - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del segretario del PD Noci, Vito Plantone.

 


Il comunicato del segretario PD Vito Plantone

A seguito della ennesima intervista tagliata ad arte su di un noto giornale locale, il cui articolista evidentemente aveva più bisogno della polemica che della sostanza delle cose, sento la necessità di chiarire alcuni aspetti.

Il congresso che abbiamo celebrato è servito a dare una linea politica chiara al nostro Partito. Ovviamente non sono mancate posizioni divergenti, ma ormai il congresso è alle nostre spalle e oggi il nostro Partito, che ha chiesto nuovamente a me di rappresentarlo a Noci, è impegnato nell’avvio della prossima campagna elettorale, che ci vedrà ovviamente protagonisti.
Quando parlo di campagna elettorale intendo anche e soprattutto, in una prima fase, la campagna elettorale per le prossime politiche. Vedo, infatti, una proiezione di tutti verso le prossime amministrative, dimenticandosi quasi completamente che ci attende una prima importantissima partita per l’Italia intera. Ci dobbiamo impegnare, innanzitutto, affinché l’Italia non venga consegnata nelle mani del peggior populismo degli ultimi tempi e neanche alla restaurazione berlusconiana. Questo sarà il primo obiettivo del PD a Noci, perché è inimmaginabile che chi si candida a governare un paese del meridione italiano, si disinteressi totalmente delle dinamiche nazionali.

Devo dire che mi lasciano perplesso alcuni neonati movimenti che si definiscono apartitici, ma in realtà sono costituiti da chi dei partiti ha fatto ampio uso e consumo e che soprattutto non esprimono alcuna idea sul governo dell’Italia. Mi sembra un tentativo, molto furbo, di prendere in giro gli elettori. Le condizioni di Noci non miglioreranno se assieme a una buona amministrazione comunale non si lavorerà alla costruzione di un buon governo per l’Italia.

Riferendomi alle elezioni amministrative, poi, nel nostro congresso tutti, unanimemente, abbiamo condiviso la ricandidatura di Domenico Nisi per la prossima tornata elettorale.
La mia opinione sull’operato di questa amministrazione è ben nota e anche nell’ultimo congresso non ho esitato a ribadirla: il PD si è assunto la responsabilità, assieme ad altre forze politiche, di dare un governo a Noci dopo il risultato elettorale. Lo ha fatto con un accordo chiaro, trasparente e che fissava alcuni obiettivi per il bene della città. Alcuni di quegli obiettivi oggi sono realtà e questo non può essere nascosto all’opinione pubblica.
Parto dall’ultimo, ma più significativo risultato raggiunto: per anni nei nostri programmi elettorali indicavamo la raccolta “porta a porta” come il cambiamento necessario per Noci, un cambiamento essenziale. Se oggi, a distanza di solo qualche mese dal suo avvio, Noci è passata da un misero 24% di raccolta differenziata, ad uno straordinario 65%, credo lo si debba ad un’Amministrazione che, piuttosto che guardare al colore politico dei propri componenti, ha guardato al bene del paese innanzitutto. La stessa cosa penso ricordando i 16 alloggi di edilizia popolare in costruzione e quasi ultimati, che ospiteranno alcune delle nostre famiglie meno fortunate, il nuovo sistema di illuminazione pubblica a basso consumo, i lavori di ristrutturazione dei nostri edifici scolastici, gli imminenti lavori di riqualificazione di alcuni importanti giardini comunali, della nostra villa comunale e del nostro centro storico, l’avvio dei lavori di riqualificazione della ex piscina comunale, che restituirà a Noci uno spazio dimenticato da decenni, oppure gli eventi culturali innovativi come il recente “Piccolo Festival della Parola”, per non citare cose magari apparentemente noiose, ma invece molto importanti per la nostra democrazia, come ad esempio il nuovo Regolamento del Consiglio Comunale, oppure cose ormai entrate nella “ordinarietà” della nostra vita sociale come il Banco alimentare ed il Banco farmaceutico, o i regolamenti per l’assegnazione di importanti risorse per combattere la povertà. Il tutto, è bene dirlo, senza aumentare tasse e imposte comunali.

Se poi la vogliamo proprio mettere sul piano del colore politico, sfido chiunque a dire che in questi provvedimenti non si legga il tratto ideale del centro-sinistra e del Partito Democratico.
Attaccare l’operato di questa amministrazione sarebbe, quindi, oltre che ingiusto anche un po' improvvido. Soprattutto, però, non permetterebbe al PD di sottolineare il vero risultato politico che si nasconde dietro questi cinque anni di lavoro. Il Partito Democratico era chiamato, secondo me, ad una vera e propria prova di maturità difronte all’intera cittadinanza: ovvero dimostrare, con la elezione di un proprio iscritto a Sindaco di Noci, di possedere, dopo tantissimi anni, la capacità, le competenze e la lucidità per governare Noci.
Aver guidato questa Amministrazione per cinque anni, senza una maggioranza omogenea, con i risultati che ho evidenziato in precedenza, credo debba vederci oggi tutti pienamente soddisfatti e pronti a sottoporci al giudizio dei cittadini, consapevoli anche di aver commesso qualche errore o di non essere riusciti a fare tutto quello che avremmo voluto.

Certamente non è più accettabile per il PD di Noci la logica del “meglio perdere nella chiarezza che vincere a tutti i costi”. Questo approccio fa parte ormai del nostro passato. A questa frase, nel congresso, ho risposto con un “non possiamo permetterci battaglie a perdere, così come non possiamo permetterci vittorie a tutti i costi”. Questo è l’equilibrio che dobbiamo saper tenere, questo è l’equilibrio che dobbiamo saper interpretare. La nostra sconfitta oggi significherebbe, infatti, consegnare Noci nelle mani del peggior populismo e qualunquismo mai conosciuto. Questa prospettiva non ci garantirebbe nessuna “chiarezza”. Contro di essa, invece, devono essere protesi tutti i nostri sforzi, affinché si possa poi dire alla cittadinanza che “noi ce l’abbiamo messa tutta” e si possa mostrare come le nostre mani non sono mai rimaste in tasca, solo per paura di sporcarcele. Il PD è un partito di governo ed ha la responsabilità di dimostrarlo, e con lui i suoi dirigenti. Questo è quello che ci chiedono i nostri elettori.

All’indomani delle scorse amministrative decidemmo, proprio con questo spirito, di dar vita a Noci a un accordo programmatico che aveva confini e obiettivi chiari, per far fronte a una situazione politica contingente, che richiese un atto di responsabilità e che ha prodotto risultati importanti, come ricordato. I nostri valori, la nostra identità, la nostra storia è tutta lì intatta e oggi più che mai è anche trasfusa nella concretezza delle cose che in questi cinque anni abbiamo realizzato.
Con questa idea della politica, dobbiamo costruire oggi una coalizione larga, che riparta dal centro-sinistra, racchiudendo tutte le forze che storicamente hanno condiviso i nostri valori e le nostre idee e ovviamente aperta al contributo di movimenti, associazioni, gruppi organizzati e singole persone che, nell’ambito di quei percorsi civici, che ormai fanno parte del normale corso delle elezioni amministrative, sappiano immaginare, assieme a noi, il futuro del nostro paese. Una coalizione insomma credibile e vincente.
Ed è per questo che mi permetto di chiudere proprio con un appello a questi gruppi, movimenti o singole persone: non date nulla per scontato e abbiate voglia di venirci a incontrare, conoscere, apprezzare...la politica ha bisogno del confronto e di percorsi costruiti a più mani e Noci ha bisogno di noi tutti.

 

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