Noci Democratica con Pisicchio: civismo unica via per recuperare il dialogo con i cittadini

12 16nocidemocraticariqualificazioneNOCI (Bari) - Primo incontro pubblico per Noci Democratica. Lo scorso giovedì 14 dicembre, dopo una prima conferenza stampa di presentazione tenutasi lo scorso 11 novembre, ma soprattutto dinanzi ad un pubblico desideroso di condividere nuove idee per “far ripartire” la nuova macchina amministrativa di Noci in vista delle prossime amministrative del 2018, la neonata associazione si è riunita pubblicamente per discutere di riqualificazione del territorio, rigenerazione della politica e del ruolo del nuovo civismo.

Ad introdurre i lavori del convegno, grazie alla moderazione di Lorenzo Intini (membro dell’associazione – già conosciuto dagli elettori nocesi per la sua candidatura nel 2013 nella lista “Sinistra” con il PrC e Domenico Nisi Sindaco), è stato il Presidente di ND Donato Morea anch’egli da sempre legato alle attività del Partito Democratico di Noci. Evidentemente scontento degli ultimi anni d’amministrazione Nisi, per Morea l’occasione è stata ghiotta per esprimere il suo pensiero sull’attuale situazione politica e culturale del paese: “L’unico obiettivo della nostra associazione” ha dichiarato, è quello di trovare strumenti per rilanciare Noci, da troppo tempo male amministrata, priva progettualità ma soprattutto in balia di un malessere sociale, politico e culturale”. “Tutti ritengono che Noci sia un paese completamente fermo” ha continuato, “e senza prospettive. Le responsabilità vengono addossate a chi non ha mai avuto potere decisionale. E addirittura vengono approvate rotatorie senza che siano stati i cittadini stessi a richiederla. Siamo sicuri che se solo fossero esistite le associazioni di categoria, tale scempio non sarebbe mai stato permesso. Quanto al piano di riqualificazione della città, riteniamo che questo sia stato di recente stilato senza un reale studio della qualità della vita dei cittadini di Noci. Noi ci saremmo comportati diversamente. E non ultimo, oggi siamo qui a parlare di civismo perché vogliamo riappropriaci del dibattito con i cittadini, li dove con il termine civismo intendiamo il perseguimento della nobiltà dei sentimenti civili”.

Parola dunque all’Ing. De Biase in rappresentanza, al posto dell’atteso Ing. Roberto Masciopinto (Presidente dell’ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari) dell’ordine di riferimento. A lui è stato chiesto quale ruolo ricoprano a suo parere oggi gli ingegneri all’interno dei contesti territoriali: contesti difficili, ha risposto, in cui gli ingegneri si trovano a dover fare i conti con una normativa rigida e che non permette di realizzare qualcosa di bello. “Il nostro ruolo” ha spiegato, “dev’essere quello di confrontarci con la città. Paesaggio e urbanistica devono sapersi incontrare. La scommessa del perseguimento della bellezza deve consistere nel saper unire le due tematiche, attraverso la qualità’ dei materiali”.

Molto più concreto e pieno di esempi invece è stato il leader di "Iniziativa Democratica", nonchè l’assessore regionale all’Urbanistica Alfonso Pisicchio il quale, abbracciando le tre tematiche (riqualificazione, rigenerazione e civismo) ha voluto subito mettere nero su bianco quale dovrebbe essere il modo migliore per approcciarsi alla riqualificazione: rivalutando cioè l’importanza del sottosuolo, oro da riconsegnare in maniera rispettosa alle nuove generazioni. Convenendo con l’ing. De Biase, anche Pisicchio nel corso del suo intervento ha difeso il ruolo degli ingegneri definendo che sarebbe meglio provvedere ad un meccanismo di elasticità della normativa, che sappia adattarsi ai luoghi e ai territori. Non sono mancati nel corso del suo intervento numeri riferiti alla partecipazione dei comuni della regione Puglia al recente bando sulla riqualificazione urbana: secondo i dati da lui raccolti infatti pare che siano state in tutto 138 le comunità partecipanti. Un numero molto alto, ha dichiarato, considerando che molti comuni hanno preferito associarsi (vedi il comune di Noci - ndr).

“Quanto al civismo” ha dichiarato infine, “la decisione di aderire liberamente ai movimenti nasce dalla consapevolezza che i partiti e le ideologie non esistono più. È pertanto necessario tornare a costruire le idee partendo dalle persone ed il civismo ha un ruolo fondamentale in questo, per cambiare le cose e tornare a dare voce ai cittadini”. L’invito rivolto a Noci democratica è consistito infatti nel considerare di unirsi nella rete regionale in fase di realizzazione.

All’incontro erano presenti, in prima fila, il consigliere comunale di opposizione ormai aderente al progetto Noci Riparte Paolo Conforti (nominato di recente membro del Consiglio di Disciplina Territoriale degli Ingegneri) e il presidente del movimento “La scelta buona” Enzo Bartalotta.

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