Anche a Noci arriva Volt, il movimento europeista che sfida lo status quo

11 06logovoltNOCI (Bari) - Giovedì 8 novembre, a partire dalle ore 19:00 presso la Birreria attenti al Luppolo di Noci, si terrà il MeetUp (presentazione pubblica) di Volt, il movimento progressista paneuropeo che punta a rivoluzionare il modo di fare politica in tutti i paesi dell'Unione. Ce lo fanno sapere, grazie ad una lunga chiacchierata scambiata con Noci24.it, alcuni membri attivi del movimento: il nocese Gianni D’Elia ed il coordinatore di Volt Ravenna Erblin Berisha.

“Volt Europa” si legge in una nota diramata sui social e che invita a partecipare al prossimo MeetUp, “Crede in un'Europa unita, che valorizzi i suoi cittadini e residenti, che sia in grado di massimizzare il potenziale di ognuno di loro e che si proponga l'obiettivo di raggiungere i più alti livelli di sviluppo umano, sociale, ambientale e tecnologico. Volt ambisce a innovare il modo di fare politica, dare ispirazione ai cittadini, credere e lottare per un futuro migliore. Mette in contatto e organizza tutti gli Europei che hanno passione, energia, speranza: tutti gli Europei che osano sfidare lo status quo”.

A Erblin abbiamo chiesto di spiegarci meglio gli obiettivi di Volt. “Volt in Italia è nata a luglio a Bologna. È nata dall’idea di due ragazzi (un italiano e una ragazza francese) che studiando a Londra, hanno avuto un sussulto come tutti noi dopo la Brexit. Di qui hanno cominciato ad interessarsi alla questione europea. Volt è attualmente in trenta paesi europei: in 9 di questi è presente come partito pronto a presentarsi per le prossime elezioni europee. In paesi come Noci Volt vuole cominciare a muoversi anche a livello locale per far sì che si possa dare vita ad una piattaforma di discussione senza che vi siano filtri”.

“L’obiettivo di Volt al momento” continua “è destrutturare le attuali strutture politiche (senza disconoscerle) agendo anche a livello locale. La questione transnazionale è la più importante se vogliamo parlare di contesto Europeo: per questo è necessario superare i vincoli statali per poter costruire una federazione europea, ridefinendo il ruolo dello Stato a favore di una realtà transnazionale capace di competere con i competitori globali (Cina, Usa, Russia, etc..). Uno dei problemi dell’Europa infatti è l’incapacità di poter agire con un'unica voce e dando un'unica prospettiva: ogni paese dice la propria e si incastra. L’idea è di creare un parlamento che conti e che non sia soltanto un passacarte della commissione, che abbia quindi un governatore eletto con i relativi ministri. Ufficialmente oggi non possono esserci unici partiti europei. L’idea di Volt è di creare una cornice europea in cui si inseriscono altre piccole realtà (vedi Volt italia, etc) che rispondano ad un unico programma, ovviamente tradotto rispetto ai contesti locali. Ogni quadro nazionale sarebbe autonomo e si incontrerebbe in città europee per rimarcare il quadro politico di riferimento. Una volta nel parlamento europeo si lavorerebbero sulle regole delle elezioni parlamentari per far elegger il parlamento in maniera paritetica in tutti i paesi. Un’unica elezione con uniche regole (oggi ci sono 28 paesi con 28 regole diverse, ad esempio)”.

Come mai il termine Volt?

“VOLT indica l’unità di misura del potenziale elettrico e della differenza di potenziale elettrico nel Sistema Internazionale” ci rispondo all’unisono Erblin e Gianni. “L’idea è quella di dare una scossa positiva a tutti i paesi utilizzando un’unità di misura internazionale che venga riconosciuto da tutti, prestandosi così anche alla comunicazione". “Inoltre” conclude Erblin, “all’interno di Volt ci sono diverse aree, gruppi di lavoro che si stanno sviluppando ed in cui a tutti viene chiesto di identificarsi: io ad esempio vorrei occuparmi di pianificazione e sviluppo del territorio”.

11 06locandinavolt copy"È stato bello scoprire” commenta invece ai nostri microfoni Gianni D’Elia, “che oltre me in Volt erano già operative altre persone di Noci. È chiaro che siamo agli antipodi rispetto alle logiche di partiti come Lega. Ma siamo aperti a tutti e al contributo di tutti. Al momento mi interessa solo far conoscere il movimento su Noci. Personalmente sono molto contento di come Volt tratti il tema dell’accoglienza, esprimendo l’idea di creare punti di intervento per i richiedenti asilo direttamente nei paesi d’origine (lì dove possibile) o limitrofi, così da poter essere seguiti prima che si mettano in marcia: il tutto per favorire una migliore integrazione. Durante il MeetUp del prossimo giovedì 8 novembre sarà presente anche, insieme a Leonardo Antonio Derosa (Team Lead per Bari) il dott. Luca Bollo , che ha partecipato personalmente a scrivere un punto del programma relativo a questo tema. Non resta che scoprire quindi lo spirito inclusivo che caratterizza questo nuovo progetto e che oggi conta già 30.000 iscritti in tutt’Europa”.

Partiti politici

© RIPRODUZIONE RISERVATA