La Sinistra: "La scelta di indicare Angelica Intini per investire sui giovani e sulle competenze"

Intini

NOCI - In data 11 ottobre 2021, il Sindaco Domenico Nisi ha conferito ad Angelica Intini, su indicazione del gruppo politico La Sinistra, l'incarico di assessore con deleghe a Cultura, Politiche per i Beni comuni, Biblioteca Comunale e Museo Archivio di Noci, Promozione del Territorio e Servizi turistici, Politiche Giovanili, Identità cittadina e Partecipazione civica, Comunicazione istituzionale.

Le ragioni alla base della nostra scelta nascono dalla consapevolezza che la sinistra nocese abbia, dal nostro punto di vista, estrema necessità, non di ripiegarsi su sé stessa, ma di rendersi capace di futuro, aprendosi a quelle che sono le migliori energie presenti sul territorio e di coinvolgere nell'esercizio del governo giovani competenti.

C'è stato un tempo in cui la Puglia ha vissuto una stagione politica caratterizzata da una visione per cui il miglior investimento possibile per rendere un territorio più consapevole delle proprie virtù, fosse investire sui giovani e sulle competenze. La scelta di indicare Angelica Intini è perfettamente in linea con questa visione. Un investimento, quindi, a beneficio non di una parte politica ma dell'intera comunità.

Un ringraziamento doveroso va all'ex Assessora Gaetana Bruno per il lavoro svolto e gli importanti risultati ottenuti rispetto alle deleghe esercitate. Nel corso dell'ultima riunione del gruppo politico La Sinistra, Vincenzo D'Aprile e Margherita Notarnicola sono stati nominati, invece, referenti con funzione di coordinamento politico.

Nell'attuale periodo storico si rende urgentemente necessaria una visione politica di sinistra che faccia fronte all'incedere incalzante dello squadrismo fascista col suo carico di xenofobia, patriarcato, sessismo, razzismo, nazionalismi, superstizioni antiscientifiche e omofobia.

La Sinistra considera fondanti i valori dell'antifascismo, della libertà e della giustizia sociale. 

Si rende fondamentale, oggi, stimolare la partecipazione culturale rendendola una pratica ordinaria, nel pieno riconoscimento della  responsabilità sociale della cultura. La cultura si faccia spazio lontano dall'autoreferenzialità, spingendosi anche oltre i luoghi convenzionali di fruizione. La cultura torni al servizio della comunità.

 

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