Pierangelo Della Corte: "Mi auguro che i cittadini decidano con coscienza chi li guiderà per i prossimi cinque anni"

09 02 dellacorte pierangeloNOCI - Ha meno di 40 anni ed è segretario del Partito Comunista di Noci. Cosa l'ha spinto ad assumerne la guida? Non è una decisione personale ma è frutto delle scelte del partito. Credo che l’età sia un fattore marginale, in tanti anni di militanza ho conosciuto anziani con una mentalità fresca, innovativa e soprattutto non rassegnata alle malefatte del sistema e ventenni che nonostante abbiano solo da perdere difendono a spada tratta i loro aguzzini cercando di trarne profitto in maniera egoistica, comportamento che è alla base del sistema capitalista: rendere tutti individui e convincerti che prima o poi diventerai ricco.

Sebbene la guida politica sia importante, da soli non c’è storia. Chi sono i compagni di partito che animano la sede territoriale? Citando Majakovskij: “… il partito è una mano che ha milioni di dita strette in un unico pugno…” Questa è la base del partito comunista, non c’è leaderismo come in tutti gli altri partiti ma ci sono i militanti che sviluppano la linea politica. La discussione nelle nostre sedi lascia sempre un nuovo insegnamento e un arricchimento culturale e umano; quindi non c’è qualcuno che prevale sugli altri ma un’unione di intenti con l’obiettivo di creare una società di liberi e uguali.

Il gruppo di Noci del partito e via via quello provinciale, regionale e nazionale in cosa si contraddistinguono dalle altre compagini politiche? Il fattore principale è la preparazione politica, lo studio e l’analisi degli eventi che porta a sviluppare soluzioni e non solo critica. Ecco, credo che l’aspetto che più contraddistingue il partito comunista dalle altre formazioni politiche sia che nelle nostre sedi si studia la politica, altrove si cerca il personaggio scaltro in grado di portare voti a qualsiasi costo.

Attualmente il partito comunista ha un referente nell’amministrazione comunale? Al momento no, ma lavoriamo da anni per arrivare a questo risultato. Abbiamo organizzato numerosi eventi negli ultimi cinque anni su diversi argomenti: acqua pubblica, sul quale abbiamo scritto un libro; presentazioni di libri; incontri su temi di attualità e storia, il più recente, per esempio, sui costi della guerra. No, non abbiamo un referente ma sicuramente siamo stati più presenti di chi ne ha.

Cosa pensa possa apportare il partito comunista nell’amministrare un Comune come Noci? Il programma del partito comunista si basa sui diritti delle persone e non sui diritti delle aziende private. Il comune deve essere amministrato per quello che è: una comunità di cittadini, e non un’azienda. Le regole imposte da organismi sovranazionali non democraticamente eletti come BCE ed FMI non hanno portato altro che tagli ai servizi, riduzione della spesa pubblica, aumento dei tributi locali e privatizzazioni selvagge. Noi ci presentiamo con la consapevolezza che se non si mettono in dubbio il patto di stabilità, il pareggio di bilancio, i vincoli agli investimenti e alle spese di manutenzione, tutte le altre promesse sono inutili e non ci sarà nessun miglioramento nella vita dei cittadini.

Il 25 settembre saremo chiamati a votare per le elezioni politiche. Come si colloca il partito comunista? Il partito comunista è in coalizione con altre forze antisistema e anticapitaliste tra cui Ancora Italia, Riconquistare l’Italia ed altre 13 forze con il simbolo di ITALIA SOVRANA E POPOLARE. In questi ultimi giorni abbiamo terminato la raccolta di 60 mila firme su tutto il territorio nazionale, e colgo l’occasione per ringraziare tutti i nocesi che ci hanno sostenuto in questa difficile operazione.

In una celeberrima canzone Giorgio Gaber canta “… l’ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia, è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché, con la scusa di un contrasto che non c’è…”. Lei pensa che l’ideologia esista e sia fondante per i movimenti politici ai giorni nostri? Come è possibile fare politica senza avere un’idea della società che si vuole? Senza ideologia non c’è concezione del passato, del presente e soprattutto del futuro. Purtroppo è quello che accade ormai da trent’anni: i politici di tutte le parti politiche da centro destra a centro sinistra non hanno un’idea di società, non hanno piani per il futuro, tirano a campare per meri interessi personali. Lo svendere il patrimonio pubblico italiano. Faccio qualche esempio: le autostrade costruite con i soldi degli italiani per poi portare profitti a privati come Benetton, dove loro prendono i soldi e noi ci mettiamo i morti come per il ponte Morandi, oppure la privatizzazione di Eni ed Enel che porta profitti agli azionisti e bollette sempre più care ai cittadini, precarizzare il lavoro cancellando il futuro di milioni di giovani, vendere il paese ai vincoli europei cancellando di fatto la democrazia, essere totalmente assoggettati alle manie espansionistiche della NATO e quindi degli Stati Uniti. Tutte queste decisioni contro gli interessi nazionali del nostro paese portano a due conclusioni che lascio ai lettori: non hanno idea di quello che fanno oppure sono dei traditori del paese!

Cosa si augura da cittadino prima ancora che da militante politico per le elezioni e per il futuro? Mi auguro che i cittadini decidano con coscienza chi li guiderà per i prossimi cinque anni. Da un lato ci sono i partiti che hanno governato insieme nella stessa maggioranza, con lo stesso Premier, votando le medesime cose che stanno portando il paese verso la completa disintegrazione economica, tutti, nessuno escluso. Dall’altro c’è chi si è opposto a tutte le decisioni che negli ultimi due anni hanno spaccato la società italiana, dalla pessima gestione della pandemia all’ingresso in guerra. L’unico voto utile è per chi vuole uscire da questa follia prima che sia troppo tardi, per un ITALIA SOVRANA E POPOLARE.

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