Il PD che fa autocritica

politica-Pd_bandiereNOCI (Bari) - Il PD di Noci, riunito in assemblea con iscritti e simpatizzanti ieri sera nella sala di Musica di San Domenico, ha provato a guardarsi dentro e a cercare i motivi per cui non riesce ad intercettare l'interesse della città di Noci. Lo ha fatto alla presenza del segretario cittadino, Anastasio Fusillo, del vice segretario di circolo, Katia Lopinto, del consigliere regionale Gerardo De Gennaro e del vice-segretario del PD di Bari, Ubaldo Pagano.

Naturalmente negli interventi di De Gennaro e di Pagano sono stati delineati gli sviluppi politici ed organizzativi del partito che si prepara a tutto, elezioni anticipate comprese. Per questa ragione si è affrontato il tema del tesseramento come sostegno al PD e al lavoro dei circoli stessi, dal momento che, come ha ricordato Pagano, il tesseramento è quasi totalmente gestito in autonomia dai circoli per la loro stessa vita politica cittadina. A tal proposito, da indiscrezioni trapelate in sala, si è appreso che il tesseramento del circolo cittadino abbia subito una forte flessione quest'anno. Per qualcuno colpa del partito nazionale, del segretario Bersani e dell'incapacità del PD nazionale di emergere con una chiara prospettiva politica alternativa, per altri, invece, come ad esempio Cosimo Ciasca, colpa delle difficoltà del coordinamento cittadino da cui qualche mese fa egli stesso si era dimesso. Ma lo spirito polemico, viste le circostanze, forse è stato tenuto bene a freno.

Iscritti e simpatizzanti hanno rivolto domande sulle difficoltà del partito. A cominciare dai Giovani Democratici che hanno reclamato maggiore spazio e attenzione alle loro proposte o iniziative (come quella dei GD sui lavori avviati nei pressi della scalinata monumentale della stazione nocese), per passare ai consiglieri comunali (Plantone) che hanno richiesto maggiore attenzione da parte degli assessori regionali nel coinvolgere il circolo locale quando trattano questioni che riguardano il territorio di Noci "Capita che venga la Barbanente a Noci e noi consiglieri di minoranza non veniamo nemmeno avvisati. Perchè non coordinarci?". Numerosi gli interventi sulla difficoltà del centro sinistra locale a fare sintesi, a non disperdersi in mille rivoli, così come a lavorare per dare risposte concrete alla crisi economica, smettendola di presentarsi come una compagine divisa su tutto, anche quando non lo è.

Naturalmente avendo aperto le porte alla cittadinanza il PD ha scelto di mostrare la sua dialettica interna e questo è un merito, dal momento che le altre formazioni politiche nocesi PDL, UDC, SeL, RC, e le liste civiche, non hanno mai fatto altrettanto. Quel che è mancata, però, è una proposta forte e chiara, una progettualità politica che i cittadini devono imparare ad apprezzare. Aprire le sedi e le attività di partito è una operazione lodevole, al tempo stesso le sedi e le attività devono comunicare la progettualità politica che il PD vuole proporre. E Noci ha bisogno di conoscere e confrontare progettualità politiche al di là delle campagne elettorali. La progettualità politica attiva l'interesse e la partecipazione e forse anche la condivisione. Troppo poco relegare la progettualità alla sola manifestazione del 5 novembre di Roma. 

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