Cesareo Putignano 'sfiducia a Liuzzi, nuovo progetto per la città e primarie'

07-02-incontro-sel-cesareo-putignanoNOCI (Bari) - L'incontro organizzato da SeL venerdì scorso è stata anche l'occasione per riascoltare la voce "politica" dell'ex sindaco DC ed ex-assessore provinciale alla cultura della Giunta Divella, Cesareo Putignano, interlocutore critico del PD dopo le elezioni della nuova segreteria nel 2010. Putignano ha partecipato all'incontro di SeL non sottraendosi all'invito ad esprimere il proprio punto di vista sull'attuale situazione politico-amministrativa della Giunta Liuzzi e sulla situazione del centro-sinistra nocese. Ecco la sua analisi: 

CESAREO PUTIGNANO - "Premesso che io valuto dall'esterno non conscendo bene le vicende dei 4 consiglieri di maggioranza, quindi non sono in grado di fare proposte. Noto però una certa confusione litigiosa. Per me dovrebbe valere il semestre bianco, cioè negli ultimi sei mesi ogni amministrazione dovrebbe andare a casa e permettere una pari visibilità. Come prima ipotesi penso che a questo punto i consiglieri di minoranza potrebbero proporre un documento anche ai consiglieri che non si riconoscono più nella maggioranza per lo scioglimento del consiglio comunale. Purtroppo il livello della rappresentanza in consiglio è scadente e questo è colpa degli elettori che hanno fatto tali scelte. Credo non ci siano margini diversi.  Allo stesso tempo converrebbe che lo schieramento di centro sinistra trascurasse un po' le vicende quotidiane per pensare al futuro. Siamo secondo me in grave ritardo. Dall'anno scorso si sarebbe dovuto avviare un percorso con chiarezza. Siccome non ho titolo di fare proposte per le vicende che conoscete, essendo stato fuori, insieme ad un gruppo di amici dalla vita politica e amministrativa, ho lamentanto in più occasioni, ma senza acredine, che c'era una diserzione dell'agorà da parte dei nostri rappresentanti, anche di opposizioni. Ora l'agorà non c'è più, però ieri non era giustificata. Ritenevo che ci dovessero essere dei punti di riferimento. Allora ritengo che oggi la prima cosa da fare è una verifica del procedimento consigliare. E' l'unico atteggiamento dignitoso che si può realmente concretizzare. Detto questo, ed è una prima parte, tutto il centro sinistra e chi si riconosce in questa area dovrebbe iniziare un percorso. C'è chi ha detto che là dove c'è una crisi c'è anche la soluzione. A me non interessano più le vicende odierne quanto la prospettiva: avviare con tutte le forze politiche dell'area un confronto per individuare i punti programmatici, il progetto per la città, verificare chi ci sta e, terzo, per la scelta della persona che può essere sintesi di questo progetto adottare un criterio, quello delle primarie che mi sembra ovvio. Non so chi sia favorevole e chi non sia favorevole, però potrebbe essere una prospettiva che può mobilitare l'interesse e l'entusiasmo sfruttando l'implosione del centro-destra. Chiaramente oggi lo schieramento di centro-sinistra non è autosufficiente e dovremmo dialogare anche con quei settori che sono stati critici della amministrazione pur condividendo che in passato abbiano avuto collegamenti col centro destra. Individuato il criterio delle primarie, fra settembre ed ottobre si dovrebbe chiudere questa fase, per poter consentire di parlare al paese non del passato, ma della prospettiva e dell'alternativa del governo della città. Queste sono le considerazioni che in maniera estemporanea ho ritenuto presentare allo schieramento del centro sinistra questa sera. Va da sè che, come ho detto in altre circostanze, si può aiutare il paese o facendo un passo avanti o uno indietro, io ho fatto un passo a fianco. Cioè io stando fuori posso assecondare le esigenze di una svolta del paese restando fuori da incarichi di responsabilità, perchè mi affascina più l'impegno socio culturale per il quale mi sto spendendo da qualche anno. Tutto qui".

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