Bruno e le comunali ''Morea si è proposto, valuteremo con le liste alleate, compresa la lista Monti''

03-04-bruno-moreaNOCI (Bari) - A margine dell'intervista al neo senatore Donato Bruno sul risultato delle politiche di febbraio abbiamo chiesto a Bruno di commentare la situazione politica nocese venutasi a creare dopo le dimissioni di 12 consiglieri comunali, le dimissioni del sindaco Liuzzi ed il contestuale commissariamento del comune. 

E' stato inevitabile domandare al senatore Bruno cosa pensa dell'abbandono della maggioranza da parte dell'UDC, cosa accadrà nel centro destra nocese e chi sarà l'erede di Liuzzi alla guida della coalizione di centro destra. 

Senatore Bruno, venendo alle vicende locali, la candidatura di Liuzzi al Senato nelle file PDL ed i tentennamenti sulla definizione della nuova coalizione di centro destra per le amministrative sarebbero state alcune delle cause che avrebbero spinto l'UDC nocese ad uscire dalla maggioranza e a firmare per lo scioglimento del consiglio: come valuta il gesto di Enzo Notarnicola e dell'UDC?

«Innanzitutto Enzo Notarnicola può essere stato il promotore ma poi l'hanno seguito altri 11 consiglieri. Credo che sia stato un gesto politicamente scorretto. C'è modo e modo. Perchè avrei capito se era alla prima sindacatura ilo sindaco Liuzzi, ma avendo ormai esaurito i 10 anni e avendo avuto l'opportunità di essere candidato al Senato credo che quella deontologia politica istituzionale avrebbe dovuto consentire di non arrivare a quello che, invece, come gesto hanno voluto firmare i 12 consiglieri che hanno fatto cadere il sindaco Liuzzi. Io quindi non biasimo nessuno. Io non so se quello per l'UDc può essere valso come un segnale. Io dico solo che i risultati che l'UDC ha conseguito in questa campagna elettorale la dicono lunga su come, politicamente, si sono mossi, sia a livello nazionale, che a livello locale»

Dal suo punto di vista è definitivamente tramontata l'idea di una possibile alleanza tra PDL e UDC per le amministrative di maggio?

«Più che l'UDC credo che ormai dobbiamo abituarci a parlare con la lista Monti perchè al Senato hanno presentato una sola lista, quindi io credo che l'interlocutore deve essere la lista Monti ed io non so ancora come è organizzata la lista Monti sul territorio pugliese, avrà dei responsabili regionali, provinciali, comunali. E' chiaro che l'interlocutore ora è la senatrice Angela D'Onghia per cui credo che con lei noi dobbiamo in qualche modo ragionare. E' stata eletta, rappresenta questo territorio, rappresenta quella coalizione, è la massima espressione... quindi ritengo che un qualsiasi problema di alleanze o di non alleanze, di programma, deve essere affrontato con lei. A meno che l'UDC non dica che Monti non lo rappresenta e allora diventa parte politica. Ma se la lista Monti rappresenta anche l'UDC io credo che si debba discutere con la lista Monti».

Chi vedrebbe come successore di Liuzzi nel centro destra nocese alla guida della coalizione e poi del paese?

«Allo stato attuale a me risulta che nel PDL colui che si è proposto come candidato sindaco è uno solo e si chiama Stanislao Morea. Questo a me risulta. Quindi ora non so se ci saranno altri che avanzeranno la candidatura. Decideremo con molta serenità chi sarà colui che dovrà essere candidato».

Ma tra essersi proposto ed avere il consenso del partito c'è una bella differenza...

«All'interno del partito, per quello che è rimasto del partito, perchè qualcuno lei sa si è chiamato un po' fuori, io vedo che c'è molta convergenza sul nominativo, però bisogna vedere le altre liste alleate se hanno dei nominativi da proporre ed eventualmente li valuteremo. L'interesse nostro è di avere una coalizione di centro destra, quando dico centro c'è anche Monti, che possa vincere le elezioni. Mi pare che i risultati che abbiamo ottenuto alle politiche fanno ben sperare. Speriamo di non sbagliare».

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