Anastasio Fusillo non si ricandiderà alla segreteria del circolo PD

10-08-pdNOCI (Bari) - Durante la Festa Democratica 2013 organizzata dal PD di Noci il segretario Anastasio Fusillo (in foto a destra) ha annunciato la sua volontà di non ricandidarsi alla segreteria in occasione del prossimo congresso: "Ho deciso di non ricandidarmi. Intorno a me vedo gente capace e dobbiamo lavorare per essere tutti protagonisti". L'annuncio è arrivato in occasione del dibattito di domenica mattina sul tema: Alle porte del Congresso: ripensare criticamente il Partito tra esigenze  di rinnovamento e responsabilità di governo.

IL PD TARGATO FUSILLO - Anastasio Fusillo è stato eletto segretario del PD nel giugno del 2010 (proveniva dall'area socialista ed era stato assessore nella giunta Basile nel 2001, poi segretario dei socialisti autonomisti nel 2004 ed anche consigliere comunale nella giunta Liuzzi I fino al 2008) nel congresso che rilanciò il partito dopo le dimissioni di Martino Trisolini ed il traghettamento affidato all'esperienza di Cosimo Ciasca. Fusillo si è reso promotore ogni anno della Festa Democratica (2010 - 2011- 2012 - 2013). Con una punta d'orgoglio domenica mattina nei locali dell'ex-palazzo comunale di via porta Putignano davanti ad una ventina di simpatizzanti ha così affermato: "Da quattro anni noi del PD manteniamo la politica in questo paese. Il PDL non è mai sceso tra la gente... Loro hanno sempre vissuto di rendita". Dopo l'analisi del percorso e del lavoro fatto in questi anni, culminato con la vittoria di un sindaco PD alle amministrative di luglio, per Fusillo è tempo di pensare al congresso e di progettare il futuro: "Ho deciso di non ricandidarmi. Intorno a me vedo gente capace e dobbiamo lavorare per essere tutti protagonisti - prosegue Fusillo - Nei prossimi 5 anni il PD dovrà convincere le persone che noi siamo il punto di riferimento per il bene del paese". Nel pensare al lavoro che impegnerà il partito Nicola Liuzzi (in foto a sinistra), moderatore del dibattito, propone un percorso: "Il PD dovrà affrontare serenamente le dinamiche interne in vista del congresso e dell'elezione del nuovo segretario... e poi dobbiamo puntare su una maggiore organizzazione interna cominciando a delineare anche l'identikit del segretario futuro".

Non sono mancati gli interventi di iscritti e simpatizzanti che hanno posto sul tavolo altre questioni: da una parte c'è chi invita il PD a non essere solo un partito di lotta, ma a dimostrare di saper essere un partito di governo; c'è chi chiede al PD di "svergognare" chi ha sporcato i valori della nostra democrazia in questi anni; c'è poi chi fa autocritica: "Alle comunali abbiamo preso 1800 voti ma il nostro sindaco ne ha presi 5000 in più... dobbiamo capire come poter crescere" oppure chi punta il dito sulle divisioni interne: "Siamo stati noi del PD a non riuscire ad eleggere Prodi o no?"; ma c'è chi rincuora tutti: "Il PD discute e anche se è litigioso è l'unico partito che funziona.... qui non c'è il Berlusconi che comanda"; infine c'è chi chiede di riprendere la vocazione statutaria di difendere la democrazia dal basso a tutti i costi. 

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