Assemblea cittadina FdI, rifare l’Italia senza paura

02-18-fdi-simboloNOCI (Bari) - "Rifare l'Italia" e "senza paura". Sono i due hashtag su cui ruota e si concentra l'attività politica di Fratelli d'Italia, formazione politica nata a Noci ad ottobre scorso e che in meno di quattro mesi è arrivata a conteggiare 62 tessere sino ad essere su scala provinciale la terza sezione locale per iscritti dopo Bari e Terlizzi. Molta la carne a cuocere messa su dai componenti del direttivo in occasione della prima assemblea cittadina a cui hanno preso parte simpatizzanti, iscritti, e curiosi.

02-18-fdi-panettaInterventi brevi ma diretti quelli ascoltati all'interno dei laboratori urbani g-lan in cui l'assemblea si è tenuta. Ad aprire il giro degli interventi è Francesco Panetta (in foto) che ha richiamato l'orgoglio italiano e chiesto a gran voce il ritorno ad una politica di chiarezza, purezza e linearità. «Torniamo ad un voto consapevole – è l'idea tracciata dal pediatra Vincenzo Basile – oggi si assiste alla vendita se non alla svendita del voto, ed invece il voto serve per costruire un futuro migliore per i nostri figli». Di parità di genere ed uguaglianza di diritti è il tema dell'intervento di Magda Amatulli che fa un excursus storico sull'emancipazione della donna sino a dichiarare «noi non siamo il sesso debole o pedina nelle mani dell'uomo buona solo per fare scacco matto. La "quota rosa" dovrebbe diventare anello fondamentale della politica per una parità uomo-donna senza paura».

Stoccate sulla situazione politica nazionale arrivano dal cofondatore della sezione locale FdI Graziano Putignano. «Il PD è diventato il partito di riferimento delle banche. In questo contenitore si concentrano le lobby delle slot machine che finanziano il partito e nessuno dice niente. Anche il Movimento 5Stelle sta continuando a fare un'opposizione ostruzionistica che non porta a nulla di buono, per non parlare del NCD che continua a sostenere un governo di centrosinistra. In definitiva – chiosa Putignano – tutti vogliono cambiare l'Italia tranne i politici». Chiude il giro di interventi interni il coordinatore sezionale Michele Rapanà che punta alla meritocrazia ed ai professionisti per rilanciare la macchina amministrativa e politica. In questo punta il dito contro l'amministrazione comunale rea, secondo Rapanà, di non aver neanche risposto alle sollecitazioni pervenute dal partito sui temi dell'Imu, PPA e trasparenza degli atti pubblici. «Così facendo – tuona Rapanà – non siamo noi gli esclusi dalla vita politica locale, ma sono loro ad essere esclusi dalla vita sociale della cittadinanza nocese».

Poi la serata si sposta sul tema del congresso nazionale in programma i prossimi 22 e 23 febbraio a Fiuggi in cui si voterà l'elezione a segretario di Giorgia Meloni e dove vi prenderanno parte i delegati nocesi Graziano Putignano e Francesco Panetta. Sul versante congresso regge ancora la questione simbolo elettorale. I referenti asseriscono che ormai la fiamma tricolore ed il nome di Alleanza Nazionale entreranno a pieno titolo a far parte del simbolo del partito in quanto "richiamano ai valori della destra". Però alla nostra domanda di un possibile ingresso nel partito delle altre anime richiamate in simbolo Rapanà risponde: «niente camicie nere o ocra, noi siamo più moderati».

L'incontro si è concluso con gli interventi della platea in cui hanno preso la parola anche Giovanni Settanni e Mauro Spadavecchia referenti rispettivamente dei circoli FdI di Turi e Putignano.

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