M5S, «Verso l'Europa siamo ''eurocritici''»

02-23-agorà-m5s-12NOCI (Bari) - Manlio Di Stefano, Emanuele Scagliusi e Maria Edera Spadoni, tre deputati componenti della Commissione Affari Esteri della Camera, hanno preso parte domenica mattina all'agorà del M5S Noci in piazza Garibaldi.

QUALE POLITICA ESTERA PER L'ITALIA? - Tanti i temi sollevati dai deputati, incalzati anche dalle domande del pubblico presente, a partire dalle scelte di politica estera italiana: «Noi pensiamo che l'obiettivo centrale e prioritario in politica estera debba essere il sostegno all'autodeterminazione dei popoli. - afferma Di StefanoE quando, fino a oggi, gli stati si sono mossi per salvare un paese c'era sempre un secondo fine. Sempre. Se pensate all'Iraq, al Kuwait, all'Afganistan. Noi diciamo che sicuramente ci deve essere una fortissima azione diplomatica ed un aiuto umanitario e politico ai paesi dove c'è bisogno. Ma ci deve essere una coscienza sociale che accetti questo cambiamento, altrimenti si arriva alle armi, Sempre.[...] Perciò noi dovremmo aiutare i popoli obbligandoli a non entrare in nessuna struttura internazionale finchè non abbiano una coscienza sociale ed una autideterminazione dei loro bisogni. Perchè non è detto che la nostra democrazia sia l'unica forma possibile di democrazia». Il messaggio di Di Stefano è chiaro: «Dobbiamo essere noi a dargli la possibilità di rimanere a casa loro, smettandola di pensare gli altri paese come terra di conquista, come succede sia in Sudamerica, sia in Africa sia in Asia ».

QUALE EUROPA?  - NOCI24.it, visto l'arrivo dellle europee di maggio, ha colto l'occasione per chiedere ai parlamentari quale sia il modello di Europa del M5S. La Spadoni ha così risposto: «Euroscettici no, anti-euro no, Pensiamo però che i cittadini debbano poter decidere. L'Europa che ci immaginavamo prima era l'Europa dei popoli e non delle banche. Perciò bisogna rivedere i trattati e promuovere un referendum in Italia per capire cosa vuole fare l'Italia. C'è l'ipotesi di una zona euro-A ed una zona euro-B, quindi un euro più debole e un euro più forte. C'è anche l'ipotesi di uscire dall'euro, però bisogna anche capire quali sono gli scenari. Noi stiamo facendo convegni con economisti anti-euro e pro-euro che parlano. Ma è l'italiano che deve decidere e dere riappropriarsi di uno spazio di sovranità che in questi anni ha perso». Sulla ipotetica collocazione nei gruppi parlamentari europei degli eurodeputati del M5S ha risposto Di Stefano«L'obiettivo non è quello di mettersi in un gruppo di quelli esistenti perchè sono gruppi storicamente schierati in modo totale. Ma c'è la possibilità secondo l'articolo 7 del regolamento del Parlamento Europeo di creare un gruppo nuovo con almeno 25 deputati di 7 paesi diversi. Siccome il parlamento sarà sicuramente rinnovato troveremo dei gruppi che sono vicini a noi sul tema dell'eurocriticismo e non euroscetticismo e proveremo a collaborare su alcuni punti, come la revisione dei trattati». 

 

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