Rapanà (FdI-AN): “Questa amministrazione è improduttiva e inefficace”

04-04-rapana-meloniNOCI (Bari) - Al fianco dei marò per una speranza di prossima liberazione, impegno per le imminenti comunali non di meno quelle di Bari, pungolo dell'amministrazione "larghe intese" di Nisi, attenzione per il sociale e per le attività produttive. Sono solo alcuni dei temi portati avanti dalla sezione locale Fratelli d'Italia-AN in questi mesi. E mentre i sondaggi danno il partito politico in forte ascesa, noi abbiamo incontrato il coordinatore della sezione nocese, l'avv. Michele Rapanà (in foto con Giorgia Meloni e Vincenzo Basile).

Manifestazione sui Marò a Bari. Qual è la posizione del partito in merito espressa dalla leader Giorgia Meloni? E quella del coordinamento cittadino? «La manifestazione di carattere popolare che ha visto la partecipazione di circa cinquemila persone, ha avuto la finalità di far sentire la vicinanza della gente ai fucilieri di marina prigionieri in India ed alle loro famiglie, sensibilizzando l'opinione pubblica e le istituzioni che il problema non è "quanto dura il processo", ma che "il processo non può svolgersi in India". Condividiamo pienamente la necessità di internazionalizzare la crisi coinvolgendo Nato, Onu e Unione Europea per l'immediata risoluzione del problema».

Cosa si può fare in concreto per risolvere il caso dei Marò? «Come più volte affermato, anche in occasione di precedenti convegni sul tema, reputo che per risolvere il problema, tanto da un punto di vista strumentale che sostanziale, sia sufficiente applicare le norme di diritto internazionali vigenti. Sotto il profilo strumentale è del tutto evidente che il processo debba essere trasferito per competenza, dal punto di vista strettamente sostanziale, nel merito, le perizie tecniche sulla dinamica dell'evento accerteranno con ogni probabilità l'innocenza dei due Marò. Il dato preoccupante è che, ad oggi, i due militari italiani siano ancora illegittimamente trattenuti in India, senza che sia dato sapere con assoluta certezza i motivi, anche di natura cautelare che giustificherebbe tale limitazione della libertà. Non dobbiamo mai dimenticare che questi due ragazzi sono stati sottratti alle loro famiglie».

E' chiaro che non sostenete i governi di larghe intese. A Turi e Rutigliano gli esponenti del partito correranno da soli alle prossime amministrative. Come giudicate invece il governo cittadino? «Per usare solo due aggettivi, si potrebbe dire "improduttivo" ed "inefficace". Improduttivo, perché ad oggi non appare vi siano provvedimenti davvero significativi per la risoluzione dei problemi del paese. Inefficace, perché in termini strettamente amministrativi, analizzando i vari settori di competenza, non sembra sia stata adottata un'attività efficace. In poche parole Noci, sempre da un punto di vista amministrativo, "resta" come era, non è "cambiata"».

Nell'ultimo consiglio comunale non sono stati dibattuti i temi tanto attesi del SUAP e del PPA. Qual è la vostra posizione al riguardo? «Il S.U.A.P (sportello unico per le attività produttive), unitamente al S.U.E. (sportello unico dell'edilizia), sono delle priorità fondamentali. Il Comune di Noci è in forte ritardo a riguardo. La creazione "concreta ed operativa" di questi due sportelli, intesi quali unici luoghi a cui il cittadino e le aziende dovrebbero rivolgersi per ottenere le autorizzazioni varie, sarebbe, oltre che un obbligo di legge, anche uno strumento fondamentale per rendere il nostro comune più efficiente. Questo a totale beneficio dei cittadini ed imprenditori. Tali sportelli avranno un'effettiva utilità se il Comune avvierà una serie di iniziative indirizzate alla digitalizzazione dell'amministrazione, come previsto nell'Agenda Digitale, altrimenti resteranno solo semplici adempimenti di legge. Per quanto riguarda il P.P.A (Programma Pluriennale di Attuazione), non condividiamo l'approccio che si è avuto in consiglio comunale verso questo strumento di programmazione. Affermare che esso dovrebbe essere rinnovato per garantire la conclusione procedurale di alcune pratiche edilizie sospese, ci sembra alquanto semplicistico. Con tale logica nessuno potrà garantire che alla scadenza del "rinnovato" P.P.A. non ci saranno altre pratiche non concluse. Il problema dovrebbe essere scisso in due aspetti. Il primo consiste nel comprendere il motivo della presenza di parecchie pratiche edilizie non concluse ed evitare che tali inadempienze da parte del comune si ripetano. Utilizzare uno strumento di programmazione come "azione riparatrice" o come una sorta di "sanatoria" non ci sembra un atteggiamento politicamente maturo. Il secondo aspetto riguarda la finalità di tale strumento di programmazione. Esso ha un legame con gli strumenti urbanistici generali, (per quanto riguarda Noci con il P.R.G. - Piano Regolatore Generale), infatti esso è finalizzato a coordinare forme, tempi e modalità di attuazione del P.R.G. in base a risorse economiche-finanziarie, per cui la riflessione dovrebbe essere spostata sulla pianificazione urbanistica. L'idea di pianificare i territori con un consumo di suolo pari a zero e la necessità di riqualificare le aree interne delle città, sono solo alcuni dei temi importanti che l'urbanistica ha messo al centro dell'attuale dibattito sul futuro della pianificazione regionale e nazionale. La domanda che, invece, poniamo noi all'amministrazione è quella di chiarire se considera tali questioni importanti per la futura pianificazione del territorio di Noci. In caso di risposta affermativa gradiremmo capire come può, l'eventuale approvazione del rinnovo del P.P.A., allinearsi con esse».

Dopo il dibattito sulla violenza minorile, quali altre iniziative proporrà la sezione cittadina? «A fine aprile abbiamo previsto un convegno finalizzato a dar voce agli allevatori ed agricoltori locali, che stanno attraversando un momento di forte crisi, anche a causa di un sistema legislativo sia nazionale che europeo assolutamente carente; a metà maggio vi sarà, invece, un altro convegno sul "bullismo", finalizzato al coinvolgimento di tutte le famiglie e scuole nocesi su un problema che va assolutamente arginato. Nelle more, continueremo ad essere ogni giorno tra la gente, ascoltando i loro problemi, cercando di farci tramite, in maniera propositiva, per la risoluzione degli stessi».

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