NIDI, il fondo regionale per le Nuove Iniziative D'Impresa

04-11 presentazione fondo nidiNOCI (Bari) - La Regione Puglia ha stanziato un nuovo fondo per la creazione di iniziative d'impresa, di 54 milioni di euro, per sostenere l'autoimpiego soprattutto nei giovani, disoccupati e nelle persone in procinto di perdere il lavoro. Le novità del fondo NIDI (Nuove Iniziative D'Impresa) e soprattutto la sua procedura semplificata di domanda e ottenimento dell'agevolazione rendono il finanziamento accessibile a più categorie, nonostante sia richiesta una liquidità di partenza per sostenere la spesa IVA.

I circoli PD e SeL di Noci, nell'incontro di venerdì 11 al Chiostro di San Domenico, hanno presentato il fondo interrogandosi con l'assessore al lavoro regionale, Leo Caroli, il segretario provinciale CNA Giuseppe Riccardi, Mimma Palmisano della FLC CGIL e il sindaco Domenico Nisi sulla situazione del mondo del lavoro e le occasioni di creazione e tutela offerte da amministrazioni locali e regionali.

Il moderatore dell'incontro, Nicola Liuzzi del PD, fa scorrere sul telo proiettore le semplici diapositive della presentazione di NIDI. La domanda preliminare per partecipare al bando NIDI non richiede nè PEC (Posta Elettronica Certificata) nè documenti cartacei: bisogna individuare la sede più vicina degli sportelli PUGLIA SVILUPPO, società interamente partecipata dalla Regione e incaricata dell'attuazione di tale progetto e compilare la richiesta (per info, www.nidi.regione.puglia.it). NIDI è rivolto ai giovani tra i 18 e 35 anni, alle donne maggiorenni, ai disoccupati da più di 3 mesi, a persone in procinto di perdere il lavoro e a lavoratori precari con partita IVA con meno di 30.000 euro di fatturato e massimo 2 committenti. L'agevolazione offerta dal fondo potrà essere utilizzata per imprese di diversi settori, dalla ristorazione all'istruzione, dagli studi tecnici all'assistenza sociale. Le richieste di agevolazione vanno dai 20.000 ai 150.000 euro, dove per i 20.000 e 50.000 la copertura sarà totale, mentre per gli 80 e 100.000 del 90% e oltre dell'80%: di tale copertura, metà sarà a fondo perduto e la restante rimborsabile in 60 mesi con tasso d'interesse fissato dall'Europa al 0,53%. Importante è sottolineare che l'IVA è a carico del richiedente, fissata al 22% tra 10.000 e 50.000, 32% tra 50.000 e 100.000 e 42% tra 100.000 e 150.000. L'agevolazione di NIDI non dovrà essere investita solamente negli strumenti necessari all'avvio della nuova impresa, ma anche nelle piccole spese di gestione, per le quali saranno stanziati fino a 5.000 euro (bollette, ecc.).

"Novità molto importante del fondo è la possibilità di rilevare attività preesistenti" - specifica Mimma Palmisano, della segreteria regionale del sindacato FLC CIGL dei lavoratori della conoscenza (scuola, università, ricerca). Più chiaramente, il fondo NIDI aiuterà nel rilevamento di tali attività solo per passaggio generazionale. Sempre la nocese Palmisano fa luce su altri punti 'originali' del bando, l'apertura cioè a gruppi associati di professionisti e la non richiesta di garanzie, se non per le SRL e per i gruppi associati stessi. "La Regione sta facendo un grande lavoro per l'incentivazione alle imprese" - esordisce Giuseppe  Riccardi, segretario provinciale CNA (Confederazione Nazionale Artigianato e Piccole e Medie Imprese) - "Ai giovani che presentano una richiesta di agevolazione per NIDI mi sento di dire: ' Puntate sì sulle attività del passato, ma in maniera innovativa, perchè perpeputare le vecchie modalità non servirà". 

Il sindaco Domenico Nisi sottolinea la volontà dell'amministrazione di aiutare soprattutto i giovani, nell'ottenimento di finanziamenti per le loro idee d'impresa, attraverso uno sportello virtuale che il suo governo vorrebbe attuare. Il moderatore dell'evento gli chiede nel concreto cosa possa fare la sua amministrazione per la creazione di lavoro, una "domanda da milioni di dollari" per Nisi, che poco dopo pensa alla modifica del regolamento edilizio per agevolare l'apertura di nuovi esercizi nelle nuove strutture edilizie. Sempre per il sindaco, l'amministrazione locale, ma anche regionale, potrebbe impiegare le personalità senza lavoro stabile per adempiere ai numerosi servizi che ad essa competono, facendosi nuovo centro per l'impiego. L'assessore regionale al lavoro, Leo Caroli (in foto), appoggia in pieno l'idea del primo cittadino nocese, affiancando a tale idea il sostegno del microcredito. "La mano pubblica, la nostra, è ora chiamata a sostenere le aziende, i lavoratori in difficoltà: la Puglia ha stanziato più di un miliardo di finanziamenti per le sue Politiche Industriali.". Il pubblico di cui parla Caroli, 04-11 leo caroliperò, ha una mano ancora monca, soprattutto in Puglia, con 1000 dipendenti regionali in meno rispetto al numero prefissato, quando regioni come Campania e Sicilia hanno un abnorme sovrannumero in tal senso: con il raggiungimento del numero prefissato di lavoratori pubblici in regione si farebbe un primo passo in avanti per la creazione di posti d'impiego.

"Da parte mia continuerò a mettere a disposizione questi fondi europei per sostenere il mercato" - continua Caroli - "Prometto di tornare a Noci per verificare se il bando NIDI ha avvicinato e aiutato la realtà nocese". Le domande fin ora pervenute sono circa 700, soprattutto dalla provincia barese: fioccano le richeste per la ristorazione e i bed and breakfast, "un segnale non incoraggiante se si pensa a quanto diffiicile sia il settore del turismo", commenta Riccardi. Superato il primo step, quello cioè della fattibilità della richiesta, i richiedenti saranno supportati da un servizio di tutoraggio per le successive fasi verso l'agevolazione per le Nuove Iniziative D'Impresa.

 

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