NCD al 18,54% - Lippolis ''E’ un risultato in linea con gli obiettivi fissati''

lippolis-vittorio-cinsigliere-mnNOCI (Bari) - Buon terzo posto per la lista NCD-UDC di Noci alle Europee di domenica scorsa in cui ha totalizzato il 18,54% di voti. Sostenuta dai "cassaniani" e dai "quagliarielliani" di NCD, dall'UDC nocese e dai Popolari per l'Italia della senatrice D'Onghia la lista arriva alla stessa percentuale di FI e sancisce la nascita di un altro soggetto nel centrodestra nocese. Ecco come ha commentato il voto il "quagliarielliano" Vittorio Lippolis, coordinatore dei 18 circoli NCD da lui rappresentati.

Consigliere Lippolis, contento del risultato elettorale del NCD-UDC?

"Il vero vincitore su Noci è il Nuovo Centrodestra. E’ un grande risultato. Una forza politica nata poco più di un mese fa ed ottiene lo stesso risultato di forze che hanno una storia e struttura di partito, è senz’altro un dato rilevante. E’ frutto della credibilità ed organizzazione del gruppo".

1558 voti di lista, pari al 18,54%, significa essere la terza forza politica nocese: ve l’aspettavate o puntavate ad un risultato più ampio?

"E’ un risultato in linea con gli obiettivi fissati. NCD, terza forza politica con appena 12 voti dalla seconda, è già una realtà. Sta nascendo a Noci una nuova casa dei moderati che aggregherà forze di centro con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un nuovo centrodestra".

NCD-UDC totalizzano il maggior numero di preferenze ai candidati, cioè 2104: che ne pensa?

 

 

"Per un partito appena nato è complicato captare voti di opinione. E’ stata una campagna elettorale difficile ma con il grande lavoro di squadra si è riusciti ad ottenere un consenso sollecitato. Tutte le schede contenevano voti di preferenza. Possiamo immaginare quale sarebbe stato il risultato se il partito fosse nato almeno un anno fa".

All’interno del risultato di NCD-UDC spiccano i 700 voti al candidato Piccone, sostenuto dal suo gruppo di “quagliarielliani”: quanto peseranno secondo lei questi risultati nel dibattito locale interno a NCD con i “cassaniani” in vista della formazione in autunno degli organismi territoriali, del coordinamento cittadino?

"E’ sicuramente il dato più rilevante. In una competizione politica chiedere un consenso ad un candidato non conosciuto e di altra regione non è facile. Per comprendere la portata del risultato basti pensare che l’On. Piccone ha conseguito il consenso più numeroso in Puglia dopo Trani dove ha ottenuto 800 preferenze. Trani ha 4 volte la popolazione di Noci. Va considerato che Piccone si è piazzato 2° dopo Cesa con oltre 42.000 voti di preferenza. Non possiamo non ricordare che abbiamo lavorato in condizioni locali difficili. La nostra correttezza è stata ripagata dal risultato. Hanno tentato di metterci in difficoltà ma non abbiamo mai reagito alle tante provocazioni purtroppo provenienti dal “fuoco interno”. Non riteniamo possano esserci implicazioni fra il risultato delle Europee e la costruzione degli organismi interni. Il NCD ha un suo statuto e delle regole approvate dal Congresso; gli organismi cittadini, provinciali e regionali saranno costruiti con tali regole. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che abbiamo costruito una grande squadra con persone per bene, entusiaste ed in buona parte componenti dei 18 circoli da noi costituiti. Abbiamo riscoperto il gusto dello stare insieme. Un modo nuovo di far politica con partecipazione attiva e tanta voglia di dare un contributo alla città. Un gruppo dove prevale passione ed altruismo, dove si fa politica guardando agli interessi della città e non ad interessi personali".

La lista  NCD-UDC era sostenuta da NCD, dall’UDC e dai PPI (Popolari per l’Italia) della senatrice D’Onghia: cosa accadrà ora? Queste tre forze a livello locale continueranno un cammino comune o no?

 

"Finalmente con la nascita del NCD e con le elezioni europee è nato un partito che aggrega. Negli ultimi anni il centrodestra si è diviso in tanti piccoli gruppi con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. L’auspicio è che questa esperienza nazionale non sia un momento elettorale ma prosegua nel tempo. Anche a Noci si farà il possibile affinchè si faccia sintesi di sigle in unico contenitore politico che abbia come obiettivo comune lo sviluppo della città. Non, quindi, sommatoria di numeri e persone ma condivisione di un grande progetto. Le premesse ci sono tutte ed il risultato ne è la conferma".  

 

 

 

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