Diserbo consapevole, il M5S strappa promessa all’Ass. D’Onghia

06-29-relatori-diserbo-m5sNOCI (Bari) - Si è concluso con la promessa strappata all'assessore Paolo D'Onghia di prestare maggiore attenzione e di regolamentare, attraverso apposito regolamento comunale, la pulizia dei relitti comunali e dei cigli stradali senza l'uso di diserbanti chimici. La manifestazione organizzata dal MeetUp sul "Diserbo Consapevole" ha visto un duplice risultato positivo per il M5S (in foto i relatori).

Le oltre 700 firme raccolte da aprile a giugno presso gli stand organizzati dal movimento nei luoghi pubblici cittadini, e la collaborazione ottenuta dai rappresentanti dell'amministrazione comunale. La serata organizzata al Chiostro delle Clarisse venerdì sera è stata un vero e proprio processo alla glyphosate, la molecola contenuta all'interno dei diserbanti chimici che annienta il processo biologico della pianta.

Dopo la presentazione dell'attivista Claudia Gentile, il primo a puntare il dito contro la molecola infestante è Cristian Casili, "agronomo di campo" che ha studiato le conseguenze del diserbo chimico sul sottosuolo pugliese e promosso uno studio sul biodiserbo adottato dal Comune di Nardò (Le). Casili si è soffermato sul dualismo tra agricoltura industriale e locale e sullo stato di alterazione provocato dall'uso smodato di diserbanti chimici dei suoli e della falda acquifera ormai soggetti ad alti livelli d'inquinamento. «L'utilizzo indiscriminato e non controllato dei diserbanti chimici – ha spiegato l'agronomo leccese - ha portato in Puglia il problema della "xylella fastidiosa" che ha attaccato gli uliveti salentini. Troppo diserbante ha alterato il sistema biochimico della terra che ha portato le piante ad ammalarsi velocemente».

06-29-apo-lippolisDi conseguenze sulla salute umana dei diserbanti chimici ha parlato invece il dott. Antonio Troviso. Dai processi di assorbimento che possono coinvolgere sia i lavoratori agricoli che le industrie chimiche che li producono tramite inalazione, contatto, ingestione, alle conseguenze patologiche. Possono insorgere problemi a livello intestinale o intaccare gli estrogeni femminili. «Si sospetta – dichiara il medico – possa essere causa di celiachia o intestino irritabile. In più può attacchire il latte materno con conseguenze sui neonati che possono sfociare sino all'autismo». In conseguenza alle malattie sugli umani derivanti dai diserbanti l'intervento del dott. Antonio Lippolis (in foto) si è incentrato sulle attività svolte sul territorio regionale dall'associazione APO Puglia che offre servizi diagnostici ospedalieri attraverso alcuni medici specialisti volontari convenzionati.

06-29-labbate-panL'ultimo ad intervenire al tavolo dei relatori è l'on Giuseppe L'Abbate che ha spiegato alla platea il quadro normativo sul tema a livello nazionale. L'Abbate è promotore, assieme ad altri 14 deputati, della proposta di legge n. 1560 sui limiti d'impiego di sostanze diserbanti chimiche. La proposta di legge deriva da una direttiva europea del 2009 recepita in Italia nel 2012. Dopodiché il PAN (Piano d'Azione Nazionale) è rimasto bloccato per quasi un anno al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e solo nel 2014 trasformato in legge. «Il bello – dichiara L'Abbate – è che ad oggi mancano 18 decreti attuativi ed il PAN non può entrare in vigore».

Tra gli interventi conclusivi è stato chiamato l'assessore Paolo D'Onghia (presente in platea) che ha rassicurato tutti dicendo che a Noci l'erba viene tagliata attraverso decespugliatori. Il consigliere Orazio Colonna ha quindi proposto all'assessore l'adozione di un atto propedeutico di regolamentazione sull'utilizzo di diserbanti. D'Onghia si è mostrato favorevole. Primo atto per arrivare al regolamento comunale la consegna delle oltre 700 firme agli uffici comunali che avverrà la settimana prossima.

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