Verso una sanità d'iniziativa, un'opportunità per il territorio

de-filippo-vito-sottosegretario-sanitàNOCI (Bari) - Più un' idea è rivoluzionaria – richiedendo una rottura da schemi o paradigmi consolidati – più è di difficile attuazione. Anche per questo i risultati iniziali sono spesso modesti e oggetto di critiche aspre (in foto l'on. Vito De Filippo Sottosegretario alla Sanità).

È quanto successo al nuovo modello di salute e sanità che si è cercato di attuare in questi ultimi anni. Il modello prevede una vera e propria riorganizzazione del processo di assistenza basato essenzialmente su due elementi:
1. spostamento dell'area di cura della cronicità dall'ospedale al territorio: l'ospedale quindi diviene il luogo dove si cura la sola fase acuta.
2. programmazione/organizzazione di interventi di
  - prevenzione primaria : riduzione del numero di soggetti malati riducendo l'esposizione ai fattori di rischio comportamentali, ambientali e socioeconomici
   - prevenzione secondaria: controllo dell'evoluzione della malattia per prevenire complicazioni e scompensi

E mentre in questi anni il governo centrale ha cercato di attuare questo progetto, noi cittadini ci siamo preoccupati del solo aspetto riguardante il taglio dei posti letto e la conseguente chiusura dei nostri ospedali di paese. Una visione un po' miope, la nostra?

Il dato di fatto è che fino ad ora nessuno, meno che mai la politica, si è preoccupato di spiegarci esattamente in cosa consiste questa nuova idea di politica sanitaria. Eppure sarebbe bastato dare solo due numeri: secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, in Europa il 77% della perdita di anni di vita in buona salute sono provocati da patologie croniche (decadimento cognitivo, cancro, patologie cardiovascolari, diabete mellito, malattie respiratorie croniche, ecc)

Per abbattere il carico di malattie croniche che grava sulla popolazione, è necessario ridurre i principali fattori di rischio (dieta, attività fisica, stressori ambientali e psicologici) controllandone i principali determinanti (condizioni socioeconomiche e culturali). La medicina concentrata sull'ospedale non si interessa di ciò. Semplicemente aspetta che il soggetto si ammali e poi interviene sempre allo stesso modo, e cioè ricorrendo all'uso di farmaci.

La politica in tema di salute riveste un ruolo strategico perché capace di incidere sui determinanti dei fattori di rischio. Quindi, probabilmente, alla politica non dovremmo chiedere l'ospedale sotto casa, ma una seria riorganizzazione dell'assistenza territoriale capace di supportare il paziente cronico nella quotidianità.

Noi del circolo locale del PD abbiamo a cuore questo problema e vogliamo cercare di concretizzare questo nuovo concetto di salute anche a Noci. Lo facciamo promuovendo, in collaborazione con la segreteria provinciale del partito, un primo momento conoscitivo sull'argomento.

Il 15 settembre p.v. alle 18.00 ospiteremo presso il Chiostro delle Clarisse, nell'ambito della nostra Festa de l'Unità, il convegno "DALLA SANITÀ D' ATTESA ALLA SANITÀ D'INIZIATIVA: un'opportunità di salute per il territorio" alla presenza del Dott. Domenico Colasanto – Direttore Generale ASL BA, Dott. Donato Pentassuglia – Assessore alla Sanità Regione Puglia, On. Gero Grassi – Componente Affari Sociali Camera dei Deputati e l'On. Vito De Filippo – Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute.

Vi aspettiamo per rivoluzionare la tradizionale idea di salute per il nostro territorio

                                 Gruppo salute e politiche sociali - Circolo locale PD

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