Il Tribunale per i diritti del malato e Cittadinanzattiva contro la chiusura della Ginecologia di Putignano

putignano ingresso ospedalePUTIGNANO (Bari) - Anche il Coordinamento territoriale del sud-est barese del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva hanno inviato nei giorni scorsi una nota al presidente della Giunta regionale pugliese, Michele Emiliano, al direttore della Sl Ba ed ai sindaci dell'Asl ex-BA5, per chiedere con forza di scongiurare la chiusura del reparto di Ginecologia del presidio ospedaliero di Putignano. La decisione sarà ufficializzata lunedì 29 febbraio e pertanto cresce la paura di veder depauperata una struttura ospedaliera a servizio dei comuni interni della murgia del sud-est barese.

"Abbiamo appreso che il citato riordino - si legge nella nota a firma del dott. Giuseppe Albano di Cittadinanzattiva e del rag. Nicola Dipierro per il Tribunale per i diritti del malato - prevede il trasferimento del Reparto di Ginecologia del P. O. di Putignano (da sempre vero centro di attrazione sanitaria) all’ospedale di Monopoli che, dati alla mano, ha una PRODUTTIVITA’ (di tutte le branche chirurgiche Ginecologia compresa) nettamente inferiore a quello del P. O. di Putignano ED UNA VIABILITA’ DI ACCESSO DISASTROSA. È il caso di rimarcare che, contro ogni ragionevole motivo, da qualche tempo l’Ospedale di Putignano ha dovuto subire, a favore di quello di Monopoli, il trasferimento dei seguenti Reparti e Servizi “nati e cresciuti” nel P. O. di Putignano: - LA RIANIMAZIONE e LA NEFROLOGIA; - LA GERIATRIA E OTORINO; - LA PEDIATRIA E  LA NEUROLOGIA; - LA BANCA DEL SANGUE. Per non parlare della chiusura dell’OSPEDALE San MICHELE in Monte Laureto di Putignano (ex Sanatorio Provinciale) dotato di venti ettari di verde, vero tesoro pubblico gettato ai .. (chi vuole intendere intenda). Recentemente interrogato su tali incongruenze, il Dir. Gen. della ASLBA si è lavate le mani affermando che trattasi di scelte non dipese la Lui. Questa ingiusta gestione dei “tesori” della Sanità del territorio ex ASL BA5, con baricentro nel P. O. di Putignano, è iniziata subdolamente col governo Vendola (nella totale incuranza degli interessi dei propri Cittadini da parte dei vari Sindaci)". 

"Ribadiamo - concludono i firmatari - di non essere contro la chiusura degli ospedali che non rispettano gli standard Sanitari   Nazionali, né siamo contro gli accorpamenti ma, SANTO IDDIO, abbiamo il diritto dovere di rimarcare ed essere contro la prevaricazione della POLITICA DI PARTE che danneggia gli interessi generali, perché di questo si tratta: di politica campanilistica deleteria. SINDACI SVEGLIATEVI E UNITEVI e difendete subito anche gli interessi dei vs Cittadini, altrimenti il 27 e il 29 febbraio 2016 perderete ogni occasione di farlo".

Resta da capire quindi se la Regione intende davvero far diventare il futuro ospedale che sorgerà fra Monopoli e Fasano il centro di riferimento per tutti i comuni della murgia del sud-est barese con il declassamento anche dell'ospedale di Putignano. Una scelta che penalizza i comuni dell'interno che saranno sottoposti ad una mobilità forzata verso una struttura ospedaliera difficilmente raggiungibile in tempi brevi. Lo smantellamento della Ginecologia da Putignano potrebbe rappresentare davvero l'inizio di questo nuovo ed infausto disegno.

 

 

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