Uten: prevenzione e cura della cataratta

01-30UtenCatarattaNOCI (Bari) - Giunge al secondo ed ultimo appuntamento, il programma dell'Università della Terza età di Noci, finalizzato all'approfondimento delle cause di patologie diffuse. Dal carattere medico-scientifico, il secondo incontro svoltosi all'interno dell'ormai conosciuto Chiostro di San Domenico, ha rappresentato l'occasione per analizzare in maniera dettagliata tutti i processi alla formazione e alla eliminazione della cataratta; un malattia degli occhi che oggi può essere facilmente superata.

Ospite della serata, il dottor Vincenzo D'Ambrosio Lettieri, aiuto clinica oculistica presso l'Università di Bari. Ma ad introdurre l'esposizione, l'ormai conosciutissimo dott. Nicola Simonetti, da diversi anni collaboratore dell'Ute Noci nelle numerose conferenze medico-scientifiche, il quale ha obiettivamente introdotto l'argomento, presentando una serie di numeri legati a tutti gli ultra quarentenni che, ogni anno, vengono colpiti in Italia e nel resto del mondo da questa malattia. "L'unica consapevolezza che abbiamo" ha commentato "è che, come diceva il Da vinci, chi perde la vista, perde le bellezze dell'universo". E allora perché non conoscere tutte le tecniche e i procedimenti utilizzati oggi, terzo millennio, per prevenire e curare questa malattia?

A tutto ciò ha poi risposto, grazie ad un'esposizione chiara e davvero esauriente, il dottor D'Ambrosio Lettieri. Da ciò che è stato appreso, alcune espressioni oggi utilizzate volgarmente dalla popolazione sono davvero molto legate a spiegazioni tecniche e scientifiche. Sentiamo dire, la maggior parte delle volte, la frase "mi è scesa la cataratta" ed è proprio di qui che è necessario partire. Lo stesso termine "cataratta" significherebbe in greco "scendere giù" e dunque, in maniera paradossale, il processo della graduale perdita della vista consisterebbe in una opacizzazione del cristallino: la differenza fra un occhio normale ed uno malato consisterebbe dunque in una diversa percezione dell'immagine che, nel primo caso giungerebbe in un punto in maniera fissa e diretta, nel secondo caso in maniera frammentata a causa di un processo di diffrazione di colori e forme.

I soggetti maggiormente a rischio per questa malattia oggi sono ultra quarentenni, persone diabetiche, cardiopatiche o abituate ad assumere cortisone e quando si manifesta questa malattia, non esistono medicine: l'unico modo per ritornare alla normalità è l'operazione chirurgica durante la quale viene reimpiantato un cristallino, questa volta artificiale. Non c'è persona che non ami tanto come colui che la sta perdendo. Da sempre questa è stata una delle certezze assolute dell'uomo e conoscere i metodi di prevenzione per una vita più equilibrata non può che far bene. Con questa ultima lezione, l'Ute Noci conclude la sezione dedicata alla scienza e ricomincia a febbraio con nuovi corsi e nuovi argomenti. Chiunque fosse interessato può ritirare gli orari previsti per il prossimo mese direttamente in sede.

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