Viaggio di istruzione come “lezioni fuori dall’aula”: Ferrara

04 12 liceo ferraraLETTERE AL GIORNALE - Come dar torto ad Ariosto dopo aver visto la sua “contrada”?  (Chi vuole andare a torno, a torno vada…a me piace abitar la mia contrada, Satira III). Ferrara ci accoglie con l’intimità che solo un antico borgo medievale riservare a chi vi risiede e a chi vi giunge solo di passaggio.

Nonostante i suoi fasti rinascimentali, per i quali dobbiamo esser eternamente grati ai duchi d’Este, sovrani  mecenati capaci di una estinta sensibilità verso l’arte, la letteratura e il godimento estetico tout court, la città non respinge sdegnosamente il “pellegrino” ma, sarà per il rosso dei mattoni degli edifici, sarà per  l’ospitalità che ancora offrono il Palazzo dei Diamanti (con la facciata costituita da migliaia di piccole piramidi a forma di diamante) e il cortile della dimora del duca Ercole, si ha la piacevole sensazione di trovarsi in uno scrigno.

Così davvero a malincuore riprendiamo la via:”il resto della terra,/ senza mai pagar l’oste” lo andremo cercando “con Ptolomeo” (Ariosto, ibidem).

IV e ultima puntata: Ferrara

a cura della IV C del Liceo Scientifico "Da Vinci"

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