Viaggio di istruzione come “lezioni fuori dall’aula”: itinerario manzoniano

04 23 liceoLETTERE AL GIORNALE -  "Addio, monti sorgenti dall'acque ed elevati al cielo, cime ineguali..." che resteranno impresse negli occhi dei ragazzi delle classi seconde del liceo scientifico e delle scienze umane Da Vinci - Galilei di Noci, alla seconda tappa del loro viaggio di istruzione. E se la parola d'ordine del loro muoversi nel Ravennate è "il tempo", quella di oggi non può che essere "luogo", nel senso più profondo del termine e più augeiano della parola.

Se, infatti, è vero (come afferma l'antropologo francese Augè) che uno spazio si fa "luogo" quando le persone che lo solcano, lo vivono e lo sentono vi costruiscono relazioni, storia e storie, emozioni e sensazioni vere, durature, rinvenibili e riconoscibili nel tempo, in quel tempo incontrato ieri e mai abbandonato, nella sua dimensione più ampia e incisiva, allora è pur vero che la villa manzoniana, Pescarenico, Pescate, la rupe del castello dell'innominato e Lecco sono stati e saranno per sempre "luoghi" per alunni e docenti. Non a caso tutti hanno deciso di mettersi in tasca la luce del lago, il profumo dei boschi, il silenzio dei ponti, la freschezza dei ruscelli, la forza aspra e levigata dei sassi... Quegli stessi sassi che gli alunni hanno anche imparato a far saltare sull'acqua e che Lucia, Renzo e Agnese, nella famosa notte degli imbrogli, furono costretti a calpestare con il coraggio e, però, con la speranza di chi, se pur nel dolore, sapeva e sa che non si turba mai la gioia dei figli, "se non per prepararne loro una gioia più certa e più grande”.

II puntata: Lecco

classi seconde del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane

IIS "Da Vinci - Galilei" di Noci

Lettere al giornale

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