Viaggio di istruzione come “lezioni fuori dall’aula”: Gradara

04 25 gradaraLETTERE AL GIORNALE - Forse il lettore si starà chiedendo quale, dopo "tempo", " luogo" e "squadra", sia stata la parola d'ordine dell'ultimo giorno del viaggio d'istruzione delle classi seconde del liceo scientifico e del liceo delle scienze umane di Noci. Ebbene, per scoprirlo, dovrà giungere alla fine di questo articolo.

Stamattina anche le azione più routinarie, come rimettere a posto le proprie cose, chiudere le valigie e controllare di non aver lasciato nulla sotto i letti, hanno acquistato sapore diverso, quello di chi, dopo aver vissuto un'esperienza indimenticabile, torna “ricco a' suoi monti", seppur già con la nostalgia di quel luogo (che lo ha accolto, coinvolto e innamorato). Il tornare, quindi, si è fatto un nuovo andare, non soltanto nei cuori e nei pensieri degli studenti e dei docenti, accoccolati nello spazio di un sedile, ma anche nelle sale e sui merli del castello di Gradara , dove, in qualche modo, tutto è divenuto perfetta sintesi di questo viaggio: storia, arte, poesia, religione e amore. Essi hanno trovato luogo e senso nella vicenda di Paolo e Francesca, incontrati da Dante in quel viaggio compiuto "nel mezzo del cammin” di sua, anzi, “di nostra vita". Come Francesca e Paolo, i protagonisti di queste lezioni fuori dall’aula, ora che vedono andar via quel pullman che li ha accompagnati in questi giorni, capiscono che "Amor, che a nullo amato amar perdona" li prese del piacer del viaggio sì forte, "che, come vedi, ancor non li abbandona".

IV puntata: Gradara

classi seconde del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane

IIS "Da Vinci - Galilei" di Noci

Lettere al giornale

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