DifferenziaNoci: "Ecoisola: enfatizzare i benefici è fuorviante"

DifferenzianociLETTERE AL GIORNALE - Egregio Direttore, mi riferisco all'articolo “Con l'Ecoisola marchiamo la differenza” pubblicato in data 25/04/2015, per dare un contributo alle affermazioni del vice-segretario del Partito Democratico di Noci. 

Secondo Marta Jerovante, l'introduzione dell'Isola ecologica mobile è “una risposta all'impegno programmatico del Partito Democratico e della maggioranza amministrativa, un metodo innovativo e un'innovazione gestionale”, attraverso la quale si avrà un “incremento delle percentuali di differenziazione, facilitazione del processo di raccolta dei rifiuti, progressiva riduzione dei conferimenti”. Se questo non dovesse verificarsi, la responsabilità sarà dei cittadini, la cui “partecipazione attiva è imprescindibile”.

Vorrei precisare che quella macchina è efficace dal punto di vista della “comunicazione”, ma non è un mezzo di raccolta massiva, né ha cure taumaturgiche, come abbiamo già dimostrato qui. Marta Jerovante, dice che “una comunità non può, del resto, solo attendere l'introduzione di provvedimenti che, autoritativamente, segnino il passaggio da un sistema di gestione e raccolta di rifiuti esclusivamente stradale o di prossimità ad altre soluzioni”.

Se tutte le esperienze di gestione virtuosa dei rifiuti hanno il sistema di raccolta domiciliare, e quelle fallimentari la raccolta di prossimità, evidentemente non sarà questione di impegno dei cittadini ma di efficacia del sistema di raccolta. Per finire, “il processo di smaltimento dei rifiuti, che solo per mera utopia si può immaginare di azzerare...”. Ricordo che a Noci il suo partito ha meritoriamente aderito alla raccolta firme per la legge di iniziativa popolare “Rifiuti zero”, attualmente in discussione in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, l’adesione alla strategia Rifiuti zero è un atto d’indirizzo della maggioranza amministrativa che lei sostiene e che le linee programmatiche della giunta Nisi prevedono “implementazione Rifiuti zero”.

Azzerare i rifiuti non è un'utopia, è un cammino, una visione. Si è cominciato nel 1993 in provincia di Milano, quando con il “porta a porta” e la raccolta dell'umido si è raggiunto per la prima volta in Italia il 65% di raccolta differenziata, poi con altre innovazioni, come l'introduzione della tariffazione puntuale e la riprogettazione industriale, nel tempo si è arrivati al 90%.

Il consorzio Contarina, che nel Veneto gestisce 50 comuni e una popolazione di 550.000 abitanti, complessivamente fa l'85% di raccolta differenziata e un rifiuto residuo di 53 Kg./ab./anno, con l’ambizioso obiettivo al 2020 di arrivare al 96,7%  e 10 Kg./ab./anno (quanto manca allo zero?). Oggi Ponte nelle Alpi, comune che persegue la strategia Rifiuti zero,  ha una raccolta differenziata al 90%.  Tra gli altri, undici comuni della provincia di Benevento hanno superato nel 2013 la barriera dell’80% e alcuni di loro erano vicini al 90.

Il problema è crederci, possibilmente avendo un assessorato all'Ambiente che Noci non ha. Enfatizzare i benefici, che sotto alcuni aspetti si potranno pur ottenere dall'isola ecologica mobile, immaginando che questa possa determinare cambiamenti di rotta sulla situazione nocese, in assenza dei quali è già pronto il colpevole, è fuorviante sotto l'aspetto delle responsabilità.

Noci, 27 aprile 2015                                                                

                                                                                                                     Cordialmente

Vincenzo Sansonetti - DifferenziaNoci

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