Da donne a donna… sulle dimissioni dell’assessore Gentile Fusillo

sede prc 1LETTERE AL GIORNALE - Alcuni sostengono che le donne abbiano una sensibilità diversa da quella di un uomo, poiché fisicamente predisposte a dare la vita. A dare, dunque, piuttosto che a ricevere. E noi siamo donne e siamo anche, convintamente, comuniste. Il che vuol dire, fra le altre cose, credere nella libertà, nella giustizia sociale e nei diritti delle persone. E sono questi i tre ingredienti che hanno informato ogni scelta, ogni decisione, ogni azione del nostro partito da sempre e, in particolare, dall’indomani delle scorse elezioni amministrative.

Poiché in quell’occasione ci è stata offerta dai cittadini l’opportunità imperdibile di poter fare in modo che tante battaglie e rivendicazioni potessero tradursi in fatti. Che libertà, giustizia sociale e diritti uscissero finalmente dalla sterilità degli slogan e farsi reali.  

Con grande dedizione, sforzo e sacrificio, sotto la gogna di incomprensibili accuse e spesso isolato, il nostro segretario e consigliere Mariano Lippolis ha tenacemente lavorato perché ciò fosse. E lo ha fatto con il sostegno del suo partito e con il sostegno delle donne del suo partito. Poiché, ci sentiamo di dirlo forte e chiaro, lui è noi e noi siamo lui, con un’unica voce e un unico cuore, nella stessa lotta quotidiana. E questo fatto ha molta più forza di tutte le storie cucite sulla sua persona e sul nostro partito, per invidia o diletto o perché questo, banalmente, è il gioco delle parti.

In questi giorni abbiamo assistito, con una certa apprensione, allo svilupparsi repentino di eventi cui non riusciamo a dare un senso. Dopo le dimissioni del consigliere comunale di Cambio per Restare Vincenzo De Marco – sulle quali volutamente sorvoliamo, non ravvisando nelle motivazioni esplicitate alcun contenuto politico – sono state formalizzate le dimissioni dell’assessore alle Politiche sociali, Pari opportunità, Cittadinanza attiva e Trasparenza amministrativa Clementina G. Fusillo. Ed è a lei, da donne a donna, che ci rivolgiamo.

Con l’assessore la nostra forza politica ha condiviso un lungo percorso, durato circa 22 mesi; questo da una parte perché le deleghe che l’assessore aveva attengono ad ambiti che sposano del tutto la sensibilità del nostro partito e, dall’altra, perché su molte questioni abbiamo trovato nell’assessore una convergenza di intenti, idealità, sentimenti. Grazie a questo rapporto, che il consigliere Lippolis ha curato su mandato del suo partito e del gruppo Sinistra (e non, dunque, come pure si è detto, per scelta personale), l’Amministrazione comunale ha prodotto provvedimenti importanti e decisivi nel segnare il cambio di passo rispetto al passato. Basti citare il Fondo Sociale per tutti, poiché l’elenco sarebbe troppo lungo (e peraltro più volte esplicitato da questa forza politica sugli organi di stampa locale) e ci distoglierebbe dall’argomento in questione. E ciò nonostante le larghe intese; nonostante il presunto tradimento dell’ideale rivoluzionario di chi, probabilmente, preferisce l’arma dello schermo di un computer o della chiacchiera da bar a quella dei fatti; nonostante i tanto chiacchierati e altrettanto presunti “complotti”, sui quali ci riserviamo di ritornare più avanti.

Quando una compagine amministrativa perde componenti di una forza politica, peraltro neppure armonizzati sulle motivazioni delle loro scelte, è chiaro che si apre una fase di delicato auto-esame e auto-critica, da ogni parte. Da questa parte sappiamo che le dimissioni dell’assessore Gentile Fusillo decretano la fine di un rapporto proficuo di collaborazione e lavoro, mettendo a serio rischio la continuità dell’azione politica e amministrativa intrapresa in determinati settori.

Nessuno di noi era a conoscenza della decisione dell’assessore, non condividendo con lei un contenitore ma solo dei contenuti, e ci rammarichiamo del fatto che il suo movimento, in un momento di difficoltà, non abbia saputo trasmetterle la forza per andare avanti o cercare nelle altre forze politiche della coalizione Noci Bene Comune il supporto giusto e necessario a fare muro contro le dinamiche venutesi a determinare e che probabilmente hanno contribuito a determinare una scelta sofferta ma, a nostro avviso, evitabile.

Abbiamo appreso la notizia con dispiacere e rammarico. Non condividiamo tale scelta perché, a leggere la lettera divulgata, questa sarebbe stata dettata da “una pericolosa instabilità politica che attraversa la nostra maggioranza di governo” e da “una situazione che mi vede al centro di una polemica molto poco esplicita ma -mi pare- ampiamente condivisa e che ha sottratto sufficienti energie allo sforzo amministrativo”. Tacere adesso di fronte ad esternazioni tanto gravi, e che ci investono in virtù del rapporto e del percorso condiviso con l’assessore, è impossibile.

Che l’assessore Gentile Fusillo, ma anche il nostro consigliere e la nostra forza politica, siano stati oggetto di ingiustificabili e quanto mai inappropriate accuse nelle piazze virtuali e non, è un fatto noto a tutti; ma abbiamo sempre deciso di non cadere nella trappola della provocazione. Specie quando la provocazione viene dalla destra (con la quale siamo ben lieti di non trovarci d’accordo!), dai “trombati” alle scorse elezioni, da partiti e movimenti che trovano “eccitante” essere contro salvo poi non produrre né proposte né soluzioni, da opinionisti che ben si guardano dal cercare poi un serio confronto, una informazione che possa definirsi tale, dal leggere un documento. Che però fossimo di fronte ad una pericolosa instabilità politica, tale da richiedere le dimissioni di un assessore, non dettate né dal suo movimento né dal suo sindaco né tanto meno da una posizione unanime e ufficiale della maggioranza di governo, è un fatto che francamente ci lascia perplesse. Specie se poi queste dimissioni risultano anch’esse prive di alcun contenuto politico, a fronte invece dell’altissimo contenuto politico dei provvedimenti attuati presidiando quello scomodo scranno.

Ci hanno accusati di “poltronismo”. E va bene. Accettiamo anche di essere “poltronisti”. Con quali vantaggi poi, non è dato saperlo. Per quanto risulti ipocrita pensare di candidarsi senza avere l’aspirazione di governare. E governare è qualcosa che si fa anche con le “poltrone”. Qui la questione non concerne le poltrone, ma il modo e i motivi per cui si sta seduti su quelle poltrone. Non si tratta dell’eterna battaglia tra vecchia e cattiva politica e nuova e buona politica: la politica è una e, al più, sono i politici ad essere buoni o cattivi. A chi ha preso posto sullo scranno per fare il bene del paese e non per curare affari personali, il chiacchiericcio non deve tangere. Mai. Ed è per questo che non condividiamo la scelta, sia pur legittima, dell’assessore Gentile Fusillo. Non la condividiamo e, di più, invitiamo il suo movimento e riconfermarla nel suo ruolo, egregiamente svolto dall’inizio alla fine. E se ciò non potesse essere possibile, auspichiamo che esso sappia esprimere una figura (magari una donna!) dalla sensibilità e competenza affini, così da poter garantire a quanto sinora fatto una continuità. Diversamente, vorrebbe dire arrendersi incondizionatamente a chi nel ruolo rivestito non l’ha voluta – e si dovrebbero esternare le ragioni politiche per cui non l’hanno, e non ci hanno, voluti!

Al movimento Cambio per Restare e all’assessore auguriamo di ritrovare una nuova unità di intenti, per poter svolgere al meglio il compito arduo che ancora ci attende, assicurando a tutti loro – convinte di poter parlare a nome di tutti – di poter trovare nel gruppo Sinistra e nel Prc degli interlocutori attenti e disponibili. A tutta la Sinistra, comunista e non, attendono oggi sfide importanti, difficili, che richiedono unione, programmi, un ritrovato rapporto con le persone.

Se è vero che deve chiudersi “la stagione del complotto”, citata dall’assessore nella sua lettera e deve aprirsi quella “del lavoro al servizio del paese”, sappiamo benissimo che serve lavoro di squadra. È stato forse azzardato urlare al “complotto”, unendosi al coro delle voci di piazza; poiché i complotti, gli interessi di parte, le “magagne” che più volte siamo stati accusati di non denunciare, se ci sono, vanno provati e poi denunciati. Sfidiamo chiunque, dal di fuori, a prendere il posto occupato da questi ragazzi alla prima esperienza e “sgamare” il marcio! Troppa demagogia sfila sul pensiero corto dell’inconsistenza e dell’ipocrisia. Troppo facile urlare all’eroismo con un like e rimangiarsi le accuse, gli insulti, la cattiveria che sin dall’inizio hanno viaggiato di pari passo al lavoro svolto dall’assessore Gentile Fusillo, e dal consigliere Lippolis con lei, senza neppure aver letto o compreso il senso del suo pur coraggioso atto.

Per tutto questo tempo abbiamo taciuto, perché il nostro segretario ci ha chiesto di lasciargli assumere per intero la responsabilità di stare dentro questa per noi “strana” maggioranza. Ma ora vogliamo stringerci intorno a lui, e come donne e comuniste, vogliamo chiedere a tutti i compagni e le compagne che si sono sentiti delusi – quando non addirittura traditi - da queste scelte e che per questo si sono allontanati, di riprendere la strada del confronto e della lotta insieme. Il risultato elettorale ci ha restituito una forza contrattuale molto piccola; nonostante ciò, con quella e in pochi abbiamo fatto e continueremo a fare il possibile per portare avanti le lotte di sempre, riuscendo a portare a casa qualche risultato. Abbiamo cercato di guardare alle esigenze anche di chi ha accordato ad altri il suo consenso ma ha bussato alla nostra porta per chiedere di essere ascoltato, e lo abbiamo fatto con trasparenza e correttezza, cercando di fornire a tutti gli strumenti per liberarsi dalla dipendenza del “favore”.

Per questo chiediamo a tutti i compagni e le compagne, non solo di questo partito ma di tutta la Sinistra nocese, di rimettere insieme i pezzi, di fare quadrato intorno a chi – anche con dei “limiti” – ci rappresenta.

Possa essere questa nostra esternazione, una spinta verso la nascita di qualcosa di bello e forte. Perché questo, per nostra natura, sappiamo (e vogliamo) fare: dare la vita, partorire il futuro.

Le donne del Partito della Rifondazione Comunista di Noci

Lettere al giornale

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