Liuzzi critico sull'articolo relativo al consiglio comunale del 27 gennaio scorso

liuzzi-piero-sindaco-03Riceviamo e pubblichiamo - Da cani da guardia della democrazia, come i giornalisti dovrebbero essere, accettiamo di buon grado le bastonate del politico di turno. Siamo convinti che fare cronaca politica sia impresa difficile ed esposta a mille rischi. Rivendichiamo, però, il ruolo del giornalista libero e indipendente, capace di raccontare e proporre possibili retroscena o interpretazioni dei fatti politici. Accade tutti i giorni sui quotidiani e giornali del mondo. 

Stiamo lottando pervicacemente ed in prima persona per riuscirci anche qui a Noci. Il sindaco Liuzzi ci scrive e ci accusa, in sostanza, di scarsa professionalità, "audience a buon mercato", "superficialità di giudizio", e "temeraria attitudine a commentare gli accadimenti piuttosto che a esporre i fatti". Lo ringraziamo per  le sue opinioni, che può qui sotto ben leggere, ma restano sue opinioni e vi spieghiamo perchè.

Tanto per chiarire al Sindaco Liuzzi e ai nostri lettori: 

1) NOCI24.it era presente dalla mattina di venerdì 27 gennaio in consiglio nella persona del direttore editoriale Gianni Tinelli, ed era l'unico giornalista locale presente in consiglio, ad eccezione dell'inviato della Gazzetta. E' un dato di fatto.

2) Per scelta editoriale, tra la notizia sulla bagarre del pomeriggio e quella sulla mattinata trascorsa a discutere sull'attualità della lezione storica dell'Olocausto e del rinnovo delle commissioni consiliari, abbiamo scelto di dare priorità alla prima, rinviando a martedì p.v. il resoconto completo sui lavori del consiglio comunale. Nessuna omissione, ma semplici scelte editoriali.

3) Sulla colpa attribuita a NOCI24.it di aver taciuto sull'abbandono dell'aula da parte della minoranza invitiamo Liuzzi a: per quanto riguarda il 30 novembre ricordare che dopo i 3 punti all'odg, constatata la mancata e necessaria condivisione da parte della maggioranza dei nomi da proporre per le Commissioni consiliari (primo fra gli 8 punti proposti dalla minoranza presentati per il 28 novembre e posti poi in coda al consiglio del 30 novembre) fu deciso da entrambi gli schieramenti di sospendere i lavori e rimandare al prossimo consiglio. Per quanto riguarda il 30 dicembre basta leggere tutto l'articolo da noi pubblicato in merito. Così i complimenti per la fantasia li condividiamo, semmai, con il nostro sindaco.

4) Come Liuzzi ricorderà il 26 febbraio 2009, il consiglio comunale ha approvato un odg proposto dalla minoranza con cui si stabiliva la volontà politica del Consiglio di istituire il servizio di diffusione via web e via TV dei lavori dell’aula.  La conferenza dei capigruppo aveva il compito di stabilirne le forme. Come mai dopo 3 anni, anzichè discutere della questione in una conferenza dei capigruppo, Liuzzi e la sua maggioranza hanno inscenato una bagarre che dire "pretestuosa" è pure un eufemismo? Il cronista politico di buona memoria ha il dovere di ricordare i fatti, senza essere accusato, a seconda delle circostanze di partigianeria? Liuzzi perchè ha abbandonato l'aula con 3 anni di ritardo? Aveva tutti gli strumenti per intervenire in questi tre anni con un regolamento... perchè non l'ha mai fatto? I dubbi sulla pretestuosità (magari anche legittima) del gesto di abbandonare l'aula prima della trattazione degli 8 punti della minoranza ci sono tutti. O no?

5) Siamo consapevoli che una telecamere puntata sul consiglio può creare imbarazzo, ma tanti comuni, per trasparenza, hanno adottato a loro spese tale scelta. Addirittura c'è chi, come il comune di Andria, ha anche aperto all'occhio delle telecamere i lavori della Giunta comunale, con dirette in streaming via web in presa diretta e senza filtri o commenti giornalistici. A Noci, invece, la minoranza paga per trasmettere i consigli comunali e questa è una notizia. Tacciarla di "informazione prezzolata" senza addurre prove concrete sulla presunta malafede dell'operatore ci sembra una bella iperbole. Liuzzi dice di esser certo (??!!) che ci sia parzialità nelle riprese ed ha protestato con veemenza: ammesso  per un attimo che abbia ragione, a fronte delle numerose ore di consiglio comunale (a volte anche 8-10 ore) in TV il filmato viene ridotto a, massimo, un paio d'ore. E questo accade da sempre. Forse il sindaco non lo sa ma accade ad ogni consiglio. Si capirà, ora, che può sembrare "pretestuosa" una protesta su un problema vecchissimo e mai affrontato in questi 3 anni?

Beppe Novembre - direttore responsabile Noci24.it

 


La lettera del sindaco Piero Liuzzi giunta in redazione sabato 28 gennaio ore 20.40

GIORNALISTA GIANNI TINELLI, E’ PROPRIO CONVINTO CHE LA MAGGIORANZA ABBIA ABBANDONATO L’AULA PER PRETESTO?

Complimenti, sig. Gianni Tinelli, per la “fedele” ricostruzione dell’accaduto. Ricostruzione servita piuttosto a fare audience a buon mercato che ad informare correttamente i lettori di “Noci24.it” (compreso il sottoscritto, anche per il ruolo istituzionale ricoperto). Benché Lei abbia disertato, per ragioni sicuramente legittime, i lavori della sessione antimeridiana del Consiglio comunale – omettendo, nell’articolo apparso “ on line” il giorno 28 gennaio, di informare i lettori del clima francamente sereno e rispettoso dei dettami della Giornata della Memoria (con interventi convergenti dei consiglieri Domenico Nisi ed Antonio Laera sul contributo fornito dal sindaco alla discussione ed all’attualità della lezione storica dell’Olocausto) - con sorprendente atteggiamento, inoltre, dimentica nel suo rendiconto di riferire sul drammatico fatto della settimana, quel terribile crollo della torre campanaria che pure ha infiammato il Consiglio con unanimi espressioni preoccupate, eppure fiduciose, affinché si operi, congiuntamente, per la ricostruzione del monumento. Ma il colmo della superficialità del suo resoconto sta nel far credere ai lettori che l’assessore Morea da appena qualche minuto “si accingeva a parlare dei Contratti di quartiere” quando, invece, da almeno un’ora il Consiglio ne stava discutendo con la dovuta attenzione e partecipazione corale. Per cui, a suo dire ardito, l’aver abbandonato l’assise da parte della mia Maggioranza, che protestava per la disinformazione prezzolata delle riprese effettuate da Teletrullo, sarebbe soltanto un “pretesto per non parlare” dei Contratti e degli altri argomenti. E quali sarebbero, sig. Tinelli, i timori della mia Maggioranza su tali questioni? Devo soltanto ricordarLe che il Suo giornale, nelle scorse settimane, ha ripetutamente e colpevolmente sorvolato sulla circostanza che per ben due volte (30 novembre e 30 dicembre 2011) la mia Maggioranza si accingeva a farlo mentre, per tutta risposta, dai banchi del opposizione si abbandonava l’aula facendo venir meno il numero legale? Di conseguenza, Le rammento che solo per cortesia istituzionale la Maggioranza ha evitato di esaurire la trattazione di quegli argomenti, peraltro richiesti dalla stessa opposizione. Ed ai complimenti di prima aggiungo anche quelli per la fantasia. Da inserire senza indugio nei Guinness dei primati. Sono sgomento,caro Tinelli. Sono anche sfiduciato se a fare informazione di parte ci si mette anche Lei. E se questo Le sembra un rimprovero, sappia francamente che avrei voluto risparmiarmi il compito di fustigatore.

Lei è a conoscenza della circostanza che i telespettatori di quel Consiglio Comunale saranno informati dello stato dell’arte dei Contratti di Quartiere soltanto quando le immagini si soffermano sull’eloquio dei consiglieri di opposizione e non godranno del diritto di ascoltare la relazione nutrita e circostanziata dell’assessore Morea e dei consiglieri della mia coalizione? Relazione ampiamente riconosciuta efficace ed esaustiva dagli occupanti gli scranni di Maggioranza e di Minoranza. Sorvolo sulla temeraria attitudine a commentare gli accadimenti piuttosto che a esporre i fatti come ci si aspetterebbe da un cronista senza pregiudizi. Sgomenta, inoltre, la  superficialità di giudizio ad appannaggio della Minoranza che Lei ritiene legittimata a far spegnere la telecamera quando a parlare non è uno dei suoi membri. Per la sola circostanza, da Lei giustificata,  che a pagare, cioè a sborsare i quattrini, siano i consiglieri committenti. Cioè l’opposizione. Ora, constatando con stupore la Sua acritica adesione all’interpretazione di “pay tv” inventata dai sacerdoti di rito nocese della “Tv a pagamento” (vuoi vedere che fra poco vedremo annoverare nel firmamento mondiale dei tycoon i consiglieri Mino Tinelli e Fabrizio Notarnicola !?) non Le è passato dalla mente il dubbio che trattasi di informazione prezzolata e quindi di parte? E perciò non rispettosa dei telespettatori? E dove ha preso lezioni di giornalismo nel sostenere che se proprio la maggioranza vuole essere ripresa in Consiglio, quando espone liberamente le proprie idee, può sempre ingaggiare l’operatore e, aggiungo io, farsi fare il ritratto, farsi prendere di profilo, etc. Non le pare che tutto ciò sia anche malcostume.

Abbiamo bisogno, probabilmente, di resettare, di darci tutti una calmata.

Pertanto, o decidiamo di considerare le riprese Tv del Consiglio come finalizzate all’informazione giornalistica nel senso autentico del termine, oppure interpretiamo il compito del cameraman alla stregua di chi fa le riprese ad una festa nuziale: gli sposi-committenti del filmato, gli ordinano di riprendere i tavoli degli invitati a loro discrezione. Ma il Consiglio, anche quando è teatro di scontri accesi e di violenza verbale, non è una sala ricevimenti. Sa Lei che tale discutibile pratica va avanti ormai da mesi e che al pubblico sono giunti, insieme ai volti ed alla propaganda della Minoranza, al massimo, i fotogrammi delle nostre veemenze.

Scenari desolanti e manipolati. Noi non ci stiamo!

Affinché io possa essere anche costruttivo e non indulgere ulteriormente nella polemica: sappia che quell’esempio di riprese non sarà più tollerato d’ora in poi. Al pari di quanto succede in altri Consessi democratici, infatti, verrà stabilito un determinato tempo per le telecamere, le foto, i telefonini. C’è già, a tale proposito, un atto di indirizzo del Consiglio. La diretta non è sempre sinonimo di democrazia. I lavori consiliari hanno bisogno di un clima quanto più neutro dal punto di vista delle ingerenze esterne alla materia che viene trattata. I cittadini hanno la possibilità, essendo regolarmente avvisati con manifesti e sul sito Internet del Comune, di partecipare alle sedute secondo quanto prevede il Regolamento consiliare. Gli organi di informazione hanno il diritto/dovere di informare sui lavori consiliari partecipando attivamente con i mezzi a loro disposizione. A tale riguardo, e per le opportune verifiche, invierò una nota al Corecom, Comitato regionale istituito per assicurare le funzioni di governo, di garanzie e di controllo in tema di comunicazioni (eroga contributi alle emittenti private ai sensi della legge 448/98). Altrettanto farò con l’Ordine regionale dei giornalisti.

Soltanto ora, sig. Tinelli, mi rendo conto di essermi dilungato sulla vicenda. Forse Lei non condividerà o interpreterà la mia “vis” polemica come personale. Le dico da subito che sbaglia a pensarla così. Mi creda, invece, sinceramente rispettoso del Suo lavoro e comprensivo delle difficoltà che incontra nel farlo.

Piero Liuzzi – Sindaco 


La risposta del direttore editoriale Gianni Tinelli di domenica 29 gennaio ore 13.30

Carissimo e Stimato Sindaco Liuzzi,
devo ravvedere la sua lunga disamina del consiglio comunale di cui ho riportato lo stralcio finale. Penso che Lei abbia mal interpretato il lavoro. Innanzitutto io ero presente anche nella seduta antimeridiana (sono testimoni 20 consiglieri comunali più la parte del pubblico), ed inoltre sono stato l'unico giornalista locale presente per tutta la seduta. La mia presenza in aula di consiglio mi ha portato alla conoscenza del collega V. S. al quale ho anche girato le foto apparse sulla sua amatissima Gazzetta del Mezzogiorno. A parte ciò, che fa parte del lavoro in formulazione privata, dico che ha mal interpretato il pezzo in quanto l'articolo non era riferito a fare una "cronistoria" dei lavori di consiglio comunale (e per tali ragioni ho sorvolato sul tema della shoah e del campanile che invece come Lei ben sa seguo con molto interesse), ma ho voluto catturare l'attenzione del pubblico solo sull'ultima parte del consiglio, quella appunto riguardante la bagarre sulla presenza della TV in aula, per raccontare ciò che quella stessa telecamera non stava facendo. Se legge con attenzione l'articolo si accorgerà che nel momento in cui parlo dei rinnovi delle commissioni consiliari permanenti dico in parentesi che ci saranno degli aggiornamenti. Aggiornamenti riguardanti appunto la "cronistoria" dei lavori consiliari. In più è vero o no che a seguito di questo acceso dibattimento sull'accensione o meno della telecamera tutti i consiglieri di maggioranza, compreso Lei, hanno abbandonato l'aula facendo decadere il numero legale per il proseguo dei lavori? E' vero o no che ci sono dei punti proposti a più riprese dai consiglieri di minoranza nelle varie richieste di Consiglio a cui la Sua maggioranza non ha ancora risposto (ad esempio le motivazioni delle dimissioni dell'Ing. Mutinati)? Quindi come può ben notare la mia non è un'interpretazione di parte, ma l'accensione di un focus su una determinata questione particolare. Se a questo vogliamo aggiungere una questione morale o d'educazione, le dico sin da ora che è possibile raccontare a parte anche di come i lavori di consiglio proseguano nel caos più totale. Siamo in possesso di documentazione foto/video di come quando parla un consigliere comunale, di qualsiasi fazione, gli altri vanno via dagli scranni e si disiteressano totalmente di ciò che viene detto, o come il presidente del consiglio si permette deliberatamente di abbandonare i lavori. Se di buon costume vuol parlare lo faccia prima all'interno del consiglio stesso.
Come sempre sono fiero di fare il mio lavoro in piena autonomia. Indipendente a priori. Non mi si può tacciare di faziosità solo per aver proposto ai lettori un semplice ragionamento e non sono a caccia di audience. Io sono un organo pensante, e dico che anche i cittadini di Noci lo sono. Abbiamo sempre scelto con la mia redazione di dare voce a tutti nel rispetto di tutti. Non c'è nulla di più neutrale di un video senza commento, dove le voci riportate sono quelle raccolte in presa diretta. Le interpretazioni invece sono del tutto personali. Comunque per qualsiasi altro chiarimento in merito sono a completa disposizione.
Da collega a collega, fiero di essere un "giornalista".

Gianni Tinelli 

Direttore Editoriale Noci24.it   


La replica del sindaco Piero Liuzzi di domenica  29 gennaio ore 18.11

Mi spiace replicare a chi non vuole intendere. Diciamo pure che il sottoscritto non si è abbastanza fatto capire. Ma nelle tua risposta, caro Gianni, non si fa cenno alcuno e si continua a dare scarsa importanza all'atteggiamento chiaramente prevaricatorio consistente nello spegnere ed accendere una telecamera, mezzo tecnologico che ha l'obbligo di informare a prescindere dalle parti. Se tu accetti tutto questo mi chiedo, caro Gianni, ma di che stiamo parlando? Per te quel mezzo informativo ha lo stesso valore di una cinepresa che si aggira fra i tavoli di un pranzo di matrimonio al comando degli sposi. Se questo per te non fa la differenza, ti chiedo e mi chiedo: è importante che continuamo a discuterne?
Andiamo avanti. Continui a negare l'evidenza quando non ammetti che per ben due Consigli comunali la maggioranza era pronta a discutere delle interpellanze/interrogazioni proposte dalla Minoranza che, invece, il 30/11 ed il 30/12 (è tutto documentato) ha preferito abbandonare l'aula su punti dell'Ordine del giorno proposti dalla stessa opposizione. Ripeto: PROPOSTI DALL'OPPOSIZIONE. In sostanza, è come se io ti invitassi a prendere un aperitivo e non mi presentassi all'appuntamento! Sono stato chiaro? Se no, non fa niente!
Non mi dici niente suilla "temerarietà di giudizio" che non deve appartenere ad un giornalista che fa il suo dovere e non sta li a dare bacchettate sulle mani; il cronista espone i fatti e lascia ai lettori o spettatori il compito di farsi un concetto, liberamente. Altrimenti, il giornalista che non vuole limitarsi a tale ruolo - ah! se ce ne fossero tanti in grado di comprendere l'importanza della funzione informativa a scapito della pretesa funzione formativa della comunicazione - passa dall'altra parte del banco. Si mette in lista e, se viene eletto, assume un ruolo politico. Tu mi sembra che abbia tentato di farlo. E disinvoltamente, non essendoci riuscito, ti sei rimesso a scrivere a svantaggio della imparzialità e della credibilità. Che ne pensi dei giudici, dei Pm  che per deontologia e per legge non dovrebbero esercitare nella stessa giurisdizione in cui hanno avuto un ruolo politico e/o istituzionale? Riflettici su, caro Gianni e poi dammi pure le bacchettate per il caos in Consiglio comunale. Sai bene - o forse non lo sai - che responsabile dei lavori e della buona conduzione di un Consiglio è il presidente, che, per esercitare quel compito si spoglia dell'apparteneza politica (fatte salve le sue prerogative salvo di voto al momento di esprimere l'adesione alle decisioni della sua maggioranza). E' un tuo diritto tornare a fare politica attiva, ma ora non confondere i ruoli. La correttezza, il rispetto istituzionale sono categorie che tutti devono coltivare in Consiglio; se dovesse farlo soltanto una parte e l'altra è lasciata libera di derogare alle regole può darsi che il risultato sia il caos e la veemenza. Ma non per questo il Consiglio è privato delle sue funzioni e può, quando ritiene opportuno, riprendere il dialogo ed il confronto. Stare a lamentarsi delle urla in Consiglio è esercizio populistico, specialmente di chi vuole deligittimare la politica. E tu stai su quella strada. Si chiama anche democrazia. Quando il genere umano inventerà una forma migliore di governo e delle scelte politiche potrà mandare in pensione la democrazia. Io, chiaramente, mi auguro MAI! Infiine, amichevolmente ti suggerisco di evitare l'ironia sulla mia amatissima Gazzetta. Devo dedurre che sei a corto di argomenti. Ti informo che, il sottoscritto, particolarmente per il ruolo ricoperto, è formalmente equidistante da tutti i mezzi di informazione. Tanto è vero che quel giornale ha pensato bene di designare un collaboratore proveniente da fuori Noci. A cui tu ogni tanto dai una mano, come quando ti ho chiesto di dare una mano all'Ansa, al Corriere, etc. Se ancora una volta non mi sono fatto intendere, caro Gianni, beviamoci su. Anche per il bene dei nostri lettore che potrebbero essere tediati dal nostro dialogo fra sordi.

Piero Liuzzi


La replica di Gianni Tinelli del 30 gennaio ore 10.20

Caro Sindaco,
ha proprio ragione!!! Non c'è più sordo di chi non voglia intendere!!! E Lei è su questa strada! Che c'entra il fatto della politica attiva? Che c'entra il fatto di mischiare i ruoli? E poi sarei io quello che non ha argomenti? Su via, Sindaco. Si rende conto che Lei si è invischiato in un gioco dal quale non se ne riesce ad uscire? Ha puntato il dito contro di me perchè ho fatto semplicemente il mio lavoro!!! Perchè invece di prendersela con me non ha scritto alla redazione di Teletrullo?? Il problema è la ripresa televisiva e la successiva trasmissione delle immagini. Se il problema è questo perchè se la continua a prendere con me??? Via Sindaco, questo gioco delle parti non regge proprio, ed il confronto ha un solo vincitore: la verità. Se poi il problema è stato esser ripreso in un momento di confusione dibattimentale facendo venir meno la figura composita e sobria di un Sindaco di una città, bhè caro Piero, più che addittare un giornalista per aver fatto il proprio dovere, deve scrivere una lettera di scuse alla cittadinanza. Aver ripreso gli atteggiamenti dei consiglieri in un'assise pubblica non costituisce reato. Il seft-control è una questione personale. Se Lei in quel momento ha perso le staffe e nel rivedersi si è sentito leso, è un problema suo e non dei giornalisti. Per il resto non ho altro da aggiungere.
Sempre con stima e rispetto.

                                                                                                                  Gianni Tinelli

 

Lettere al giornale

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