Lettera aperta al presidente dell'Opera Pia Sgobba, Giuseppe Carucci

logo-arcipelagoNOCI (Bari) - Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell'associazione di promozione sociale "Arcipelago Meridiano" indirizzata al presidente dell'Opera Pia A. M. Sgobba , sig. Giuseppe Carucci. Sullo sfondo una serie di interrogativi ed una critica puntuale sull'operato della commissione.

 

Signor presidente (Carucci Giuseppe) dell’OPERA PIA A.M. SGOBBA

La sua Relazione Morale fatta pubblicare da fax nell’edizione del 28 aprile 2012 è talmente ricca di cifre che ha richiesto uno sforzo mica da niente, per fare i necessari raccordi e comprenderne la portata. Un lavoro davvero encomiabile, intendiamoci, il suo, ma l’impianto, la struttura narrativa che gli ha conferito è di quelli che lo fanno somigliare più all’epilogo di un racconto “giallo” che  ad una relazione a consuntivo della gestione annuale di un ente pubblico, dalla quale un cittadino possa trarre elementi di chiarezza, per farsi un’idea ed esercitare un controllo sulla qualità della gestione stessa. Perché, va detto, a vantaggio di chi ne fosse ignaro, che lei con i suoi consiglieri (quattro, e il quinto?) gode di una piena autonomia amministrativa, ma è il Sindaco che vi ha nominati per conto e nell’interesse della cittadinanza. Per cui la trasparenza di tutte le operazioni e i relativi atti devono caratterizzare la conduzione della gestione dell’ente e messi a disposizione di tutti coloro che ne fanno richiesta.

Una nostra ricerca che ha visto impegnati alcuni consiglieri comunali ci ha permesso di constatare che non esiste agli atti dell’Amministrazione Comunale  copia della relazione  annuale che il presidente dell’ Opera Pia è tenuto a presentare, né qualsivoglia documento dal quale si possano ricavare informazioni “ufficiali”. Come dire, una gestione di tipo amicale, familiare. La prima tipologia gestionale è compatibile con alcune sue affermazioni, tipo” sono stati prorogati i contratti per servizi e forniture nelle more delle gare di appalto”. Come, “nelle more delle gare di appalto”! Le gare di appalto si indicono e basta, non “nelle more”. E questo per favorire una sempre migliore qualità dei servizi e il controllo dei costi, che si ottengono da proposte tra loro concorrenti. A meno che non si voglia favorire qualche amico, magari organico al consiglio stesso. Poi” tale importo è stato realizzato principalmente dalla vendita di alcuni beni immobili di proprietà”. Di quali proprietà si tratta? E a chi sono stati venduti? Era congruo il prezzo? Sono queste, signor presidente, tra le altre, le informazioni che deve ai cittadini, dando la possibilità agli stessi di poter accedere, per esempio, a tutte le deliberazioni che il consiglio ha adottato lungo tutto il tempo del suo esercizio. Per evitare che si inducano e diffondano dubbi e sospetti circa la probità della sua gestione a danno della collettività e degli ospiti dell’OPERA PIA.

Come pare stia accadendo con il contenzioso aperto dall’ing. Intini Pietro e dall’arch. Carucci Donato, i quali pur avendo firmato in data 29/12/2000 la convenzione d’ incarico per la progettazione integrale, la direzione dei lavori per il completamento e l’adeguamento per la casa di riposo per anziani, in contrada Madonna della croce, si sono visti scippare l’incarico senza una preventiva comunicazione di esonero. Con delibera n°39 la commissione amministrativa (presenti 3 componenti su 5) affidava all’ing. Vincenzo Carucci ( componente di una sorta di “cerchio magico” in salsa meridionale?) e al dott. Angelo Vincenzo Intini gli stessi compiti precedentemente attribuiti ai primi professionisti. Con quest’ultimi che avevano applicato una riduzione del 25% dell’onorario, a fronte del 20%  dei successivi, applicato in base alle tariffe professionali. Vedremo cosa stabiliranno i giudici. Quanto costerà alla collettività? E’ importante occuparsene. 

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