Rifiuti, completato il quadro normativo, adesso tocca ai Comuni

logo-differenzianociRiceviamo e pubblichiamo - Ci siamo! La regione Puglia ha completato il quadro normativo di riferimento per la gestione dei rifiuti e lo scorso 15 gennaio è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale la delibera di giunta n° 2877 con la quale si esplicita il modello organizzativo degli ARO (Ambiti di raccolta ottimale), per lo svolgimento delle funzioni associate all’organizzazione del servizio raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti da parte dei Comuni. 

Ricordiamo che il comune di Noci ha stipulato ad aprile del 2007 un contratto di quindici anni con la società Avvenire, con un tipo di servizio che non avrebbe mai superato il 20/25% di raccolta differenziata, di fatto impedendo alla nostra comunità di agire in maniera civile ed ecocompatibile. Oltretutto, grazie ai disincentivi, la nuova ecotassa  si sarebbe tramutata in pesanti aggravi di costi sulla tariffa.  La legge regionale 24/2012 prevede invece la rescissione dei contratti di servizio in essere, in virtù della clausola di salvaguardia, se questi non rispettano gli standard indicati nel D.lgs. 152/2006 che prevedevano il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro la fine del 2012, e noi siamo solo al 18.

Noci fa parte dell’ARO Ba/6 con Alberobello, Locorotondo, Castellana e Putignano (che in questi giorni sta avviando il porta a porta, avendo già appaltato il servizio). La delibera regionale stabilisce che entro 30 giorni dalla pubblicazione sul BURP ognuno dei consigli comunali dovrà riunirsi, aderire alla forma associativa detta Unione dei comuni e disciplinarne l’attività mediante convenzione. Entro i novanta giorni successivi si dovranno stipulare le procedure di affidamento del nuovo servizio, adeguando il modello organizzativo allo schema allegato alla delibera regionale.

E’ vero, le elezioni amministrative sono alle porte e i politici sono impegnati su questo versante, ma i tempi sono stretti e non si può tergiversare. Il prossimo consiglio comunale dovrà necessariamente deliberare in questa direzione. Un esempio? l’Aro Ta/2 di cui fa parte Martina Franca, per accelerare le procedure,  in settimana ha già fissato un appuntamento con il dirigente regionale del Servizio rifiuti e bonifica.

Per chi non dovesse mettersi in regola, la Regione esercita il controllo sugli enti locali facenti parte dell’ARO, anche in via sostitutiva attraverso commissari ad acta, ai sensi dell’art. 200 del d.lgs. 152/2006. 

 

Gruppo DifferenziaNoci

Lettere al giornale

© RIPRODUZIONE RISERVATA