Verdiana Fazio non aveva ''scheletri nell'armadio''

0-lettera-al-giornale-noci24LETTERE AL GIORNALE - Sento il dovere di ringraziare profondamente i giornali Fax e Noci24.it per la delicatezza con cui hanno curato la notizia della dolorosa dipartita del nostro piccolo Scricciolo Verdiana. Così come sento il bisogno di ringraziare tutti coloro che ci hanno espresso il loro dolore facendo loro il nostro sentimento di smarrimento al cospetto di un evento tanto grave quanto non prevedibile ne' sospettabile.

Non prevedibile ne' sospettabile perché  Verdiana era una ragazza solare, allegra, circondata da due genitori che ne avevano fatto la loro ragione di vita, amandola non di quell'amore fatto di regali per lavarsi la coscienza, ma di quello che rende una famiglia coesa, divertente e divertita: chi conosce mio fratello Pino sa di che tipo di persona sto parlando; infatti Verdiana lo chiamava "il mio bimbo di 50 anni".
Naturalmente accanto all'immedesimazione e condivisione della nostra tragedia vi sono stati anche segnali di natura opposta legati a quell'inopponibile smania di essere sempre più informato dell'altro e di essere sempre il primo a sapere meglio il dipanarsi degli eventi.
È opportuno che si sappia che Verdiana non aveva "scheletri nell'armadio" così come anche  i suoi genitori, quindi sarebbe meglio non prestarsi a facili indagini psicologiche.
Invero e' che noi adulti in generale non stiamo lasciando ai nostri figli una gran bella società, quando noi per primi lasciamo correre atteggiamenti prevaricanti "l'uso" della donna come un oggetto ed il minimizzare ogni bravata del nostro figliolo.
Devo per necessità, a questo punto, mutuare un pensiero di mia sorella particolarmente legata a Verdiana:
 
"La sua debolezza e' stata quella di lasciarsi prima plagiare da un gran parlatore che "regalava" sogni a basso costo e poi lasciarsi intrappolare in un sentiero fatto di pseudo amici pronti a giudicarla, ad emarginarla ed isolarla come unica punizione ben meritata per aver deciso di ricominciare Il proprio cammino verso altra direzione. Ragazzi, la vita non è un film, non è' una competizione, non è' una sfilata di moda ma soprattutto la vita non è link! La vita va vissuta con coraggio e tanta forza, rispettando in primis se stessi ed avendo l'umiltà' di chiedere aiuto quando le gambe ci tremano ed i pensieri "urlano" . Impariamo a vivere, senza giudizi, senza preconcetti e senza la presunzione di giudicare nessuno, nessuno può arrogarsi il diritto di farlo. Buon cammino a tutti. Felice rinascita al mio bellissimo angelo. Zia Patty.".
 
Grazie.
 
Lino Fazio
 

 

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