Intempestività dell'espulsione?

0-lettera-al-giornale-noci24LETTERE AL GIORNALE - Caro direttore, non entro nella bontà o meno dell'accordo politico nato tra centro-destra e centro-sinistra, sia perché un accordo è sempre positivo, ma soprattutto perché può sottintendere una strategia politica ed io abito in periferia anche in senso metafisico. Sa come me che le elezioni sono state perse da Morea più che essere vinte da Nisi. Queste persone sono ottime al di là della mia maggiore o minore amicizia.

Ma il dato più eclatante, derivante solo dai numeri, è che Morea è stato tradito dai suoi, cioè da chi ha votato le liste che gli facevano corona e in maniera maggiore al ballottaggio.

Poi, "ex abrupto" (come dicevano i latini) o se preferisce, in dialetto, "all'intrasatte" (come diceva Vito Notarnicola, grande politico e amministratore nocese della seconda metà del secolo scorso), arriva troppo tempestiva, per me intempestiva, l'epurazione.

Una volta negli organigrammi dei partiti c'erano i cosiddetti "probiviri" che cercavano di dipanare le matasse che potevano portare alle epurazioni, che, seppur rare, erano meditate e mai di coalizione. Fa specie che due partiti, anche se alleati, emattano una sentenza interna all'organizzazione all'unisono cioè con una comunicazione congiunta. Generalmente i panni sporchi si lavano in casa e poi stendono ad asciugare e tutti possono vederli ma certamente non li lava il condominio!

Pietro Gigante


Gentilissimo Pietro, le espulsioni comunicate dai veritici regionali di PDL e Movimento Schitulli di Morea, Martellotta e Gentile non sono mai un bel segnale per la vita politica di un paese. Anche quando previste dai rispettivi statuti di partito/movimento le espulsioni sono sempre un atto di forza per legittimare "una forza": sia che si tratti di espulsioni "telematiche" stile Movimento 5 Stelle, sia che si tratti di decisioni dei vertici di partito. Per di più in questo caso i vertici regionali PDL e MPS hanno avuto anche l'ardire di comunicare una espulsione non dai rispettivi partiti, bensì più in generale dal centro-destra. Come se PDL e MPS rappresentassero essi stessi "tutto" il centro-destra. Quel che non è ancora chiaro in tutta questa vicenda e che forse stasera in occasione di una conferenza stampa del PDL locale (non ancora confermata) potrà emergere sono le ragioni di un rifiuto alla elezione di un presidente del consiglio di centro-destra, da parte del centro-destra. Non si trattava di aderire alle linee programmatiche, ma solamente di votare un presidente del consiglio. E' del tutto evidente che si tratta di una "sgarbatezza" politica che per come si è manifestata è decisamente "indecifrabile". Ma ogni atto apparentemente indecifrabile, in politica, ha la sua spiegazione: basta saper attendere. 

Beppe Novembre

 

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