La determina n.122/2014 come sintesi di "menzogna culturale"

03-26-colucci-italoLETTERE AL GIORNALE - In occasione della pubblicazione dell'avviso n.7 del 03/01/2014 "Manifestazione d'interesse per l'affidamento dell'incarico di attività di supporto al R.U.P. art. 10, comma 7 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii."  furono evidenziate, da parte di alcune forze politiche, delle perplessità sullo stesso e sull'operato dell'attuale amministrazione comunale.

Alcuni dubbi sono stati confermati a seguito dell'individuazione, da parte dei responsabili del Settore Gestione e Assetto del Territorio e della Struttura Organizzativa Fondi Comunitari, del raggruppamento temporaneo di professionisti che si occuperà di supportare i futuri  R.U.P. "per ogni singola opera pubblica" prevista nella programmazione triennale. La scelta dell'amministrazione comunale, come riportato nella determina n.122 del 18/02/2014, è ricaduta su un raggruppamento temporaneo di professionisti composto da un ingegnere, una dottoressa ed una signora. Si proprio così, un ingegnere, una dottoressa ed una signora. Tale scelta rappresenta e fotografa lo stato di scadimento irreversibile in cui si trova l'attuale amministrazione.

Che tipo di amministrazione è quella che assegnerà incarichi, destinati a professionalità di natura tecnica come architetti ed ingeneri, a figure professionali che hanno poco a che fare con il mondo dell'edilizia, delle infrastrutture, dell'architettura, del restauro e dei lavori pubblici in generale? Essa è un'amministrazione, che non riconosce il valore del ruolo che le professioni tecniche hanno nella nostra società. 

In un periodo difficile come questo, in cui il settore dell'edilizia registra quotidianamente dati occupazionali negativi, l'attuale amministrazione comunale, con la determina n.122, ha compiuto un gesto che mortifica ulteriormente le libere professioni come quelle dell'architetto, dell'ingegnere e delle professioni tecniche in genere.   

Il messaggio che l'amministrazione trasmette, attraverso atti come la determina n.122, è quello che le norme e le leggi possano essere interpretate affinché si presentino come trasparenti azioni che in realtà non lo sono. Tale modo di fare potrebbe produrre conseguenze gravissime per un'amministrazione che si possa definire "corretta". La prima conseguenza sarebbe quella di non garantire al nostro comune le professionalità più  adeguate per la realizzazione delle diverse opere pubbliche previste nella programmazione triennale. 

La seconda conseguenza si configurerebbe di natura culturale. Di questa tutti ne sarebbero responsabili, tutti i consiglieri, tutti gli assessori, tutti i dipendenti del comune. Affidare la totalitàdei futuri incarichi di supporto al R.U.P. per i lavori previsti nella programmazione triennale, attraverso procedimenti che contengono aspetti poco chiari, feriscono ed offendono uomini e donne che dedicano la loro vita a costruire una professione da cui aspettarsi, almeno, un riconoscimento da parte della società.

Cosa dire ai 21 professionisti, che hanno presentato l'istanza? Possiamo solo dire che sono stati vittime di una "menzogna culturale". I rispettivi percorsi di studi e professionali non sono stati sufficienti, nel Comune di Noci, per ottenere qualche riconoscimento lavorativo e sociale.

arch. Italo Colucci

Lettere al giornale

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