No pendolari della salute

04-17-ospedale-putignanoNOCI (Bari) - A pochi giorni dalla visita dell'assessore regionale alla sanità pugliese Elena Gentile al nosocomio di Putignano, un solerte ed attento cittadino putignanese lancia un accorato appello affinchè non chiuda questa "stazione della salute" che offre servizio a 250.000 cittadini del sud-est barese, compresi i nocesi. Nella lettera il cittadino auspica che le rassicurazioni dell'assessore regionale non siano solo parole da campagna elettorale ma abbiano un fondo di concretezza. 

Di seguito la nota integrale giunta in redazione:

Gentilissima assessore Elena Gentile,
la ringraziamo della sua visita nel nosocomio di Putignano, issato nel 1959 e fiore all'occhiello d'allora fino a qualche anno fa. Adesso è allo "smantellamento" dei reparti e si prospetta la chiusura di alcuni reparti o dell'intera struttura.
Lei assessore, ci ha assicurato portando la sua mano sul cuore, che il Santa Maria di Putignano resterà in piedi, pur con le stampelle, ma eretto, noi lo speriamo veramente e vogliamo credere alle sue parole, vogliamo credere anche, che la sua visita non sia stata per la campagna elettorale dove la vede impegnata e candidata alle europee, ma è venuta realmente per fermare questa "emoragia" e non portare alla morte un nosocomio di 55anni (che li porta bene vista la ristrutturazione e l'ampliamento) che nel contesto geografico del sud est barese ha dato anche notevole valore al territorio.
Forse Lei non sa Assessore, quante persone di locorotondo, castellana, noci, alberobello, conversano, sammichele, turi, noci, gioia e putignano sono nati nella citta più conoscita d'Italia per il suo Carnevale, l'artigianato degli abiti da sposa e per bambini, per la gastronomia e l'ospitalità, tanti, tantissimi sono legati a questa città. Quando un'anziano si sente male, chiede di essere portato all'ospedale di Putignano, quando di notte c'è qualsiasi emergenza, l'ospedale di Putignano è come un porto di mare, che assicura per quanto possibile l'attracco sicuro, perché c'è un grande faro che indica la sicurezza di essere aiutato e soccorso.

Il Santa Maria di Putignano in tutti questi anni, anche in restrittezze economiche, grazie alla buona posizione geografica e alla professionalità di medici e infermieri ha salvato tante vite umane, arrivate al pronto soccorso per incidenti stradali, infarti patologie gravi, incidenti sul lavoro ecc. ecc.
Chiudendo questo presidio o depotenziandolo, lei assessore spegnerà quel faro e per tante famiglie sarà un calvario girovagando in cerca di un posto o di una speranza di vita che avvolte si smorzerà durante il trasferimento in ambulanza o nell'immediatezza del ricovero a decine e decine di km da Putignano.

Ascolti questo appello che gli viene fatto da circa 250.000 cittadini del sud est barese, oltre a quelli che soggiornano nei mesi estivi nel nostro territorio. Non faccia di Putignano una stazione dove sarà soppressa la fermata, tenga accesa la luce del semaforo rosso e faccia si che questa stazione della salute sia pronta sempre 24h su 24 a ospedalizzare e tendere la mano per chi chiede di essere aiutato.

Lei sa, dott.ssa Gentile quali sono i reparti che non deve trasferire o che non deve chiudere e deve potenziare: il pronto soccorso, la cardiologia, l'ortopedia, la chirurgia, la medicina, la gereatria, la ginecologia, nefrologia e il laboratorio analisi, per questo, ancora una volta 250.000 cittadini si raccomandano a Lei e sperano nelle sue promesse non "elettorali" . Per la salute dei cittadini non ci devono essere camici politici, ma professionalità e competenza oltre alla sicurezza e padronanza del territorio. GRAZIE

                                                                                Tonio Coladonato

Lettere al giornale

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