Addio al Maestro Ottavio Lopinto

01 07 AddioaOttavioLopintoNOCI – Una grande perdita per la comunità nocese, per la sua cultura e per la sua musica folk. Ci lascia infatti il Maestro Ottavio Lopinto, grande compositore di musiche e poesie, che ci consegna però un’eredità di semplici ma profondi versi e note dal grande impatto sull’animo di chiunque continuerà ad ascoltarli. Le esequie si terranno oggi, alle 15:30 nella Chiesa di San Domenico.

Addolorati i membri del Gruppo Folk “La Murgia- Don Vito Palattella”, del quale Lopinto era stato storico cofondatore. La passione per la musica e per la poesia avevano mantenuto giovani e attivi la sua mente e il suo cuore fino all’ultimo e nessuno avrebbe mai supposto che Lopinto avesse alle spalle 92 primavere. Tra i suoi versi più toccanti e più riproposti da generazioni, nell’ambito di recital e spettacoli natalizi, c’è proprio “U Natèl da povera gènt”, una poesia musicata scritta in vernacolo nocese.
Ci dice il Maestro Lopinto: “Non serve l’oro e neppure l’argento, né esser ricchi e nemmeno potenti, quando in famiglia regna l’amore: questa è la casa di nostro Signore”. Un messaggio fortissimo e soprattutto sconcertantemente attuale: in una società dove impera il verbo “avere”, in special modo durante le fesività, diventate ormai solo un grande business, Lopinto ci invita a far nuovamente uso pratico del verbo “essere”. L’uomo delle piccole e semplici cose… quelle che però contano davvero. Questa la definizione che più gli calza a pennello a parere di tutta Noci, che oggi lo rimpiange ma lo ringrazia. Lo ringrazia per aver piantato in questa “terra di Noci” dei semi diventati alberi dalle radici solidissime, che non potranno certamente essere sradicate. Come chiunque si impegni nell’arco della vita a lasciare qualcosa di sé, delle orme profonde che possano essere seguite, il Maestro Lopinto continuerà a parlarci attraverso i suoi versi e le sue note. Noi le auguriamo buon viaggio, Maestro, e alla sua famiglia va il nostro virtuale ma sentito abbraccio, nella consapevolezza che proprio dal dolore partirà quella scintilla che alimenterà sempre la fiamma del ricordo.
Ci piace commemorarla con questo video, in cui arzillo e felice, immerso pienamente in quell’atmosfera natalizia che tanto le era cara, recita i versi dell’indimenticabile “U Natèl da povera gènt”

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