Stili di vita dei bambini, Puglia: Save the Children, 3 minori su 4 non svolgono attività motorie nel tempo libero

06 22 RS598 004milanoPPV MG 0639 scrROMA - Stili di vita dei bambini, Puglia: Save the Children, 3 minori su 4 non svolgono attività motorie nel tempo libero e più di 3 su 5 non le pratica regolarmente nemmeno a scuola. Sedentarietà e scarso tempo trascorso all’aria aperta i principali nemici della salute dei ragazzi: 66% di loro cammina meno di mezz’ora al giorno o trascorre in casa il tempo libero. (Credit Francesco Alesi )

Diffusa oggi la nuova ricerca Ipsos “Lo stile di vita dei bambini e ragazzi italiani” nell’ambito del progetto “Pronti, Partenza, Via!”, per la pratica motoria e l’educazione alimentare di bambini e adolescenti, promosso da Save the Children e Mondelēz International Foundation, in collaborazione con Centro Sportivo Italiano (CSI) e Unione Italiana Sport Per tutti (UISP). In cinque anni sono 105.000 i minori e gli adulti che hanno beneficiato del progetto e 1.500 gli operatori coinvolti nelle 14 città italiane in cui è stato sviluppato.

In Puglia, oltre un quinto dei bambini (24%) non svolge regolarmente attività motorie nel tempo libero e più di uno su 5 non le pratica neppure in ambito scolastico (34%), per mancanza di spazi attrezzati o perché non previste nel programma scolastico. Più della metà dei ragazzi in Puglia trascorre il proprio tempo libero al chiuso, in casa, propria o di amici. Il 35% dei ragazzi pugliesi passa fino ad un’ora al giorno giocando con i videogame, più di uno su 10 oltre due ore.  Quasi un ragazzo su 4 dichiara di non disporre di spazi pubblici vicino a dove abita e non ha accesso a luoghi all’aperto dove incontrare gli amici. Il 66% di loro cammina al massimo mezz’ora al giorno. Quasi la totalità dei genitori pugliesi (81%), dichiara di conoscere le regole per una corretta alimentazione, ma ben il 45% dei ragazzi consuma i propri pasti quotidianamente davanti alla tv. In Puglia circa 3 su 4 ragazzi (28%) non fanno colazione a casa tutti i giorni.

Sono alcuni dei dati più significativi emersi dalla ricerca “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi” realizzata da IPSOS per Save the Children - l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a proteggere i bambini in pericolo e tutelarne i diritti - e il Gruppo Mondelēz in Italia. Lo studio è stato presentato oggi in una conferenza stampa a Roma, in occasione dei cinque anni di “Pronti, Partenza, Via!”, progetto promosso da Save the Children insieme a Mondelēz International Foundation nelle aree periferiche di 14 città italiane (Milano, Torino, Genova, Ancona, Bari, Sassari, Catania, Palermo, Aprilia, Napoli, Roma, Brindisi, Gioiosa Ionica e Scalea) a favore della pratica motoria e sportiva e dell’educazione alimentare dei bambini.

Il progetto, realizzato in partnership con il Centro Sportivo Italiano (CSI), l’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP), e con il contributo di alcune organizzazioni territoriali (Associazione Antropos (Roma), Associazione Gianfrancesco Serio (Scalea), Associazione Don Milani (Gioiosa Ionica), ha coinvolto nel corso di questi cinque anni oltre 105.000 beneficiari tra bambini e genitori e più di 1.500 figure specializzate tra insegnanti, operatori e professionisti. Il tempo libero dei ragazzi e delle famiglie: più tempo davanti ai videogame che con i genitori, cena in famiglia ma spesso col televisore acceso. Fortemente limitato il tempo libero che i figli trascorrono con i propri genitori al di là dei pasti e senza guardare la tv: per ben il 48% dei ragazzi pugliesi è meno di un’ora al giorno durante i giorni feriali. Se il 27% dei bambini e ragazzi pugliesi pranza abitualmente a casa solo, la cena rimane un forte momento di aggregazione: il 79% dei ragazzi intervistati in Puglia dichiara di consumare il pasto serale in famiglia, ma nel 45% dei casi la TV è ospite d’onore a tavola e, secondo quanto dichiarato dai ragazzi pugliesi, nel 45% dei casi ai genitori va bene così, nel 52% dei casi borbottano ma si rassegnano, mentre un residuo 3% guarda la TV a pranzo o a cena quando i genitori non sono presenti.

In Puglia le famiglie trascorrono il tempo libero insieme principalmente facendo passeggiate (46%), stando a casa (41%), al centro commerciale (36%), a casa di amici (35%) o visitando nonni e parenti (34%). Solo il 16% dei bambini e ragazzi pugliesi trascorre il proprio tempo libero al cinema in compagnia dei genitori. Nel tempo libero passato senza i genitori, invece, i ragazzi in Puglia preferiscono ascoltare musica (59%), leggere (42%), aiutare nei lavori domestici (19%) o far parte di gruppi come scout o altre associazioni ricreative (18%). In base a quanto dichiarano i genitori, in Puglia più di 2 ragazzi su 3 trascorrono il proprio tempo libero in casa, propria o di amici, molto spesso perché gli adulti di riferimento non hanno tempo di accompagnarli o supervisionarli fuori casa. Ma anche la mancanza di luoghi pubblici adeguati allo svolgimento di attività all’aperto nella propria zona di residenza incide fortemente sulla scelta di passare il proprio tempo chiusi tra quattro mura.

Per più di un ragazzo su 6 in Italia, non esiste alcuno spazio pubblico dove poter giocare, fare attività o incontrare amici (16%), contro il dato che riguarda la regione Puglia che si attesta al 23%. Ma cosa sognano i ragazzi pugliesi per il proprio quartiere? In primo luogo vorrebbero parchi giochi immersi nel verde (47%) con alberi, panchine e prati e poi cinema multisala o piste ciclabili o spazi dove poter andare sui pattini o con lo skateboard (38%), una piscina (27%), un campo da calcio o da basket (15%). Il 16% dei ragazzi pugliesi sogna un centro commerciale nella propria città, mentre solo il 6% un fastfood. Più di un ragazzo pugliese su dieci dichiara di passare da una a due ore al giorno giocando con i videogame, mentre il 14% dedica addirittura più di due ore al giorno a quest’attività. Eppure l’attenzione dei genitori rispetto alla frequenza e all’uso che i loro figli fanno di media e nuove tecnologie non è sufficiente: solo il 56% di loro controlla quanto tempo i figli passano davanti alla TV o giocando ai videogame. Situazione simile anche per l’uso di Internet: il 4% dei genitori dichiara di non sapere per quanto tempo i figli utilizzino la Rete e per quali finalità, nonostante i rischi insiti in un utilizzo incauto del web da parte di bambini e adolescenti.

Ragazzi sedentari e che stanno poco all’aria aperta

Le attività motorie rivestono grande importanza per i genitori pugliesi, che le ritengono indispensabili (43%) o importanti (56%) nella crescita dei loro figli. Secondo i genitori intervistati, è la scuola il luogo dove il maggior numero di ragazzi pugliesi– 66% - pratica attività motorie, di cui il 79% almeno due volte a settimana. Sono invece il 76% i ragazzi che si dedicano a qualche sport o attività motoria durante il tempo libero. La sedentarietà rimane una condizione che riguarda moltissimi ragazzi in Italia. In Puglia il 66% di loro cammina meno di 30 minuti al giorno. Di questi, la metà (33%) lo fa per meno di 15 minuti e solo il 3% afferma di percorrere a piedi più di un’ora al giorno. Più di due ragazzi pugliesi intervistati su cinque (42%) vanno a scuola o alle attività extrascolastiche a piedi, più di uno su quattro (31%) viene accompagnato in macchina da un familiare e gli altri si muovono utilizzando mezzi pubblici (16%) o con la bicicletta (11%).

Sono molti i ragazzi italiani che non dedicano abbastanza tempo alle attività all’aria aperta. Eppure le attività motorie o ludiche all’aperto sono molto importanti per la socializzazione dei ragazzi: 8 su 10 (80%) di quelli pugliesi dichiarano di aver sviluppato nuove amicizie proprio svolgendo queste attività. “Lo sport e il movimento sono fondamentali per lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi, sia in termini di salute che per quanto riguarda la sfera della socialità e dell’aggregazione con i propri pari. Un bambino che fa sport e che conosce le regole di una sana alimentazione sarà un adulto più sano e un genitore attento, a sua volta, a offrire uno stile di vita sano e salutare ai propri figli,” spiega Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia. “Migliorare e rendere più fruibili gli spazi pubblici, soprattutto nei quartieri più disagiati delle nostre città, e dedicare il giusto spazio alle attività motorie nei programmi scolastici sono la chiave per combattere la piaga dilagante della sedentarietà e diminuire il tempo in cui bambini e ragazzi rimangono incollati a uno schermo”.

Fuori dai giochi

Ma se il più delle volte gioco e attività all’aria aperta sono sinonimo di aggregazione, in alcuni casi possono essere fonte di divisioni. Secondo il campione dei genitori, al 25% dei bambini in Italia, è capitato di essere escluso o di assistere all’esclusione di un amico, mentre faceva attività fisica o giocava all’aperto. A livello locale, in Puglia il 19% dei genitori dichiara che i propri figli sono stati esclusi o hanno assistito all’esclusione di un amico mentre svolgeva attività motorie. Secondo i ragazzi pugliesi è il 26% a dichiarare di aver vissuto questa esperienza.

Regole alimentari: i genitori le conoscono ma non sempre le applicano

In Italia, così come in Puglia, i genitori sono mediamente piuttosto attenti al tema dell’alimentazione dei propri figli e il 30% di loro ritiene che i genitori di oggi pongano maggiore attenzione all’alimentazione dei ragazzi rispetto alla generazione dei loro genitori. In Puglia, l’81% dei genitori dichiara di conoscere le regole di una corretta alimentazione per lo sviluppo dei loro figli, conoscenze apprese principalmente nell’ambito della loro cultura famigliare (43%), dalla radio o dalla tv (37%), leggendo e approfondendo in autonomia (22%) o facendo riferimento al pediatra di fiducia (20%). Il ruolo di quest’ultimo è percepito dai genitori come particolarmente importante per l’educazione alimentare dei propri figli: oltre la metà dei genitori pugliesi intervistati vorrebbe che fosse proprio il pediatra a fornire loro le informazioni necessarie ad una corretta pratica alimentare (54%), seguito a ruota dagli insegnati (27%). Ma la conoscenza delle regole e l’attenzione alla tematica non si traducono sempre in un’applicazione costante nella vita quotidiana. In Puglia solo il 53% dei genitori dichiara di mettere in pratica sempre o il più spesso possibile le regole di una corretta alimentazione. Due ragazzi pugliesi su cinque non mangiano frutta e verdura almeno una volta al giorno e quasi due su cinque saltano spesso la prima colazione (16%), mentre uno su dieci non la fa mai (pari al 11%).

Divertirsi con gli amici all’aria aperta per essere felici

L’indagine analizza anche la sfera della felicità personale, sondando quali siano le attività e i momenti che rendono maggiormente felici i ragazzi e quale percezione ne abbiano i loro genitori. Dalle risposte dei bambini emerge che a renderli più felici siano le attività di gioco e socializzazione. Sul podio delle risposte più gettonate ci sono: uscire con gli amici (22%), giocare con loro all’aria aperta (17%) e praticare il proprio sport preferito (10%), ma anche giocare con mamma e papà (8%), farsi le coccole (8%) e uscire con loro (6%) sono tra le attività più amate. Permangono attività svolte al chiuso, come giocare in casa con gli amici (6%), essere lasciato tranquillo di fronte alla tv o a giocare con i videogiochi (8%). Nel confronto tra le risposte indicate dai bambini e la percezione dei genitori di cosa faccia felici i loro figli emerge che questi ultimi non siano pienamente consapevoli di quanto giocare con i genitori faccia felici i bambini (risposta scelta da solo il 4% dei genitori intervistati, pari alla metà rispetto ai ragazzi).

Pronti, Partenza, Via! in 14 città italiane per promuovere sani stili di vita

Save the Children ha lanciato il progetto “Pronti, Partenza, Via” nel 2011 insieme a Mondelēz International Foundation e in partnership con il Centro Sportivo Italiano (CSI) e l’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP) per sensibilizzare, informare e coinvolgere bambini, genitori, insegnanti e operatori del settore e per promuovere uno stile di vita più sano, soprattutto in aree particolarmente disagiate di alcune città italiane. Il progetto è stato implementato nella sua prima fase ad Aprilia, Ancona Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari e Torino, per poi estendersi nel 2015 a Roma (quartiere Torre Maura), Brindisi, Gioiosa Ionica e Scalea. I risultati ottenuti sono stati significativi, con circa 105mila beneficiari del progetto nei 14 interventi sul territorio, 10 aree sportive e verdi – anche pubbliche – che sono state riqualificate e utilizzate per attività motorie e 1.500 persone coinvolte, tra operatori, insegnanti, pediatri e nutrizionisti.  Il progetto prevede anche la partecipazione di pediatri e nutrizionisti che mettono a disposizione la propria professionalità per offrire consulenze su sani stili di vita a famiglie e bambini. Nelle 14 città, infatti, con il supporto di professionisti e delle ASL locali vengono organizzati workshop di formazione e convegni.

“Una caratteristica innovativa del progetto, giunto ormai al quinto anno d’attuazione, è l'azione coordinata su più livelli di intervento. Da un lato, si è posto l’accento sul recupero e la messa in opera di spazi come campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche e ciclabili, con l’obiettivo di farne dei luoghi aperti a tutto il quartiere, contribuendo così a contrastare fenomeni di emarginazione ed esclusione sociale. Dall’altro, sono state organizzate sessioni informative su alimentazione e stili di vita salutari, all’interno delle scuole primarie e sono stati aperti 10 punti informativi dove le famiglie possono incontrare professionisti, come nutrizionisti e pediatri”, spiega Raffaela Milano. “In questi cinque anni abbiamo avuto al nostro fianco due partner fondamentali, CSI e UISP, insieme ai quali abbiamo potuto diffondere l’importanza di adottare stili di vita più salutari per i nostri bambini e ragazzi e il sostegno di Mondelēz International Foundation è stato essenziale”.

“Abbiamo creduto sin dall’inizio nel progetto Pronti, Partenza, Via! in quanto certi dell’importanza che avrebbe avuto nel migliorare gli stili di vita di tanti bambini e ragazzi residenti in quartieri svantaggiati, dove spesso mancano strutture idonee ed opportunità per divertirsi e fare l’attività motoria necessaria ad una crescita armoniosa e sana”, ha commentato Lorenza Cipollina, Area Manager External Affairs Southern Europe del gruppo Mondelēz in Italia. “In qualità di leader globale nel mercato dello snacking, noi di Mondelēz International abbiamo il compito di migliorare la vita delle persone attraverso i nostri prodotti ma anche di promuovere stili di vita salutari, grazie a progetti di questa portata. Tale responsabilità si traduce in impegno costante nelle comunità in cui operiamo e, in quest’ottica, va inquadrata la nostra iniziativa al fianco di Save the Children, grazie alla quale in questi anni sono stati raggiunti risultati importanti a favore dei ragazzi che rappresentano senza dubbio per noi il bene più prezioso”.

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