La mia forza oltre la sclerosi multipla

10 16 sclerosi multipla raccontoNOCI (Bari) – Ero una ragazza come tante altre. Ogni mattina mi svegliavo per andare a lavoro e fino a quel giorno gioivo e soffrivo per le cose di tutti i giorni: una promozione a lavoro poteva rendermi felice, una delusione d’amore mi sembrava uno degli ostacoli più insormontabili. La mia vita scorreva abitudinaria in quella routine che tanto amavo.
Qualcosa è cambiato, dentro di me qualcosa si è spezzato. I miei occhi, la mia vista, hanno acceso il primo campanello d’allarme. Nel giro di pochi giorni mi è stata diagnosticata una neutrite retrobulbare ed è in quel momento che ha avuto inizio il mio calvario.


Quei continui mal di testa che non mi davano pace neanche per un momento, quella sensazione orribile e dolorosa che indeboliva il mio occhio giorno dopo giorno, sino ad arrivare al peggio: il ricovero, il prelievo del midollo e la dura scoperta. La mia vita da quel momento sarebbe cambiata, la mia routine sconvolta e a farmi compagnia ogni giorno ci avrebbe pensato lei: la sclerosi multipla.
Conoscevo questa malattia solo per sentito dire, ero a conoscenza della sua esistenza, ne sentivo parlare in tv, ho letto qualcosa sui giornali ma non avrei di certo mai pensato che avrebbe potuto toccarmi così da vicino sino al punto di stravolgere completamente la mia vita.
Quando l’ho scoperto avrei voluto urlare al mondo intero che non era giusto, avrei voluto avere qualcuno a cui addossare le colpe di quello che mi stava capitando, ero arrabbiata, a tratti incredula, volevo solo nascondermi dal mondo intero.

Ho deciso di non farlo. Ho deciso di non arrabbiarmi, di reagire.

Ogni giorno cerco di indossare le vesti di una donna forte, di nascondere la paura che provo quando le mie gambe si fanno deboli, quando la stanchezza prende il sopravvento e porta via con sé la mia voglia di farcela, sempre e ogni giorno. È proprio questo che ho deciso di nascondere, a lavoro, con gli amici e a casa. Nascondo la mia debolezza, la mia fragilità e la nascondo a voi perché così riesco io per prima a dimostrare a me stessa quanto la sclerosi multipla ha avuto la meglio sul mio corpo, ma difficilmente potrà portare via la cosa più importante: la mia forza.

Da quando convivo con lei ho imparato a non lasciarmi sopraffare dalla paura del domani, di quello che mi aspetta. Ho capito che la cosa realmente importante è vivere appieno ogni istante del mio presente. Amare ogni giorno di più la mia famiglia, il mio lavoro, i miei amici, le persone che hanno deciso di restare dopo averlo saputo e quelle che ancora non sanno e che forse non sapranno mai. Amo allo stesso modo, piango ancora per le stesse cose, sono ancora capace di sorridere per le piccole gioie quotidiane, anzi forse sono in grado di apprezzarle ancora di più. Quando mi sveglio al mattino non so mai bene cosa quella giornata ha riservato per me, quale e quanto dolore dovrò affrontare, ma ho ben chiaro il modo in cui mi appresto a vivere quelle 24 ore. Con la forza che mi ha sempre contraddistinto, con la determinazione di chi ha paura ma non si tira indietro, con il desiderio di creare un futuro, forse un po’ “su misura”, ma che non abbia nulla di meno di quanto era nei miei piani prima di conoscere la mia malattia.

Amo la mia vita, anche se all’improvviso si è rivelata più complicata di quanto io stessa potessi aspettarmi, ma amo il modo in cui sto imparando a guardarmi allo specchio, quegli stessi occhi che soffrivano oggi sono pieni di orgoglio e di forza. È questo il regalo più bello che oggi io posso fare a me stessa.

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