Gonfiore addominale: come risolvere?

Gonfiore addominaleNUTRIBITES - Chi non ha mai sperimentato la sensazione di gonfiore addominale persistente? Stiamo parlando della fastidiosa sensazione che si ha dopo aver consumato un pasto e che in alcuni casi costringe a far cambiare il buco alla cintura o anche alla formazione di vere e proprie pance simili a quelle gravidiche.

Questo sintomo può avere cause diverse, in molti casi si tratta di un disturbo dovuto ad errori alimentari, delle combinazioni sbagliate di alimenti, abitudini scorrette come ad esempio una masticazione veloce, che cioè bypassa la prima fase della digestione che avviene in bocca oppure il consumo di bevande gassate o anche vivere situazioni stressanti, prima o durante il pasto, può predisporre a questa fastidiosa sensazione.

Oltre ad evitare i comportamenti appena analizzati un valido suggerimento può essere rappresentato dall’inserire nella propria dieta quotidiana il giusto apporto di carboidrati e proteine in modo da evitare i fenomeni fermentativi provenienti dal metabolismo degli zuccheri o fenomeni putrefattivi derivati dall’ingestione esagerata di alimenti proteici.

Un suggerimento da non sottovalutare, inoltre, è quello di non apportare troppi alimenti ricchi di fibra nel proprio modo di alimentarsi dal momento che il raggiungimento del quantitativo ottimale di fibre, (pari a 30 g al giorno consigliate dalle linee guida delle tabelle LARN) deve avvenire in modo graduale e fare in modo che il nostro intestino si abitui a gestire un maggiore apporto di verdure, legumi e cereali integrali.

Come non citare poi le intolleranze, la più famosa di tutte è sicuramente quella al lattosio, ricordo però che esistono anche altri tipi di intolleranze come ad esempio al fruttosio, che come dice il suo stesso nome troviamo nella frutta, al lattulosio, che generalmente viene utilizzato per agevolare la motilità intestinale e al sorbitolo, meno calorico dello zucchero ma che viene utilizzato in pasticceria per migliorare la consistenza e la conservazione dei prodotti.

Si fa presto a parlare di intolleranza alimentare però è bene ricordare che le intolleranze devono essere riconosciuti da test “validati scientificamente”.
(Per approfondire clicca qui http://www.ordinemedicilatina.it/il-decalogo-delladi-per-riconoscere-i-falsi-test-contro-le-intolleranze-alimentari).

Da ultimo anche saltare il pasto, facendolo in modo non ben bilanciato induce a ingerire più cibo al pasto successivo proprio per il fatto che il nostro corpo produce dei segnali che fanno in modo che si “accenda” la sensazione della fame (approfondiremo in seguito questo argomento). Per brevità non sono state citate altre condizioni che possono influenzare questa condizione, come ad esempio le alterazioni della flora batterica intestinale o microbioma che possono verificarsi ad esempio in seguito a terapia con antibiotici.

Le informazioni riportate nell’articolo non sostituiscono il parere del vostro medico o del vostro nutrizionista.

 

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