Novembre ''Le mie esperienze accumulate fuori sono un punto di forza da spendere nel mio paese''

11-28-claudio-novembreNOCI (Bari) - Claudio Novembre è il candidato di Sinistra Ecologia e Libertà alle primarie del 16 dicembre prossimo per la scelta del candidato sindaco della coalizione di centro sinistra. Nella conferenza stampa di domenica 25 novembre ha risposto ad alcune domande dei giornalisti locali.

Quali sono le ragioni che l’hanno spinta a candidarsi e quali le linee programmatiche?

"Prima di tutto la mia candidatura vuole essere un contributo in più. Quindi vuole essere un’opportunità in più per la scelta del candidato di centrosinistra, sia sul piano del rinnovamento, dal punto di vista generazionale ma anche di idee e progetti per la città, ma anche sul piano di dare una rappresentanza ad un’area politica, che è quella della sinistra diffusa, parcellizzata, che ormai magari non viene neppure rappresentata più dai partiti di centrosinistra, che rischiava di non essere presente in questa competizione per le primarie. Poi dal punto di vista di contenuti e  linee programmatiche, il mio programma è molto orientato alla salvaguardia dell’ambiente, alla cura del paesaggio, alla riqualificazione proprio della città sia dal punto di vista urbano ma anche dal punto di vista della cultura. Penso che Noci sia un paese che ha bisogno sia di spazi pubblici rinnovati, vissuti dalle persone, sia di una politica culturale nuova, che penso che negli ultimi anni si è persa completamente".

La critica che le rivolgono in tanti è: negli ultimi due anni è stato lontano da Noci e ora si candida a rappresentarla. Quindi le contestano di non conoscere la realtà del paese in questi ultimi anni. Cosa risponde?

"Io negli ultimi due anni sono stato fuori per studiare, per lavorare, per imparare cose nuove. E poi son stato fuori per lavorare nel campo della consulenza agli enti pubblici, soprattutto piccoli comuni. Quindi per lavoro io mi occupo di sviluppo economico-territoriale, di marketing del territorio. Quindi penso che le esperienze accumulate fuori siano dal mio punto di vista un vantaggio e un punto di forza da spendere nel mio paese. Anche perché poi, nonostante sia stato fuori, non mi sono mai distaccato dal paese. Ho sempre continuato a seguire le vicende sia politiche, ma anche e soprattutto sociali ed economiche che, se vogliamo, mi appassionano anche di più. In questo momento ho fatto una scelta molto forte sul piano personale. Ho deciso di spendermi per Noci al 100%. Se dovessi essere eletto sindaco, sarò qua tutti i giorni, dal lunedì alla domenica. La mia famiglia mi segue in questa piacevole, però anche impegnativa, avventura. Ce ne fossero di persone che facessero un passo in avanti nell’occuparsi del bene comune, piuttosto che sempre un passo indietro o di lato".

In caso di non elezione cosa farà?

"In caso contrario noi abbiamo firmato un regolamento che impegna i candidarti sindaci che perdono le primarie a candidarsi in una delle liste che sostiene il centrosinistra".

Quindi comunque lei si trasferirà a Noci?

"Io se dovessi perdere queste primarie sarei candidato nella lista di Sel alle elezioni comunali".

Lei è stato l’ago della bilancia della piccola frattura che c'è stata tra Rifondazione e Sel. Potrebbe darci una spiegazione.

"La posizione di Rifondazione è rispettabile da questo punto di vista. Loro non hanno accettato fino in fondo il percorso delle primarie. Quindi ad un certo punto, anche pubblicamente, hanno espresso delle critiche rispetto al percorso così come si stava delineando, e quindi hanno ritenuto di non appoggiare in maniera ufficiale nessuno dei tre candidati. Questo non vuol dire Rifondazione è fuori dalla coalizione o che non parteciperà alle primarie del centrosinistra. Semplicemente non appoggia ufficialmente nè Claudio, nè Nicola, nè Domenico". 

 

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