Orazio Colonna ''Noci dalla crisi occupazionale ne viene fuori con le ossa rotte''

colonna-orazio-m5sNOCI (Bari) - Orazio Colonna, 42 anni, tecnico informatico, in questo momento cassintegrato, è il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Noci. Il Movimento è nato a settembre del 2012 e conta ormai un buon numero di sostenitori. Alle politiche di febbraio 2013 si è posizionato al secondo posto sia alla Camera sia al Senato per preferenze, subito dopo il PDL e facendo scivolare il PD al terzo posto. Colonna, come già annunciato con una nota al nostro giornale, non parteciperà al confronto pubblico organizzato da NOCI24 per lunedì 20 maggio alle ore 20 in piazza Plebiscito.

Quanti anni ha e qual è la sua professione? «Ho 42 anni e sono un tecnico informatico, in questo momento cassintegrato».

Quali sono i suoi hobbies? «Mi viene in mente l'ultimo perchè l'ho preso inizialmente come un hobby, avendo trovato un gruppo che me lo sta facendo vivere come tale. E' nato come un passatempo, ma adesso mi sta impegnando molto, perché ho deciso di impegnarmi per il mio comune in un futuro, spero, abbastanza prossimo. Leggo libri di vario genere, non potrei indicarne uno. Non guardo molta tv: preferisco cercare ulteriori approfondimenti in rete, anche quando leggo un libro affinchè  non mi possa fossilizzare in un'idea». 

Esperienze politiche precedenti? «Sono stato incuriosito ad avvicinarmi ad un partito un po' di tempo fa, parliamo dello SDI. Quando poi mi accorsi che sedendoci, così come stiamo seduti oggi, sin dalla prima volta le cose erano già state decise, al termine dell'incontro pensai di essermi perso qualche passaggio, così la volta successiva sono stato uno dei primi ad arrivare e le cose erano comunque già state decise; capii allora che qualcosa molto probabilmente non funzionava e da quel preciso istante me ne sono allontanato».

Mai avuto incarichi all'interno dello SDI?  «No. Mi sono avvicinato da semplice curioso». 

Esperienze nel mondo dell'associazionismo e del volontariato?  «In parrocchia negli ultimi anni ho tenuto gruppi di catechesi. L'ultimo che mi sta impegnando è l'accompagnamento delle coppie al sacramento del matrimonio». 

Che cos'è la Politica per lei? «La politica per me è strettamente servizio del cittadino prima di tutto. E poi volersi mettere in gioco obbligatoriamente in modo trasparente». 

Perchè la scelta di entrare nel Movimento 5 stelle? «Intanto perchè mi hanno colpito i principi che sono stati diffusi dal primo momento. Non tanto il fatto di poter avere una cittadinanza partecipata, perchè probabilmente quell'obiettivo lo si deve raggiungere con il tempo e con un cambiamento lento di mentalità, quanto il fatto che dobbiamo essere quanto più vicini possibile alle persone, e il nostro movimento è un movimento che parte dalla base in tutti i sensi. Noi abbiamo avviato, sin dal primo giorno in cui abbiamo aperto la sede, degli incontri in cui invitiamo chiunque a potersi avvicinare e portare delle idee.  Lo stiamo facendo tutti i giovedì con buoni riscontri. Questa è stata forse quella curiosità in più che mi ha spinto ad entrare...». 

E materialmente quando è scattata l'adesione al Movimento? «Materialmente già dall'estate scorsa, anche se al Blog di Grillo ero già iscrittto da tempo. Poi incontrandomi con Vanni Notarnicola insieme ci è venuta voglia di mettere sù questa nostra idea e l'abbiamo avviata da settembre scorso». 

Che cosa pensa del ruolo di Grillo all'interno del Movimento? Per qualcuno è una presenza ingombrante, per altri un parafulmine o un cattivo maestro...Ed invece cosa pensa del sindaco di Parma, Pizzarotti,  che lei ha incontrato qualche giorno fa... «Sicuramente sono due personaggi, per come li ho potuti conoscere incontrandoli entrambi, agli antipodi. Sicuramente Beppe Grillo è ingombrante come figura, ma è ingombrante anche perchè sin dal primo giorno si è dovuto sorbire il carico di tutto quanto il movimento. Ed in alcuni momenti mi chiedo come faccia a sopportare tutto questo carico. Allo stesso tempo Grillo lo ricordo come una persona che mi ha parlato con estrema chiarezza. L'ho incontrato a Matera poco prima di Natale e siccome gli ho rivolto delle domande che ci sono servite a far crescere il movimento nostro di Noci, non mi ha illuso in nessun modo per gli ambiti di interesse che volevo mi potesse dare. Pizzarotti, invece, è una persona affascinantissima. A differenza di Grillo ci mette una comunicazione diversa rispetto a quella di Grillo, forse un po' più di basso profilo. Mette la sua giovinezza, poichè ha solo 39 anni e si trova a portare avanti un'amministrazione particolare in cui si è trovato spiazzato all'inizio, ma poi ha avviato un buon percorso che a suo dire non può ancora essere riconosciuto dai cittadini, ma confida che al termine dei 5 anni qualcuno possa rendergli onore e riconoscimento per le sue scelte».

Come mai siete andati a Parma, cosa vi ha spinto? «La richiesta è stata nostra, cioè di tutti i candidati sindaci d'Italia che hanno chiesto di poter avere Pizzarotti o Beppe Grillo per la propria campagna elettorale. Pizzarotti ha avuto così tante richieste che ha pensato di convocarci a Parma. Della Puglia eravamo solo tre. L'incontro è stato piacevolissimo e ci ha permesso di confrontarci con realtà nuove». 

Qual è il consiglio più importante che vi ha dato Pizzarotti? «Innanzitutto di avvalerci di persone valide, a cominciare dal segretario comunale. L'altro grande consiglio è che a margine dell'esperienza amministrativa si era una persona e si rimarrà la stessa persona. Quindi non farsi confondere le idee dal ruolo che si andrà a rivestire e restare con i piedi per terra». 

Passando ai temi della campagna elettorale: un vostro cavallo di battaglia è la trasparenza, da 1 a 10 come giudica la trasparenza nel Comune di Noci e quali sono le sue proposte? «La trasperenza negli ultimi 10 anni è stata pari a 2. Ho assistito a scene in consiglio comunale non degne di una Repubblica democratica. Abbiamo anche avuto problemi ad andare a reperire dati su alcuni servizi, come la spesa del comune per il randagismo. Ci dicono 80.000€, ma non siamo riusciti a reperire nulla sul sito comunale. Abbiamo visto il bilancio per alcuni eventi organizzati e per lo stesso evento hanno dato incarico da 1.000, poi 2.000, 3.000, 4.000 € sempre alla stessa azienda solo per pubblicità: non abbiamo trovato il massimo della trasparenza. Oppure il fatto che da casa non è possibile "godersi" il consiglio comunale in streaming... non capisco perchè, se le decisioni in seno al consiglio sono prese per il bene dei cittadini, non è possibile seguirlo da casa». 

Parliamo di sviluppo economico: dalla crisi occupazionale Noci come ne vien fuori, secondo il M5S ? «Noci dalla crisi occupazionale ne viene fuori con le ossa rotte perchè per diversi anni buona parte dell'economia è girata intorno ai tre, quattro gruppi imprenditoriali che assorbivano tantissime persone. Ora la situazione non è facile, ma potrebbe essere da stimolo per rilanciare le piccole e medie imprese. Da poco tempo abbiamo finalmente una zona industriale al passo con i tempi, speriamo solo di riuscire a mettere delle aziende all'interno perchè nel frattempo tante persone in questi anni hanno deciso di spostarsi fuori Noci con le proprie aziende. Il comune deve agire innanzitutto per le piccole imprese partendo da un iter burocratico più breve e capace di garantire in tempi certi l'avvio delle attività». 

Cosa intendete fare per far decollare la raccolta differenziata a Noci? «Sicuramente chi sta gestendo il servizio adesso lo sta gestendo in modo alquanto opinabile. Per partire con un progetto di differenziata seria la prima cosa da fare è rimuovere i cassonetti e passare al porta a porta. Su Putignano il porta a porta è partito anche se all’inizio con qualche problema. Se questo dovrà essere fatto con un contratto aggiuntivo a quello in essere lo si farà. Il mio dubbio nasce dal fatto di non aver potuto leggere il contratto, al fine di poter capire se c'è qualche inadempienza da parte del gestore da segnalare. Vogliamo prima leggere le carte, però, per non parlare al buio. L'obiettivo del 65% è sicuramente da raggiungere». 

Parliamo di urbanistica: andrete a proporre una modifica dell'impianto urbanistico della città oppure no? «Abbiamo nel nostro programma una parte ben implementata di urbanistica, però, penso che ci sono persone all'interno del movimento con cui sono orgoglioso di essere riuscito a creare una squadra abbastanza variegata per competenze. Nel nostro movimento abbiamo persone con competenze elevate, come l'architetto Intini, a cui passo la parola». A questo punto risponde alla nostra domanda l'architetto Giuseppe Intini, il quale ha assistito all'intervista, svolta nella sede del Movimento, insieme ai soci Delfine e Notarnicola:  «Il nostro interesse è soprattutto teso a recuperare la città in tutti i sensi: evitare la ghettizzazione che esiste nella città, fare di tutto affinché ci sia veramente una completa definizione di come il sistema a partire dalla viabilità, sia pedonale sia veicolare, possa raggiungere tutti i luoghi della città. E ovviamente farla diventare una città vivibile sotto tutti i punti di vista. Questo implica progettazione moderna, in cui la qualità degli spazi e la progettazione comune sono essenziali, e soprattutto che deve costare pochissimo in termini di manutenzione e di costi iniziali. Per quanto poi riguarda il futuro della città io penso che bisogna incominciare ad individuare i luoghi nei quartieri che devono diventare luoghi di appartenenza localizzata e connettere questi luoghi fra di loro, definendo  appartenenza partecipata e condivisa».

Come valutate la progettazione urbanistica dei Contratti di Quartiere II e, qualora  vinciate le elezioni, cosa farete li bloccherete? Continua a rispondere l'arch. Intini. «Io sono per trovare una soluzione al problema della casa, e non solo, però bisogna trovare soluzioni non creando problemi all'assetto urbano, perchè se si va a costruire sulle zone S, ad esempio via Pio XII, quello spazio è tolto alla cittadinanza, e crea enormi problemi di traffico e di inquinamento acustico e polluzione. Lì si dovrebbero realizzare servizi e non case. Le case possono essere fatte in tanti modi, con metodi innovativi e magari recuperando delle aree dismesse, non sottraendole ai servizi». 

Cosa pensate di proporre per i problemi del mondo agricolo nocese? Riprende l'intervista al candidato Orazio Colonna «Noi da quando siamo nati siamo stati avvicinati dagli allevatori ed in particolare dal movimento dei Forconi che abbiamo incontrato diverse volte. Nel settore agricolo c'è il problema delle quote latte, ma è un problema di difficile soluzione visto che dietro quel sistema c'è chi si sta arricchendo e chi si sta paralizzando. Alcuni allevatori ci hanno proposto di rispolverare la famosa centrale del latte che non è mai partita a Noci. Alcuni allevatori capiscono che è importante mettersi insieme e produrre buone mozzarelle con buon latte di qualità. Obiettivo di questa proposta, che condividiamo, è quello di poter ottenere del latte di qualità migliore, che possa a sua volta spuntare un miglior prezzo. L'altra proposta che pensiamo di sostenere è quella degli orti specializzati per fornire prodotti di qualità, di filiera corta, ai ristoratori locali o delle vicinanze. Basterebbe creare un piccolo centro raccolta e promuovere i prodotti locali a km0, naturalmente vincendo le resistenze a lavorare insieme, tipiche nel mondo agricolo. Inoltre puntiamo alla creazione di un "Marchio Noci" per vivibilità urbanistica della città, qualità dei prodotti agricoli e indice civico delle persone, da esportare anche fuori dal nostro comune». 

Quali sono i problemi del tessuto sociale, secondo voi, e quali provvedimenti proponete? «Una parte della popolazione nocese si rivolge alla Caritas quotidianamente per ricevere la busta con viveri di prima necessità. E' una cosa che toglie la dignità e non viene conosciuta dall'altra parte della cittadinanza, me compreso. Bisogna potenziare la solidarietà sociale che oggi sta venendo meno. Noci forse di colpo si è sentita una città che è si è ingrandita però ha perso questa appartenenza. Bisogna tornare ad essere solidali a cominciare dal nostro vicino di casa».

Per finire una domanda sul confronto pubblico fra i candidati che NOCI24 sta organizzando; il Movimento 5 Stelle ci ha comunicato che non si siederà ai tavoli con Morea e Nisi: nessun ripensamento? «NOCI24 ci ha fatto questa proposta, ma diciamo anche che NOCI24 non è stato il primo a farci questa proposta. La prima proposta in assoluto ci è pervenuta da un ambito più propriamente di azione cattolica. Quella nostra iniziale disponibilità l'ho dovuta rivedere per un impegno che coincide con il giorno in cui Beppe Grillo verrà a fare il tour qua in Puglia ed ha invitato i candidati sindaci. Ci hanno obbligato ad essere presenti solamente con il candidato sindaco e non posso essere contemporaneamente presente in più posti. A parte questo ci siamo detti all'interno che da sempre abbiamo avviato un discorso di confronto possibilmente con la cittadinanza. Ora che stiamo andando in giro a proporci stiamo dicendo alle persone "noi non vogliamo il voto, vogliamo la possibilità di avere le vostre idee e il vostro punto di vista da portarlo qui da noi". Il confronto con l'amministrazione uscente nella persona del nostro vicesindaco Morea oppure di Domenico Nisi non pensiamo vada in questa direzione. Non è l'ottica del cittadino, quello che noi andiamo ad incontrare, ma è l'ottica di una persona che si candida come noi a poter governare il paese e non pensiamo possa nascere un discorso propositivo per il paese stesso. Probabilmente si arriverebbe più ad attaccarsi su questo o quel cavillo, che magari gli altri potrebbero conoscere meglio di noi. A noi sinceramente entrare in queste diatribe ci interessa poco». 

 

Amministrative 2013

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