Domenico Nisi: ''Noi siamo tutti manager e non raccontiamo favole''

05-24-comizio-finale-nisiNOCI (Bari) - Ieri sera alle 19:30 si è tenuto in piazza Garibaldi il comizio di chiusura della campagna elettorale di Domenico Nisi della coalizione di centro sinistra Noci Bene Comune. Nisi ha rispedito al mittente tutte le critiche mosse in questi giorni dal centro destra al centro sinistra, tacciato di raccontare favole, poco concreto, poco manageriale.

Nisi ha così ricordato che il saper attrarre finanziamenti pubblici non è solo appannaggio di chi ha competenze manageriali, ma è ormai competenza acquisita da parte dei comuni ed anche dei privati. Cita poi il nostro articolo su Opencoesione.it, il portale governativo che monitora i finanziamenti europei distribuiti sul territorio nazionale. Il ragionamento di Nisi è il seguente: Noci ha una media pro-capite di 1.012€ di finanziamenti europei ottenuti tra il 2007 e il 2013, comuni vicini a noi ed amministrati anche dal centro sinistra, vedi Putignano, in questi stessi anni hanno richiesto ed ottenuto finanziamenti ben maggiorim pro-capite. Quindi per Nisi le capacità manageriali di far giungere i finanziamenti europri a Noci non sono solo appannaggio del centro destra. "Noi siamo tutti manager" è la frase che ripete più volte ricacciando indietro le accuse di incapacità manageriale rivolte al centro sinistra da Morea in questa campagna elettorale. 

Nisi ha poi toccato il tema della socialità proponendo politiche più attive sul versante della prevenzione dei disagi "L'amministrazione finora ha fatto solo politiche di integrazione di rette o di elargizione di contributi, ma non ha mai fatto vera prevenzione ed inclusione sociale per disabili, ragazzi, anziani". 

Poi attacca l'amministrazione uscente sui gravi ritardi nella eleborazione del PUG, inserito nei programmi del centro destra del 2003 e del 2008 e mai realizzato, così come il piano del traffico o meglio detto il PUMS, piano urbano della mobilità, o il piano di recupero del centro storico, entrambi mai realizzati dal centro destra. "Non è colpa mia, dice Nisi, se nel campo ambientale non è stata mai fatta in questi 10 anni una seria politica sulla raccolta differenziata... è questa la verità". Nisi apprezza lo sforzo del centro destra nel realizzare le opere pubbliche a Noci, ma ne critica la mancanza di progettualità in funzione dei bisogni delle persone, soprattutto in questo periodo di crisi economica. "Noi non abbiamo governato in questi 10 anni e non siamo responsabili di tutto questo. Siamo chiamati a dare un giudizio critico che è anche politico... le favole non le raccontiamo noi. Le raccontano loro e la gente è chiamata a dare un giudizio sulle loro favole con il voto di domenica e lunedì". Per Nisi, invece, sono favole le proposte di realizzazione di un asilo nido nella zona industriale attingendo agli scarsissimi fondi dei piani di Zona. Così come sono favole per Nisi le parole dell'ex-sindaco e senatore Piero Liuzzi che sui palchi qualche sera prima aveva dichiarato che la minoranza in questi anni "si doveva andare a cercare col lanternino". "Noi qualche volta siamo andati via, quelle volte in cui si era spenta la luce, la luce della politica e ci siamo rifiutati di calpestare la nostra dignità di rappresentanti dei cittadini. Tantissime volte abbiamo atteso pause lunghissime in consiglio, sospensioni interminabili, e soprattutto non ci è mai stata data una risposta alle nostre domande. Mai. E siamo andati via anche quando i numeri non li avevano per convalidare le sedute di consiglio comunale. Noi cercavamo loro con il lanternino quando la luce era spenta ed era difficile trovarli..."

Nisi poi sciorina i numeri della coalizione, le persone coinvolte nella redazione del programma, e l'obiettivo della coalizione: mettere al centro la persona e ascoltare le persone. Per Nisi sono questi i "numeri" della coalizione e la stoccata va a Morea "Quando si continua a parlare solo di numeri e a enfatizzare la managerialità si scade nell'autoreferenzialità. Questo paese ha bisogno di essere ascoltato ed ha bisogno di una visione politica...". "I nostri numeri - prosegue Nisi  - sono i ragazzi che sanno dire apertamente che le lettere e le letterine sono altro fuorchè politica, sono il ricatto della politica!"

 

Civati e Decaro a Porta Nuova

Dopo il comizio di chiusura, la coalizione Noci Bene Comune ha aperto le danze per la festa finale in Largo Porta Nuova, con musica e degustazioni ad intrattenere i tanti ospiti: tra questi, intorno alle 23.00 ha fatto capolino quello più atteso, il “dissidente” del PD,  il deputato Giuseppe Civati, detto Pippo, reduce da un altro incontro a Molfetta insieme ad Antonio Decaro, altro deputato come lui. Ad introdurlo, la voce  più giovane dei candidati PD per le amministrative di Noci, Davide Montanaro, che col fiatone per gli attimi concitati precedenti all’arrivo di Civati, è riuscito ad introdurre l’ospite e ad elogiarne il coraggio, messo in luce nel candidarsi alla segreteria del partito per il prossimo congresso e nel sostenere Rodotà come presidente della Repubblica alle ultime elezioni per l’alta carica dello Stato,  facendosi portavoce di un vero cambio di rotta nel partito dell’ex segretario Bersani.

Prima di Civati, Decaro ha manifestato l’insofferenza verso il governo di larghe intese “Legge elettorale e poi si torna al voto”, mentre Civati si è maggiormente dilungato sulla questione della sinistra, del PD e di una certa idea di politica. La sinistra non può allearsi con Berlusconi e abbandonare Vendola,  dice Civati che invita ad iscriversi al PD perché insieme si può cambiare rotta “contro i 101 che hanno votato contro Prodi, contro coloro che in questo governo di larghe intese ci stanno marciando”, insomma il nuovo PD è la gente appassionata di cui parla il deputato, quella che ama discutere, anche litigare, quella che il bene comune lo fa nelle piccole cose.  A Noci, come in qualsiasi paese e città, l’amministrazione deve fare scelte “giuste, corrette, in sintonia col territorio”. Le grandi opere, se non servono al territorio o sono discordanti con esso, non servono:  Civati, augurandosi tra qualche mese di vedere insediato al comune Nisi sindaco, invita i futuri amministratori ad essere costanti, appassionati, determinati, ma soprattutto pazienti “Le cose non si fanno in pochi giorni”. Tornando alla politica nazionale, Civati riconosce al M5S l’essersi fatto megafono di una rabbia e di un malcontento diffusi, ma invita a ripartire dal confronto città per città, invita a ripartire dai giovani che ha incontrato numerosi in queste sue visite pro-elettorali “Siete meglio dei nostri dirigenti dormienti, il PD riparte da voi”.

 

 

Amministrative 2013

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