Morea e Gentile rispondono a Nisi: "Per noi conta la lealtà. Non esistono imboscate"

06 20moreagentileNOCI (Bari) – Pronta risposta, ieri sera, dinanzi al comitato elettorale di Via Moro, da parte di Stanislao Morea e Marino Gentile, alle sollecitazioni provenute sui palchi dal candidato sindaco della coalizione avversaria Domenico Nisi. Ad entrambi, uomini che hanno rispettivamente ricoperto i ruoli di presidente del consiglio comunale e vice sindaco dell’amministrazione appena conclusasi, Nisi aveva chiesto di dichiarare pubblicamente se fossero d’accordo con le affermazioni diramante dalla coalizione Insieme Noci 2018 e che etichettavano la sintesi del loro governo con i termini “scialba” e “mediocre”.

Risposta positiva quindi quella offerta dagli interpellati cui hanno dovuto dar seguito rivolgendo alla pubblica piazza ulteriori spiegazioni. Interrogati anche questa volta da Francesca Gigante (già consigliere comunale, dimissionaria durante l’amministrazione Nisi), Morea e Gentile hanno dichiarato quanto segue.

Stanislao Morea: “E’ doveroso raccontare quello che è accaduto in questi anni. Volevo mantenere un profilo basso durante questa campagna elettorale ma veniamo tiranti in ballo ma io credo che per chi abbia pensato di farne lo scoop in realtà abbia compiuto un autogoal dandoci occasione di dire davvero le cose come stanno. È strano che si dedichi un comizio intero riprendendo le parole di un volantino e ci si dimentica invece di quanto accaduto fino a 7 giorni prima. È lui (Domenico Nisi, ndr) che deve spiegare se è la sua amministrazione è stata scialba e mediocre. Cinque anni fa decidemmo, alla luce del sole, di rispettare l'esito elettorale: noi dovevamo portare in porto tutto quello che avevamo avviato 10 anni prima con l’amministrazione Liuzzi. Oggi mi chiedo se il dialogo con altre coalizioni sia avvenuto allo stesso modo. Per noi la lealtà conta. Non esistono imboscate. Alla fine di un’esperienza si fa sintesi: noi quel progetto lo abbiamo sostenuto fino in fondo perché siamo stati leali con l’impegno preso: cosa che non sta accadendo dall'altra parte. Non eravamo noi a creare problemi sui numeri legali durante i consigli comunali. E soprattutto, vorrei ricordare, non abbiamo mai tentennato sulla nostra appartenenza all’area di centrodestra. Sui social stanno accadendo diverse cose: addirittura additano alla nostra coalizione di aver ripreso un altro simbolo già esistente: andassero a studiare la legge. È il simbolo che conta non il nome! Nisi tenta di ribaltare le responsabilità delle sue mancanze su di noi. Ci sono state tante cose che non hanno funzionato: è stata intrapresa una gestione manageriale della vita politica, i punti all'ordine del giorno non venivano condivisi con partiti e capigruppo, non ha funzionato lo spirito di squadra! È mancata una visione di città. Un comune che funziona deve avere una pianificazione. Non può essere che un sindaco riporti 6/7 deleghe in giunta. Ho vissuto con angoscia questa campagna elettorale per spiegare prima le ragioni di un noto giornaletto. Ma poi il ringraziamento più grande è stato riscontrato nel sostegno restituitomi dagli elettori”.

Marino Gentile: “Sì, l'amministrazione è stata scialba. Quello che avete sotto i vostri occhi (ex mattatoio, museo dei ragazzi villa comunale, etc) è stato realizzato da noi. La capacità che ha Domenico Nisi è quella di riproporre ogni 5 anni la sua verginità politica: dice di aver fatto passi ma io non li ho visti. Lui aveva diverse nomine rappresentative sul territorio ma quando chiedevi cosa ci fosse per Noci, la risposta era “nulla”. La responsabilità politica del nulla l'aveva lui. Noi siamo stati leali fino in fondo. Entrando nel merito del fenomeno randagismo, con Nisi avevo immaginato di ripetere l'esperienza di Sannicandro, forte di quello che avevo conosciuto in Provincia. Mi si chiese di lavorare, ho lavorato per 2 anni e mezzo. Il risultato è che ora i cani ora sono in masseria. Non esiste un canile sanitario o per la stabulazione. E Mariano Lippolis – che si è preoccupato di molti aspetti- è stato letteralmente preso in giro da questo punto di vista. Sul sociale: Liuzzi nel 2009 capì il bisogno casa reale dei nocesi: ora stiamo consegnando 16 alloggi. All'ex mercato coperto bisognava costruirne altri. Noi gli avevamo dato questa possibilità. Dove sono questi alloggi?”.

06 20moreagentilepubblicoTerminando i loro discorsi, entrambi hanno rivolto un appello alla città invitando a votare Piero Liuzzi in vista del ballottaggio di domenica 24 giugno: “Piero Liuzzi ha e ha sempre avuto una visione di città” commenta Morea. “Interverrà portando nuova linfa alla macchina amministrativa ormai allo stremo delle forze. Capterà risorse”. “Non ricopriremo ruoli consiliari” commenta Gentile, “nemmeno assessorili. Domattina ci dimetteremo. Spazio ai giovani!”.

Amministrative 2018

© RIPRODUZIONE RISERVATA