PD, Nicola Latorre a Noci ''in sordina''

latorre-nicola-parlamentareNOCI (Bari) - Un incontro con la cittadinanza nocese in sordina quello di Nicola Latorre (in foto), senatore fasanese del PD: location e pubblico ristretti sabato pomeriggio presso la Sala di Musica, che ha ospitato l'evento introdotto da Anastasio Fusillo, segretario PD, e alla presenza dell'onorevole Gero Grassi. Ferma la volontà di presentare un programma, quello del PD, a detta del senatore ''unico'' tra le forze in campo, ma Latorre non ha mancato di colpire gli avversari e di toccare temi caldi per il suo schieramento, come lo scandalo MPS.

Quello che si definirebbe un "pezzo grosso", Nicola Latorre, senatore della Repubblica per tre legislature, braccio destro di D'Alema, insignito di cariche di rilievo durante il primo governo Prodi e il 1° e 2° governo D'Alema, ma anche protagonista ''discusso'' di casi scottanti, come la scalata alla BNL di Stefano Ricucci che lo ha visto intercettato. Il senatore fasanese era a Noci sabato 2 febbraio, presso la Sala di Musica, per incontrare la cittadinanza e spiegare agli indecisi le motivazioni del voto "utile" al PD. La piccola saletta si è riempita man mano che le parole sgorgavano dalle bocche degli intervenuti e ampio spazio è stato ovviamente concesso all'intervento del senatore Latorre. Una presenza radicata sul territorio, quella dell'ex PCI, a differenza di candidati noti del PDL, da anni assenti dalla località a detta del fasanese, con ovvi riferimenti all'onorevole Bruno che incontrerà la cittadinanza di lì a poche ore.

"Il PD ha scelto candidati che possano parlare per il paese" sottolinea con vigore Latorre, che esamina rapidamente il quadro delle intenzioni elettorali di voto, ad oggi, dei cittadini italiani, confidando nel loro buon senso in fatto di acquisti di calcio mercato che facciano da bilanciere delle sorti di un paese. Un paese, quello "pugliese" e italiano i cui dati di povertà e disoccupazione allarmano il comitato elettorale del senatore, aperto alla gente e all'accoglimento delle loro testimonianze: anche Noci è coinvolta nel discorso sulla crisi, di Latorre, per il declino di certe famiglie imprenditoriali che sta trascinando con sè imprese e dipendenti del paese dei tre campanili.

Nel buio pesto nel quale riversa lo stivale, la proposta del candidato premier della coalizione di centro-sinistra, Bersani, rappresenta per Latorre un radicale cambiamento rispetto agli anni passati, anche attraverso una ricostruzione democratica, come la chiama il senatore. Per richiamare il paese alla partecipazione, però, c'è bisogno di recuperare in credibilità e di rinsavire la fiducia degli italiani nell'uscita dal tunnel. "Il PD offre un progetto, un programma per il futuro". Le restanti forze concorrenti alle politiche 2013 sarebbero intente solamente a rosicar voti alla coalizione Bersani-Vendola, per la gestione delle "poltrone" che permetterebbero di agire influentemente sugli equilibri di governo.

E sull'austerity montiana, Latorre commenta "Austerità e rigore devono essere un riferimento, ma non l'obiettivo: bisogna rimettere in moto l'economia" Il "marziano" Berlusconi, continua il senatore, semina, invece, giornalmente, affermazioni poco credibili, come il suo disaccordo agli F35, confutato dalla storia che lo ha visto al fianco di Bush nell'attacco all' Afghanistan. Sull' IMU, invece, Latorre propone la rimodulazione, già sostenuta in parlamento dal PD, ma nell'elogio al suo gruppo, non può mancare di citare lo scandalo MPS che tocca da vicino la coalizione di sinistra: la questione disvela, per il fasanese, i limiti della vigilanza sui movimenti bancari, facenti parte di un sistema non rispondente ai bisogni della cittadinanza in difficoltà, a detta di Latorre. Il sistema bancario di sua conoscenza, insomma, andrebbe riformato, ma toccherà alla coalizione di centro-sinistra questa manovra di governo?

Il vantaggio nei sondaggi è confermato, da parte del senatore, nonostante il piccolo calo post-primarie, ma non ci sarebbe nulla da preoccuparsi: il Latorre precauzionista, però, invita come il suo candidato premier al voto utile e alla non dispersione dei voti tra l'antipolitico Grillo e Ingroia, poichè ogni singola scelta elettorale è importante al fine di non riconsegnare il paese alle destre. Per Gero Grassi, la coalizione non può assolutamente fallire, pena? La vittoria della destra, ovvio.

Politiche 2013

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