D'Onghia ''dobbiamo davvero ridare una energia nuova al paese''

01-25-angela-donghia-1NOCI (Bari) - La neo senatrice, Angela D'Onghia, ha analizzato con NOCI24 il voto di fine febbraio in Puglia e a Noci. Spazio anche, nell'intervista che trovate di seguito, per iniziare a conoscere il punto di vista della Lista Monti sulle alleanze e sul candidato delle prossime elezioni comunali di maggio. 

 

Senatrice come valuta il risultato della lista Monti in Puglia sia alla Camera sia al Senato? Qualche rimpianto?

«Dei rimpianti No. Forse ci potevamo organizzare meglio, però per noi che siamo partiti 4-5 settimane fa, senza partito, senza struttura sul territorio, con gli amici degli amici, penso che abbiamo raggiunto un buon risultato, che poi è forse la riconoscenza e la gratitudine che il presidente Monti si è portato dietro in questo anno. C’è gente che ha capito quello che è successo, cosa è stato fatto e come è stato fatto».

Ha parlato con il senatore Monti dei risultati in Puglia? Che valutazione ha fatto?

«Ne parleremo questa settimana. Abbiamo fatto solo una valutazione telefonica, ma analizzeremo tutto questa settimana. Noi poi avevamo delle liste composte in pochissimo tempo, delle province poco rappresentate o quasi per niente rappresentate, quindi la media del voto c’è in Puglia è anche da analizzare provincia per provincia. La nostra lista non era così scientifica come quella di altri, era una lista fatta di persone in una settimana di tempo».

Come si strutturerà ora la lista Monti sul territorio?

«Noi abbiamo la volontà di strutturare la lista Monti sul territorio, anche perché noi siamo intorno al 10%, siamo un movimento che è partito 60 giorni fa. Monti ha deciso di salire in politica il 23 dicembre, io sono arrivata a metà gennaio, quindi giusto 45 giorni fa. Sicuramente è una cosa importante da fare anche perché in Italia abbiamo 3 milioni di elettori che non si sono fatti trasportare da “Monti=tasse”, “Monti=rigore”, ma sono quelli che hanno capito che forse è il momento di avere delle figure stabili e delle figure professionali e anche carismatiche a livello internazionale e non legati ad interessi proprio di partito».

A Noci la lista Monti è il quarto partito dopo PDL, M5S e PD: come valuta il risultato locale? Si aspettava qualcosa di più?

«Sono contenta del risultato di Noci e ringrazio tutti i nocesi che hanno creduto in me o che credono in me. Sicuramente mi aspettavo una valutazione diversa dal paese, una valutazione fatta più sulle cose che uno ha fatto che sulle parabole politiche o ideologiche, anche perché secondo me questo è un momento in cui non dobbiamo parlare di ideologie, ma di obiettivi. E penso che il primo obiettivo di questo paese sia il lavoro ed io penso di aver dimostrato negli anni che non mi sono mai messa da parte, sono stata sempre in prima linea, sia quando si parla di lavoro nei confronti della regione, sia delle istituzioni».

Lei che ha fatto campagna elettorale sul territorio, fra la gente, cosa pensa del risultato elettorale del Movimento 5 Stelle a Noci ed in generale in Italia? Se lo aspettava?

«Secondo me il risultato del Movimento 5 stelle era un risultato in tendenza, nel senso che il Movimento 5 stelle ha creato una tendenza in Italia: quella della protesta. Che è una cosa giusta perché noi non dobbiamo sottovalutare questo risultato perché vuol dire che la gente allora è stata portata all’esasperazione e quando la gente non ragiona più fa delle scelte irragionevoli. Perché va benissimo la protesta ma è una protesta che non è concreta, non parla di proposte… dice tutto quello che non va. E tutto quello che non va lo sappiamo tutti. Il problema è capire come levare quello che non va, ma nello stesso modo cambiare e andare verso delle cose che devono essere fatte per le imprese, per i lavoratori, le famiglie. Oggi vedevo che ci sono tanti laureati nel Movimento 5 stelle, va benissimo, ma non è il titolo di studio, sono anche le competenze acquisite sul campo che magari oggi non ci sono».

Visto l'incerto risultato elettorale italiano e la delicata fase economica del paese, come garantire ora, a suo avviso, la governabilità? Governissimo PD-PDL? Governo PD-M5S? Oppure immediate nuove elezioni?

«Se io dovessi parlare da cittadino forse è il momento di riprendere in mano le redini di questo paese. Direi che a parte i 3-4 punti di cui tutti parlano, che sono la legge elettorale, la corruzione, ecc., che daranno dei benefici ma non sono quelli i benefici che servono al paese a breve termine, noi avremmo bisogno di dare una stabilità, non di 6-8 mesi, per rimettere in moto questa macchina economica che è completamente ferma. Quindi in questo momento, secondo me, va fatta veramente una analisi di coscienza per capire qual è il bene del nostro paese. Poi se, invece, le forze che hanno preso più consensi non se la sentono di fare questa scelta, perché poi rimane sempre la cosa più comoda dire che l’altro non l’ha voluto fare, dire che noi ci mettiamo d’accordo su quattro punti, ma sono quattro punti che non faranno crescere l’Italia e che ci consegneranno un’Italia con maggiore cassa integrazione».

Tre senatori per un comune di 19.447 abitanti sono sicuramente un record nazionale. Possono diventare anche una occasione di crescita per il territorio? E quali iniziative legislative potrebbero, a suo parere, migliorare la vita dei nocesi, dei pugliesi e dell'intero mezzogiorno?

«Innanzitutto dovremmo iniziare ad avere un approccio meno assistenzialistico e più di innovazione. Questo è un momento particolarissimo in cui possiamo fare poco a livello di “contributi a pioggia”, dobbiamo fare di più a livello di costruzione sul territorio. E penso che le relazioni ed il buon modo di operare possano essere una grande opportunità, ma non solo con i senatori di Noci, con tutti i parlamentari della Puglia. Se gli obiettivi sono uguali, perché tutti oggi noi parliamo di lavoro, parliamo di crescita, poi non possiamo arroccarci dietro il nostro personalismo. Secondo me si può fare molto se noi spazziamo questa strada da interessi privati, da interessi che vanno solo verso certe direzioni e mettiamo al centro gli interessi comuni. Se ci sono gli interessi comuni io penso che sarà difficile, anche per chi non li vuol fare, spiegare i motivi. E poi il sud deve imparare ad essere più unito, a presentarsi unito, a creare delle opportunità».

Per concludere parliamo delle prossime comunali di maggio. Il senatore Bruno dice che ora il PDL discuterà con lei e non con l’UdC, confluito nella lista Monti al Senato, una eventuale alleanza tra centro e centro destra: la lista Monti è pronta ad andare nella direzione di una alleanza tra PDL e lista Monti per le amministrative?

«La lista Monti intanto vuole radicarsi sul territorio. Questa è l’unica cosa certa. Per quanto riguarda le alleanze io, vi devo dire, come siamo abituati a lavorare in azienda: uno non fa alleanze se prima non crea il profilo. Quindi noi creeremo un nostro profilo di candidato sindaco, se decideremo di avere un candidato sindaco per le prossime elezioni, anche perché penso che le cose debbano essere fatte bene e piuttosto che andarsi a scontrare dobbiamo avere l’idea di che cosa ci serve, che cosa serve a questo comune, che cosa va cambiato. Loro non so se hanno o non hanno un candidato e devono ancora decidere, noi intanto dobbiamo iniziare a radicare e a creare questa lista civica seria e importante a Noci, senza avere l’urgenza del sindaco, ma delineando quello che potrebbe essere il nostro candidato. Io non escludo mai niente nella vita, nel senso che se il nostro profilo di candidato, se i nostri obiettivi sono gli stessi obiettivi… anche perché, devo dire una cosa, se io per 10 anni ho lavorato fianco a fianco con delle persone poi non possiamo surriscaldare e dire che queste persone non andavano bene… non è proprio nel mio modo di vedere le cose perché penso che la politica deve salire un po’, deve lasciare questi obiettivi bassi e deve pensare a degli obiettivi alti. Però per me prima delle alleanze ci sono gli obiettivi: in questo momento l’unica alleanza è quella dei cittadini per l’obiettivo. Quindi i partiti devono fare il loro lavoro, dovrebbero cercare di esprimere  le personalità più alte che ci sono, con i progetti migliori… io sono aperta a tutto. Sicuramente sono una persona concreta e penso che dobbiamo davvero ridare una energia nuova al paese»

Politiche 2013

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