Vito Plantone, segretario PD Noci "Proposte credibili, come quelle del PD, possono realmente cambiare il volto del Paese"

09 22 vito plantoneNOCI - Vito Plantone, segretario del Partito Democratico di Noci, ha risposto alle domande di NOCI24 in vista delle elezioni politiche di domenica 25 settembre 2022.

Vito Plantone, oltre alla sua guida politica, il PD di Noci conta su diverse figure autorevoli che coprono ruoli importanti all’interno dell’amministrazione comunale, come il sindaco, Domenico Nisi, candidato alle prossime elezioni politiche, oltre a numerosi militanti. Pensando ad ognuno di loro, cosa pensa identifichi un uomo o una donna del Partito Democratico?

Credo che Domenico Nisi ed Ubaldo Pagano sintetizzino le caratteristiche dei tanti che a livello locale, provinciale e regionale si impegnano per il Partito Democratico: concretezza, serietà, visione, autorevolezza, ecc. Penso che tutti siano animati da una reale voglia di contribuire alla crescita delle nostre comunità e della nostra Regione. Se solo pensassimo per un attimo a quello che era la Puglia qualche anno fa, ci accorgeremmo del grande lavoro fatto da queste donne e questi uomini: la capacità di trasformare la Puglia facendola diventare punto di riferimento turistico mondiale; la capacità di promuovere la transizione ecologica, immaginando da ultimo che Taranto possa diventare il più grande hub italiano per la produzione di idrogeno; oppure l’idea che Grottaglie diventi centro europeo per lo sviluppo dell’aero-spazio; ed infine, immaginare Bari come grande centro italiano per le industrie del settore informatico e digital. Questi risultati si sono raggiunti grazie al lavoro di tanti bravi Sindaci della Puglia, come Domenico, e alla guida illuminata di due uomini del PD come Antonio Decaro e Michele Emiliano.

Cosa ha apportato il Partito Democratico nell’amministrare un Comune come Noci?

Credo che in questi anni il nostro partito abbia saputo proporsi come punto di riferimento politico a Noci, aggregando idee e movimenti diversi che con lungimiranza hanno abbandonato l’isolamento degli anni passati per formare un’unica grande area di centro-sinistra. I confini ora tra questi partiti e movimenti sono sempre più sfumati. Ecco, se devo individuare una cosa, credo che il PD abbia dato una vera e credibile alternativa politica e di governo alla nostra comunità, coltivando una nuova e capace classe dirigente.

Il 25 settembre saremo chiamati a votare per le elezioni politiche. Il PD correrà in coalizione con Alleanza Verdi e Sinistra di Angelo Bonelli, +Europa di Emma Bonino e Impegno Civico di Luigi Di Maio. Cosa accomuna queste forze politiche? Quali sono i punti chiave del vostro programma?

Ritengo che il punto chiave sia la serietà della proposta. Non sbandieriamo slogan dirompenti, ma chiediamo agli elettori di riflettere sulla bontà delle nostre proposte. Bisogna difendere il potere d’acquisto delle famiglie con politiche rivolte, ad esempio, al taglio del cuneo fiscale per garantire almeno uno stipendio in più per ogni famiglia. Dobbiamo continuare il processo di transizione ecologica, senza passi indietro verso l’uso del nucleare o del carbone. Dobbiamo continuare a rivendicare un ruolo centrale del Mezzogiorno per lo sviluppo economico del Paese, utilizzando i fondi del PNRR. Promuoviamo il lavoro stabile e ben retribuito per i giovani, con la decontribuzione dei lavoratori under 35 e l’introduzione del salario minimo, proposta già ampiamente condivisa in Europa. Ed infine, aggiungerei, un convinto europeismo. Bisognerebbe chiedersi a volte, infatti, cosa sarebbe accaduto all’Italia se non vi fosse stata la protezione della comunità europea in questi anni con il susseguirsi di crisi economica, pandemica ed oggi anche geo-politica.

In una celeberrima canzone del 1979 Francesco De Gregori canta “…Viva l'Italia, presa a tradimento, l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura, viva l'Italia, l'Italia che non ha paura…”. Sono passati molti anni, ma quel brano resta attuale. Quale deve essere il primo intervento concreto per iniziare a curare finalmente i mali di questa Italia?

Beh, potrei risponderle con l’ultima strofa di quella canzone: “viva l’Italia, l’Italia che resiste”. Sono talmente tanti i problemi che attanagliano l’Italia che a volte dobbiamo necessariamente fare appello alla capacità di resistere degli italiani. In realtà, penso che la vera cura per l’Italia sia cambiare passo nel Mezzogiorno. L’ultimo rapporto SVIMEZ evidenzia che negli ultimi 18 anni circa 1 milione di persone è migrato dal Sud al Nord Italia e di questi il 30% sono giovani laureati. Se volessimo dare una raffigurazione a questo numero dovremmo immaginare che oltre 50 paesi del Sud Italia delle dimensioni di Noci, in soli 18 anni, sono totalmente scomparsi. È una cosa che raccontata così mette i brividi! Sempre secondo le previsioni SVIMEZ nei prossimi 50 anni il Mezzogiorno perderà altri 5 milioni di abitanti (!!!), trasformandosi nell’area più “vecchia” d’Italia e della UE, con una età media che salirà dagli attuali 43,1 anni ai 51,1 anni. Bisogna invertire questa tendenza investendo e garantendo occasioni di lavoro al Sud. Abbiamo con il PNRR un’occasione straordinaria per fare questo, perché circa il 40% di tutte le risorse destinate all’Italia sono destinate allo sviluppo delle regioni meridionali. Peraltro, lo smart working sta già creando le condizioni per una forte migrazione di ritorno. Basta guardare quello che sta accadendo a Bari, dove moltissime multinazionali digital stanno investendo e creando migliaia e migliaia di posti di lavoro. La destra, invece, conduce una campagna elettorale contro il Sud parlando di rimodulazione di quella ripartizione territoriale dei fondi PNRR, mal digerita dai governatori leghisti del Centro-Nord. Quindi, se non ora quando!? Questa è una priorità.

Cosa si augura da cittadino prima ancora che da militante politico per le elezioni e per il futuro?

Io mi auguro che i cittadini riflettano sull’importanza di queste elezioni. Non bisogna farsi guidare dal “tanto peggio, tanto meglio”. Esistono proposte credibili, come quelle del PD, che possono realmente cambiare il volto del Paese. Riflettendo un attimo su quello che è accaduto negli ultimi anni, bisognerebbe con onestà ammettere che tutte le volte in cui il Paese ha rischiato di schiantarsi, ad esempio con l’ultimo governo Berlusconi e da ultimo con il governo Conte-Salvini, al PD sono stati poi chiesti atti di responsabilità per il bene e la credibilità dell’Italia. Da ultimo, anche con il sostegno al Governo Draghi. Responsabilità vs. la irresponsabilità di molti!! Ecco, l’idea che si possa anche questa volta “sfidare” l’irresponsabilità di questa destra, credo debba più che mai indurre tanti ad andare a votare per la stabilità e la serietà al governo, contro una politica gridata e fatta solo di annunci. Per il futuro, infine, mi auguro che Noci possa avere il Sindaco Domenico Nisi parlamentare della Repubblica Italiana. Credo lui lo meriti, credo lo meriti Noci.

 

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