Covid-19, riapertura delle scuole, prevenzione e salute dei cittadini

La dott.ssa Danila De Vito fa il punto della situazione

09 16 IncontrodibattitocovidNOCI - Ieri sera, presso Largo Sottotenente Rotolo, a partire dalle ore 19:00 si è svolto un incontro dibattito organizzato da Piero Liuzzi, che concorre alle prossime elezioni come Consigliere Regionale, al fianco di Raffaele Fitto, candidato invece alla Presidenza della Regione Puglia. Abbraccia la stessa fede politica anche la dottoressa Danila De Vito, ospite della serata. La De Vito, non è solo un’esperta virologa, ma anche medico chirurgo e farmacista, e vanta un curriculum di tutto rispetto, in cui va inclusa la sua attività di docente universitaria. Le tematiche sono state quelle sicuramente più “calde” del momento, e che proprio per la loro importanza trascendono ogni colore politico: covid-19, riapertura delle scuole, prevenzione, buona sanità e salute dei pugliesi. Dopo una breve ma esaustiva introduzione da parte di Piero Liuzzi, la dott.ssa De Vito ha interloquito assieme a un’altra sua preparatissima collega, la dott.ssa Vincenza D’Onghia, le cui nodali domande hanno rispecchiato i quesiti che un po’ tutti i cittadini (in special modo i genitori) stanno ponendosi a pochi giorni dalla riapertura delle scuole.

09 16 Incontrodibattitosulcovid 5A Noci di covid-19 se n'era già discusso ampiamente,  ma per la prima volta, la parola è stata data a una virologa, e non potrebbe esserci voce più autorevole in materia. La De Vito ha esordito tranquillizzando già i presenti sul fatto che la gravità della situazione epidemiologica non sia più ai livelli dei mesi di marzo e aprile, quando del virus non conoscevamo ancora assolutamente nulla ed eravamo totalmente impreparati a gestire lo scoppio di una pandemia per noi improvvisa. In realtà, la dottoressa, così come diversi suoi colleghi, è convinta che il virus circolasse tra noi già da diversi mesi prima. Uno dei problemi più urgenti da affrontare e che sta tormentando molti genitori è la riapertura delle scuole. Problema che si ingigantisce quando si parla di scuole dell’infanzia e primarie.
“Non si può certo pretendere che bimbi così piccoli comprendano il significato del termine “distanziamento sociale”, perché è proprio connaturata in loro la tendenza a fare gruppo e hanno un approccio molto fisico in tutto. Anche con gli insegnanti si crea quel rapporto empatico: hanno bisogno di guardarli negli occhi, di essere guidati costantemente, motivo per il quale è difficile applicare la didattica a distanza!”- ha esordito la dottoressa, assolutamente convinta che le scuole debbano riaprire, seppur con tutte le cautele del caso.
“Per un singolo caso riscontrato in una classe, ci sono state scuole che hanno riaperto e chiuso nuovamente i battenti immediatamente dopo. Francamente non vedo il bisogno di bloccare l’intera macchina didattica, quando basterebbe invece mettere in quarantena la singola classe”- ha proseguito la De Vito, che si è detta fortemente contraria alla misurazione della febbre a casa. Anche per ovvie ragioni di standardizzazione, meglio sarebbe avvalersi di una figura predisposta a farlo prima dell’ingresso in aula, con un semplice termoscanner che non costa poi chissà quale cifra esorbitante.I risultati non sarebbero sfalsati dall'uso di strumenti diversi. Ottima cosa sarebbe riuscire a ripristinare la vecchia figura del medico scolastico, seppur obiettivamente scarseggino, specie di questi tempi, medici disposti a dedicare qualche ora alle scuole. Per quanto concerne i soggetti più fragili, come gli anziani che hanno a carico delle pregresse patologie, che il covid potrebbe aggravare, sta ai familiari usare intelligentemente tutte le necessarie cautele per evitare di sottoporli a rischi.
“Sono dell’idea che se alla gente le cose vengono spiegate in modo chiaro e diretto, non si abbia alcuna difficoltà a comprendere!”- ha dichiarato la De Vito, mostrandosi contraria alla coercizione.

09 16 Incontrodibattitosulcovid 7"La sanità pugliese purtroppo arranca, mentre in altre regioni si stanno già sperimentando test salivari, che danno risultati immediati, senza dover attendere oltre 72 ore, che sono un lasso di tempo prezioso. Solo qualora rilevassero il sospetto di positività, si proseguirebbe con il tampone per l’assoluta conferma. E perché non sperimentare anche noi la telemedicina, che col paziente a casa permette di controllare tutto a distanza, collegandosi con i sistemi da remoto? Altrove lo si è già applicato con la semplice misurazione di ossigeno nel sangue attraverso un semplice saturimetro. In ospedale ricevono in tempo reale i valori rilevati, e in caso di anomalie, scatta l’intervento immediato".
La dott.ssa De Vito ha inoltre ricordato che “In questi mesi si è verificato un qualcosa di ancora più grave del covid-19: la chiusura degli ospedali, che già in Puglia scarseggiano e non sono sempre attrezzatissimi. Andrebbero creati dei poliambulatori ad accesso rapido, delle case comunità, e altresì si potrebbe pensare di utilizzare le strutture ospedaliere quasi totalmente abbandonate per gestire situazioni di emergenza, o anche per chi sia in attesa dell’esito dei tamponi”.
Ecco però la domanda davvero cruciale quella che sicuramente interessa maggiormente tutti noi: quando potremo avere finalmente un vaccino?
La De Vito è stata molto chiara su questo punto: “Sicuramente non prima della metà del 2021. Non dimentichiamo che un vaccino deve superare dei test di sicurezza e conformità, e ci sono per questo delle tempistiche che vanno rispettate, se davvero vogliamo avere un prodotto efficace e sicuro e non qualcosa che si riveli più dannoso della stessa malattia. Fino ad allora è caldamente raccomandato fare il vaccino anti influenzale, perchè è l'unico modo che può consentirci di cogliere ancora più rapidamente i sintomi del covid-19, che dapprincipio possono assomigliare a quelli di un comune raffreddore. Eviteremmo quindi l'ingolfamento di ospedali e pronto soccorsi presi d'assalto da pazienti spaventati dalla convinzione di aver contratto il covid"
Nel suo intervento finale, Piero Liuzzi è tornato sul tema della competenza e della capacità, qualità indispensabili da possedere per costruire una Puglia migliore.

 

 

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