Vanessa Lippolis: "passione e motivazione possono garantire la stabilità"

11-24-vanessa lippolisNOCI (Bari) – Non sempre il tentativo di affermarsi e di cercare la propria realizzazione professionale comporta delle inevitabili rinunce o la necessità di accantonare almeno provvisoriamente il proprio sogno per puntare invece a prospettive che ben si conciliano con le esigenze pratiche del momento. Vanessa Lippolis, dopo aver conseguito la laurea in matematica, ha subito trovato un lavoro che fosse non solo coerente con i suoi studi ma che soprattutto appagasse i suoi interessi e le sue aspirazioni.

Oggi Vanessa, esempio di chi non si ferma e punta alla propria crescita, vive e lavora a Roma ed è pronta ad affrontare una seconda sfida, con l'obiettivo di "diventare padrona" di quello che fa: conseguire una seconda laurea in scienze statistiche attuariali e finanziarie.

Dopo un periodo di Erasmus a Londra hai deciso di rifiutare un'offerta di dottorato a Brighton per concedere una opportunità all'Italia. Una scelta per certi aspetti insolita e singolare...

Si! Però era quello che volevo in quel momento. Avevo conosciuto una realtà molto bella a Londra, efficace e costruttiva, ma volevo mettermi in gioco e tornare in Italia. D'altra parte forse anche Brighton non esercitava su di me lo stesso fascino di Londra. Inoltre ero consapevole che la scelta del dottorato a Brighton avrebbe comportato una vita fuori dall'Italia e in quel preciso istante del mio percorso non era quello che desideravo.

Quanto una laurea in matematica può facilitare l'accesso al mondo del lavoro, rispetto ad altri indirizzi di studio?

Tantissimo. Non ho avuto alcun tipo di problema ad inserirmi nel mondo del lavoro. La laurea in matematica è spendibile nei più svariati settori e le professioni del matematico sono estremamente varie e interessanti.
La consapevolezza di aver superato un percorso di studi impegnativo e di aver acquisito una forma mentis scientifica mi hanno dato la fiducia e la forza necessarie per affrontare la sfida successiva: la ricerca del lavoro.
Dall'invio del Cv alla chiamata per una proposta di colloquio il passo è stato breve.

Dal conseguimento della laurea alla tua attuale occupazione quanto tempo e impegno hai dovuto investire?

Come già anticipavo, è servito davvero poco tempo. Dopo aver discusso la mia tesi di laurea magistrale a Pavia a fine settembre, e dopo essermi presa un mese di totale riposo, a dicembre già lavoravo. Ho cercato lavoro a Milano, laddove anche la mia università aveva più referenze, e ho cominciato uno stage presso una società di consulenza informatica, ma dopo poco più di un mese ho capito che non era la mia strada. Così ho cercato lavoro a Roma e adesso sono qui da febbraio. Lavoro in una società di consulenza statistico-attuariale, nell'area Risk Management. Credo sia un settore molto affascinante: l'attuario si occupa di determinare l'andamento futuro di variabili demografiche ed economico-finanziarie, disegnando quale sarà la realtà nel breve, medio e lungo periodo. È un ruolo quindi ad ampio spettro che non si limita solo ai "numeri" ma allarga i suoi orizzonti alla loro lettura ed interpretazione nell'ambito di una visione strategica prospettica di supporto alle scelte delle imprese.

Da cosa nasce la volontà di conseguire una seconda laurea?

Di base sono una ragazza molto curiosa. A febbraio sono entrata in un mondo completamente nuovo per me. La volontà di conseguire una seconda laurea nasce quindi dal desiderio di acquisire consapevolezza dei concetti e di ciò che vedo ogni giorno per poter portare un contributo effettivo, per essere padrona di quello che faccio. Comunque il percorso che intendo seguire mi darà le basi per poter in futuro eventualmente accedere all'Esame di Stato da attuario.

Con il senno di poi, rifiuteresti ancora la possibilità di proseguire la tua strada lontana dal nostro Paese?

Si rifiuterei ancora una volta, perché comunque grazie a quella scelta ho scoperto un mondo nuovo, che mi intriga e mi affascina. Sono dell'idea che dalla vita bisogna cogliere tutto il positivo che riesce a darti. Questa è e sarà un'esperienza. Non nascondo che una possibile vita fuori dall'Italia adesso non mi sembra infattibile, anzi se dovesse esserci la possibilità, non mi spaventa.

In tutte le scelte fatte sino a questo momento, compresa quella universitaria, ha prevalso di più la volontà di seguire i tuoi reali interessi o la necessità di rispondere coscientemente a esigenze pratiche in prospettiva di un futuro professionalmente stabile e sicuro?

Ho da sempre seguito le mie passioni. Per fortuna queste hanno finora garantito un presente stabile e sicuro. Non credo riuscirei mai a rispondere a delle esigenze pratiche senza una reale motivazione.

 

Nocesi nel mondo

© RIPRODUZIONE RISERVATA